Morti bianche, Pedrizzi (UCID): “L’ennesima tragedia, manca il rispetto della dignità del lavoro perno della Dottrina sociale della Chiesa”

Comunicato stampa Roma, 2 settembre 2021


Morti bianche, Pedrizzi (UCID):

“L’ennesima tragedia, manca il rispetto della dignità del lavoro perno della Dottrina sociale della Chiesa”


Ieri, in Liguria, l’ennesima morte bianca del 2021 con la tragedia di un operaio che ha perso la vita mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di un negozio di prossima apertura, a Valleggia.

Numeri in crescita esponenziale, quelli degli incidenti sul lavoro, anche nei mesi di lockdown e di crisi dovuta al Covid, denuncia Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale del Comitato scientifico e del Gruppo regionale Lazio dell’UCID, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti.

“Nel 2020 l'Inail ha registrato 1.270 vittime, nel 2019, prima della pandemia, erano 1.089. Nei soli primi tre mesi del 2021 ne sono stati segnalati 185. Si muore nelle campagne, nell'edilizia, nell'industria. Da inizio anno sono diverse centinaia i morti per infortuni sul lavoro.

Naturalmente le cause che vengono continuamente individuate sono sempre le stesse: mancati controlli degli Ispettorati del lavoro che scarseggiano di personale; non rispetto delle regole da parte di imprenditori disonesti; persino il mancato varo della Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro e, poi, lo sfruttamento del lavoro nero e la mancanza di sicurezza. La verità, però, è un'altra e la causa principale viene da lontano: il mancato riconoscimento della dignità del lavoro”.

Secondo Pedrizzi, “questo avviene perché, come anche l'Ocse ha documentato, la distribuzione del reddito tra capitale e lavoro è peggiorato radicalmente; I redditi da lavoro, anzi le condizioni del lavoro, regrediscono ed accentuano le disuguaglianze di reddito, ricchezza, potere economico, mediatico, culturale e politico…”.

“Per far riemergere dalle nebbie il valore del lavoro e il rispetto della sua dignità, dobbiamo attingere dalla Dottrina sociale cattolica, dalle encicliche dei grandi Papi fino all’Evangelium Gaudium in cui papa Francesco afferma che il lavoro è quella attività in cui ‘l'essere umano esprime ed accresce la dignità della propria vita e che solo il giusto salario permette l'accesso adeguato agli altri beni che sono destinati all'uso comune”, ricorda Pedrizzi.

RASSEGNA STAMPA

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