pa ci Pedrizzi (Federproprietà): “L’Eurochiede la revisione del catasto, un'ulteriore mazzata alla proprietà immobiliare”

“Comunicato stampa                                                                         02 luglio 2021  


 

Pedrizzi (Federproprietà): “L’Europa ci chiede la revisione del catasto,
un'ulteriore mazzata alla proprietà immobiliare”

 

“Tra le ‘Country Recommendations’ inviate dalla Commissione Europea all'Italia e fissate come punti di riferimento dello stesso Recovery Plan, c'è a pagina 25 la ‘riforma dei valori catastali non aggiornati’ e ‘la revisione delle agevolazioni fiscali’. Il che significa che è prevista, senza mai prununciarla, una nuova patrimoniale sulle case proprio perché la riforma del Catasto è richiesta nelle ‘Raccomandazioni Paese’…”. La denuncia è di Riccardo Pedrizzi, presidente di Federproprietà, che lancia l’allarme su una nuova, possibile stangata, sui proprietari immobiliari, già penalizzati dal blocco degli sfratti e dal pagamento dell’Imu su beni dei quali, in molti casi, non possono disporre. Pedrizzi fa notare come entro luglio, la legge delega sulla riforma del Fisco, potrebbe essere il cavallo di Troia per introdurre quella riforma che dai tempi di Renzi e Monti puntualmente viene ventilata per risanare i conti pubblici pesando su un comparto già tartassato dal fisco.

“Da noi le imposte sul patrimonio immobiliare oggi pesano l'1,5% del Pil, mentre negli altri Paesi Ue per l'l,4%. Ma ciò nonostante negli ultimi mesi l'Europa è tornata a suggerire l'introduzione delle tasse anche sulla prima casa. Cosi come Bankitalia, audita alla Camera dei Deputati nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul Fisco, ha spiegato che l'assenza di tasse sulla prima casa è una anomalia tutta italiana, avallando e sostenendo quello che chiede Bruxelles. Infine ci si è messa anche la Corte dei Conti con il suo Presidente, Guido Carlino, a sparare ‘alzo zero’ contro il patrimonio immobiliare dell'85% dei cittadini italiani che possiede un'abitazione. Tra le patrimoniali nascoste c'è l'imposta sulle successioni e donazioni che assoggetta a tassazione gli ‘arricchimenti senza causa’ in quanto conseguiti a titolo gratuito. Poi ci sono le imposte sui trasferimenti: quelle ipotecarie e catastali, giustificate come tributi a fronte del servizio pubblico di iscrizione e trascrizione ma, essendo commisurate in percentuale al valore dell'immobile (senza tetto in valore assoluto), di fatto sono delle vere e proprie patrimoniali”.

L'ultima riforma del catasto è datata 1990, tra il 1996 e il 1997 le rendite catastali sono state alzate del 5%. A partire dal 2005, i Comuni possono chiedere all'Agenzia il “riclassamento” di singoli immobili o di intere aree. Poi nel 2012 arrivò la mazzata dell'Imu con il governo Monti che ci costò oltre 22 miliardi.

“Non va dimenticato che nel 2020 la pressione fiscale è cresciuta in Italia ulteriormente dello 0,7%, arrivando al 43 contro una media Ocse del 34%. E se il calcolo viene fatto rapportato solo al gettito dei redditi di coloro che pagano tasse ed imposte, la pressione tributaria italiana supera il 48%. Il nostro è perciò il Paese a maggiore tassazione a livello mondiale. Non è il caso di penalizzare ancora e sempre chi paga le tasse fino all’ultimo”, conclude Pedrizzi.