Comunicato stampa                        Roma, 22 novembre 2022

Ita Airways, Pedrizzi: “Vade retro francesi, il ritiro definitivo della cordata di Msc va scongiurato”

“La riapertura del dossier dell'ex Alitalia, oggi Ita Airways, da parte del governo Meloni, è una straordinaria occasione per immaginare un nuovo futuro industriale per la nostra compagnia, che va tenuta al riparo dalle insidie di Paesi nostri concorrenti, sul fronte delle rotte turistiche, e dall’assalto di fondi di investimento dalla vocazione speculativa e non industriale”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro e Finanze del Senato, secondo cui “Air France-Klm e la cordata del fondo Certares non forniscono alcuna garanzia per la tutela dei livelli occupazionali di Ita Airways, ma anche sul fronte del rilancio della compagnia di bandiera le prospettive restano quelle di una pseudo colonizzazione e basta”.
“L’azzeramento delle trattative in esclusiva con Certares era doverosa, da parte del ministro Giorgetti, anche sulla base delle stime sulla possibile riduzione del personale Ita di almeno 1.000 dipendenti senza peraltro affrontare e risolvere i problemi strutturali dell’ex Alitalia. Lo stesso per l’ipotesi Air France/Klm, una compagnia che da tanti anni tenta di risollevarsi dalla crisi ma è sempre in difficoltà e che oggi si ricandida – dopo essere stata caldeggiata dall’ex premier Draghi – ad acquisire Ita come espressione dello Stato francese diretto concorrente del nostro Paese sulle rotte turistiche e senza alcun interesse a portare i turisti in Italia, al contrario di Lufthansa”, dice ancora Pedrizzi.
“Proprio ieri sembra essere tramontata l’opzione tricolore, la cordata di Msc del re dei trasporti marittimi D’Aponte, con la partnership tedesca di Lufthansa, che potrebbe rappresentare la vera svolta intermodale per il nucleo centrale dei trasporti italiani, coniugando ed integrando il settore marittimo con quello cargo e aereo. L’annunciata rinuncia di Ms, leader mondiale nel trasporto marittimo di merci e quindi come tale è in grado di riempire i Cargo Alitalia al 100 % – spiega Pedrizzi – è una sconfitta per il Paese. Non per niente ha già costituito una sua compagnia aerea la McsAir Cargo con 4 aerei Boeing 777 che potrà essere agevolmente integrata con Alitalia. Ma il colosso del mare è anche leader mondiale nel settore delle crociere nel Mediterraneo ed è quindi in grado di riempire al 100% anche gli aerei passeggeri con i crocieristi. Senza trascurare, in una chiave sinergica e intermodale, le sue trattative per l’acquisto di Italo Treno. Ideale sarebbe una cordata con Lufthansa, la più grande Compagnia Aerea Europea con bacino di utenza soprattutto in Europa continentale e quindi interessata a completare il suo network nel nostro Paese con gli hub di Fiumicino e Linate/Malpensa senza penalizzare l’Italia. Vade retro, francesi, ed il governo punti su Msc e provi a farla rientrare nella trattativa”.

Comunicato stampa                        Roma, 11 novembre 2022

Pedrizzi (Ucid ): “La Roma-Latina non sia terreno di scontro elettorale, il governo Meloni metta fine ad anni di immobilismo e veti incrociati”

“Le prime schermaglie della campagna elettorale per la Regione Lazio lasciano presumibilmente prevedere che l’infrastruttura strategica più importante per lo sviluppo del territorio pontino, la Roma-Latina, possa diventare terreno di battaglia politica piuttosto che di confronto costruttivo nell’interesse di tutti. Le recenti dichiarazioni del leader del M5S, Giuseppe Conte, che ha manifestato la volontà di accantonare definitivamente l’opera per procedere al solo potenziamento della Pontina, sono a dir poco sconcertanti ed inquietanti, anche perché rientrano in un gioco politico di veti incrociati che mette contro forze politiche fino a poco tempo fa alleate in regione Lazio , come il Pd e i Cinquestelle, con i primi favorevoli alla realizzazione della nuova autostrada e i secondi da sempre contrari. E’ il caso che il nuovo governo perciò si assuma immediatamente la responsabilità di riavviare le procedure bloccate da mesi, dopo la messa in liquidazione della Società Autostrade del Lazio Spa, per dare impulso all’opera senza se e senza ma”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale del Comitato Tecnico Scientifico e del Gruppo Lazio dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), in merito alle notizie di stampa sulle polemiche politiche riaccesesi sulla realizzazione della Roma-Latina.
Pedrizzi chiede di fermare un nuovo, possibile attentato all’opera che garantirebbe lo sviluppo di un territorio strategico per l’intera economia nazionale; “Un altro stop sarebbe una vergogna nazionale paragonabile ai disastri decennali nella realizzazione della Sa-Rc, agli stop continui, costati milioni di euro, dei progetti per il ponte sullo Stretto, per non parlare dell’Alta Velocità al sud. L’accesso ai fondi del Pnr e i piani sulle infrastrutture strategiche del governo rappresentano un’occasione unica ed irrinunciabile per unire le forze politiche intorno al progetto”.
L’Ucid si rivolge direttamente al ministro Salvini, Minustro delle infrastrutture ed al senatore Claudio Fazzone, con il quale ci congratuliamo per il prestigioso incarico, appena eletto Presidente della Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, affinché portino la questione della Roma-Latina sul tavolo del governo Meloni al più presto prendendo anche in considerazione l’ipotesi di nominare un commissario straordinario in grado di attivare le energie del territorio e quelle nazionali per rompere l’immobilismo degli ultimi anni”. 

Comunicato stampa                        Roma, 27 ottobre 2022

Pedrizzi: “Un documento dei cattolici per sostenere Papa Bergoglio nel suo ruolo di mediazione sulla guerra”

Si è svolto ieri, mercoledì 26 ottobre 2022, presso l’Università della Santa Croce a Roma, la tavola rotonda “E Pace sia!” sul conflitto in Ucraina, le proposte di pace, di soluzione, di accordo possibile da proporre. Il convegno ha visto la partecipazione, tra gli altri, del critico d’arte Vittorio Sgarbi, del presidente del Comitato “Fermare la guerra”, Gianni Alemanno, del senatore Massimiliano Romeo capigruppo della Lega al Senato della Repubblica e del

direttore della rivista “Intervento nella società” Riccardo Pedrizzi, con conclusioni affidate al presidente dell’Associazione “Avvocatura in missione”, Egidia Catemaro.

La tavola rotonda si è conclusa con l’impegno a sostenere le iniziative di pace del Papa e l’invito a tutta la comunità cattolica alla mobilitazione contro la guerra, partendo da un documento redatto dal senatore Pedrizzi che ricorda anche tutte le iniziative che nel passato furono prese dai cattolici a seguito degli appelli contro tutte le guerre da parte dei vari pontefici: dalla definizione di “inutile strage” pronunciata da Benedetto XV sulla prima guerra mondiale all’appello di Pio XII da Castelgandolfo il 29/08/1939 alla vigilia del secondo conflitto mondiale, per arrivare ai moniti di Paolo VI a l’ONU il 04/10/1965, fino al grido di Giovanni Paolo II urlato all’Angelus del 16/03/2003. Per non parlare del ruolo di Benedetto XVI che nel corso del suo Pontificato illuminò il legame strettissimo tra ordine mondiale e felicità collettiva, indicando “le vie di attuazione del bene comune da percorrere per ottenere la pace”.

“L’appello nell’ora presente di Papa Francesco al non arrendersi ‘alla logica della violenza’ e a ‘imboccare la via del dialogo e della pace, corroborato dalle recenti proposte di mediazione del Vaticano formulate da leader mondiali come il presidente francese Macron, è dunque, nel solco della tradizione bimillenaria della Chiesa e rappresenta oggi un tentativo ancora più determinato di spostare il dibattito dai confini geografici a quelli morali – ha spiegato Riccardo Pedrizzi, direttore della rivista “Intervento nella Società” - È l’ora, dunque, di una grande mobilitazione, che al momento non si registra e che vede solo pochi uomini di buona volontà come il

Direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, e pochi movimenti impegnarsi in questa direzione, dei Cattolici italiani intorno al Papa, che nasca dal basso e dalle coscienze. È l’ora che chiunque di noi, che ha fede e crede nella pace degli uomini e tra gli uomini non si giri dall’altra parte e non si arrenda a quella logica della violenza a cui il Santo Padre ha chiesto di non rassegnarsi mai. parte e non si arrenda a ciò a cui il Santo Padre ha chiesto di non rassegnarsi…”, ha concluso Pedrizzi.

Comunicato stampa                        Roma, 10 ottobre 2022

Domani al Senato le conclusioni della Commissione d’inchiesta sul gioco illegale con Giuliano Amato, Federico Freni, Mauro Marino e Marcello Minella
Pedrizzi: “Un’ottima base per un testo normativo del nuovo Parlamento che tenga conto della tutela economica e occupazionale del settore”.

Sarà il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Prof. Giuliano Amato, insieme al Sottosegretario di Stato per l'Economia e le finanze, Federico Freni, al Presidente della “Commissione d'inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico”, Sen. Mauro Maria Marino, ed al Direttore Generale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, a presentare domani alle 11, al Senato, la Relazione conclusiva dell'attività svolta dalla Commissione d'inchiesta.

Secondo Riccardo Pedrizzi, già presidente della commissione finanze e tesoro che fece l’indagine conoscitiva sui giochi nonché consulente dell’attuale Commissione d’inchiesta, “i due documenti conclusivi si muovono in piena sintonia sulla necessità di varare al più presto un testo unico normativo per recepire i principi comunitari della libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi senza abdicare al controllo dello Stato”. “Ma è da sottolineare – prosegue Pedrizzi - anche il risvolto economico e sociale, ripreso nelle conclusioni con la previsione di forme di compartecipazione al gettito derivante dalle entrate del gioco, che possano servire a supportare i servizi locali, sociali e sanitari in applicazione del cosiddetto principio di “sussidiarietà”, evocato anche nel documento della Commissione Finanze del 2003”.

“Quel che ci sembra degno di nota è che il documento nel suo spirito condivida le considerazioni dei magistrati della Corte dei Conti, che riconoscono grande importanza all'intero settore non solo perché assicura allo Stato consistenti entrate erariali, ma anche perché vede coinvolte numerose aziende che danno occupazione a centinaia di migliaia di addetti; che contribuiscono alla ricchezza nazionale; che partecipano attivamente al processo di innovazione tecnologico del nostro Paese. Il lavoro che si presenterà domani - conclude l’ex Presidente della Commissione Finanze e Tesoro - meritoriamente si è mosso nella scia dell’Indagine conoscitiva svolta nella XIV legislatura ed ha preso come riferimento l’Accordo in Conferenza unificata Stato-enti locali del 7 settembre 2017 potrà sicuramente rappresentare una buona base di lavoro per quei parlamentari che nella legislatura, che si apre tra qualche giorno, vorranno seriamente occuparsi di un settore intorno al quale la demagogia populista ha creato una vera e propria leggenda nera”.

Comunicato stampa                        Roma, 21 settembre 2022

Su “Intervento nella società” l’Italia del dopo voto tra crisi, proteste populiste e inverno demografico".

Nel trimestrale diretto da Riccardo Pedrizzi l’analisi dell’astensionismo e dei movimenti dal basso che hanno attraversato il voto ma anche i nodi economici e sociali del Paese per il futuro

“La crisi economica a livello mondiale ha tra le sue principali cause la crisi demografica, che a sua volta deriva dalla mentalità anti natalista che ha invaso le coscienze dell'Occidente. Le cause di ciò sono prevalentemente di carattere culturale, oltre che economico, sopratutto l'egoismo generazionale, di cui si è ammalata la nostra società: ogni generazione tende a vivere solo nel breve termine, consumando quanta più ricchezza possibile senza prendersi cura di chi viene dopo…”. Nell’editoriale di Riccardo Pedrizzi, direttore di “Intervento nella società”, l’analisi dello stallo demografico che minaccia la stabilità sociale ed economica del nostro Paese e dell’Europa intera, come ha avuto modo di sottolineare lo stesso Papa Francesco, che ha esplicitamente parlato di inverno demografico invitando le forze politiche a farsi carico del tema delle famiglie e dei figli. Temi strettamente connessi anche al settore delle assicurazioni, paracadute sociale il cui ruolo viene sottolineato, in un intervento, da Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania.
In vista del voto, l’ex presidente del Senato Domenico Fisichella analizza invece il fenomeno dell’astensionismo, che attribuisce a “un processo di delegittimazione del sistema politico italiano, con spinte centrifughe e autodistruttive che si propongono e prendono consistenza a dispetto delle suggestioni neo-centriste che questo o quel brandello di coalizione vuole rivendicare”. Il tema della separazione degli ambiti di azione tra giustizia e politica viene invece affrontato da Salvatore Sfrecola mentre l’onorevole Luisa Santolini sollecita, in un articolo, misure forti da parte del nuovo governo a sostegno della famiglia, a cominciare dal potenziamento dell’assegno unico.
Da segnalare, sul fronte esteri, l’analsi di Souad Sbai sulla conferma di Macron in Francia e quella di Francesco Pappalardo su Taiwan “presidio di libertà”. Giuseppe Parlato traccia un lungo excursus sulle origini del fascismo e della marcia su Roma, Rocco Buttiglione ricorda don Giussani, il Moige lancia l’allarme sul pericolo social per i giovani, un’inchiesta con numeri e cifre ricostruisce la recrudescenza del fenomeno del consumo di droga che minaccia la nostra società.

Comunicato stampa                        Roma, 15 settembre 2022

Allarme demografico, Pedrizzi (Ucid): “Peppa Pig ha avuto più spazio del Papa, il tema della famiglia è scomparso dalla campagna elettorale”

“Il recente allarme lanciato da Papa Francesco sull’inverno demografico e il richiamo al “patriottismo” di chi ha il coraggio di fare figli, sembra essere passato quasi nel silenzio tra le forze politiche impegnate, in campagna elettorale, su polemiche surreali e che non centrano il vero delicato tema della famiglia italiana, come quelle sul cartoon di Peppa Pig o sui presunti attacchi alla legge 194 sull’aborto. Nel monito del Santo Padre c’è la sintesi di un approccio culturale, più che religioso, di chi ritiene che nella vita sociale, economica e persino produttiva vada coltivata una visione incarnata a quei valori naturali, che danno solidità e futuro alla comunità nazionale italiana. Le risorse, consistenti e non le briciole di un irrilevante “assegno unico” devono essere indirizzate alle politiche per la famiglia, alla quale servono misure urgenti e forti per incentivare la natalità nel nostro Paese e favorirne la funzione di traino e di collante anche attraverso adeguate politiche fiscali e legislative”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, presidente del Cts dell’Ucid (Unione Cristiana imprenditori e dirigenti) ed ex presidente della Commissione Finanze e tesoro del Senato, che chiede alle forze politiche di impegnarsi di più per una svolta culturale che patendo dall’allarme demografico, produca un salto politico nell’approccio anche economico alla crisi.
“Come è stato recentemente ricordato nel corso del meeting di Cl, a Rimini – prosegue Pedrizzi - nei primi cinque mesi dell’anno, in Italia, i nuovi nati sono calati del 14,5% rispetto al già negativo 2021, chiusosi con 399mila nascite. Un problema che non è solo di natura demografica, ma che è destinato a influire in maniera determinante sul PIL e sull’economia della nazione. Preliminarmente ad ogni politica di rilancio della natalità dovrà esserci perciò un esame di coscienza di tutte quelle forze politiche che negli ultimi tempi non hanno fatto altro che portare avanti politiche di attacco all'istituto della famiglia con il risultato di disgregarla e di portare il nostro Paese nelle condizioni attuali. Successivamente - conclude Pedrizzi - vi è da imboccare una sola strada: mutare le odierne condizioni sociali, economiche e culturali che rendono arduo, se non proibitivo, mettere al mondo un figlio. E questo si può fare solo ponendo al centro delle politiche sociali il ruolo della famiglia, assicurando ad essa tutto quel so-tegno, anche economico, che è necessario perché possa rispondere adeguatamente ai propri problemi, seguendo l'esempio dei Paesi nordeuropei”.

Comunicato Stampa                              7 settembre 2022

 

Pedrizzi: “Su Ita decida il nuovo governo legittimato, si sta consumando uno scippo"

“Nei giorni in cui si prepara l’ennesimo scippo ai danni dell’Italia, con la cordata guidata dal fondo Usa Certares con Air France Klm e Delta che si appresta a mettere le mani sulla gloriosa compagnia di bandiera, non si può non sottolineare la complicità e i silenzi della classe dirigente italiana che vorrebbe favorire gli stranieri in cambio di una presunta residuale governance pubblica che in realtà è soltanto l’ennesimo premio a manager e boiardi di Stato”. La denuncia è di Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, che commenta quello che si presenta come l’esito “sciagurato” delle trattative che “inizialmente vedevano il governo Draghi impegnato a veicolare l’operazione Ita verso la cordata a partecipazione nazionale Aponte-Lufthansa, a cui erano favorevoli anche i sindacati dei lavoratori”.

“Se è vero che con Certares il Tesoro resta al 35-40% è anche vero che sono previste larghe perdite almeno all’inizio della gestione e questo significa che l’Erario dovrà farsi carico di altri consistenti esborsi per ricostituire il capitale, rinunciando inoltre ai 200-300 milioni che gli avrebbe garantito la cordata Aponte-Lufthansa, che lasciava il Tesoro socio al 20 %. La soluzione più giusta, in questa fase critica per l’ex carrozzone che in decenni ha inghiottito quantità enormi di soldi pubblici, sarebbe di lasciare la decisione al nuovo governo che sarà legittimato dal voto. Procedere adesso – spiega Pedrizzi – è una decisione incomprensibile. Chi ha a cuore gli interessi del Paese e le sinergie industriali su trasporti e turismo sbaglia a non considerare gli aspetti strategici di una presenza italiana all’interno della cabina di regia e del pacchetto azionario, non solo di un controllo pubblico poco capace di incidere sulle scelte del board. Gianluigi Aponte, titolare di MSC, leader mondiale nel trasporto di merci e container nonché leader nel settore delle crociere, in questo senso sembrava il soggetto più indicato a riempire finalmente i cargo Alitalia e gli aerei passeggeri con i turisti delle navi da crociera. Ma anche Lufthansa, la più grande compagnia aerea Europea ed una delle più importanti del mondo con un network con scali agevolmente integrabili con Fiumicino e gli scali lombardi, rappresentava e rappresenterebbe tuttora una valida garanzia per gli asset futuri di Ita”.

 

Comunicato Stampa                                                         11/08/2022

 

Pedrizzi: “La destra tenga fuori voltagabbana e opportunisti e attinga alle riserve culturali e politiche del suo mondo

“Nel solco della tradizione comunista, il Partito Democratico continua ad attingere alle proprie riserve culturali, professionali, di esperienza in precedenti ruoli istituzionali ed amministrativi per poter gestire con efficienza e con capacità enti pubblici e società controllate, assessorati e posti di sottogoverno. A differenza di quanto avviene per il Centrodestra ed in particolare per la Destra, che pare si accinga a non voler utilizzare il proprio patrimonio di pensiero, dottrina e cultura. Ecco perché, in vista di una imminente corsa sul carro del vincitore, e della vincitrice Giorgia Meloni, ritengo doveroso lanciare un appello affinché opportunisti dell’ultim’ora e vecchi voltagabbana della politica, spesso anche discutibili sul piano morale, non trovino spazio né nelle liste né nel progetto culturale, sociale e programmatico di governo del Paese, a scapito delle ‘riserve’ di un mondo fatto di militanti, intellettuali e professionisti che da sempre accompagnano e sostengono quella visione del mondo e del futuro”,che si richiama al conservatorismo ed alla dottrina sociale della chiesa e della Destra - Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, ex senatore di An e presidente della Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, che come tanti assiste al balletto di nomi sui possibili ministri o dirigenti che dovrebbero rappresentare i partiti che presumibilmente usciranno vincitori, soprattutto in quota Fratelli d'Italia.

“Sono new entry ed anche personaggi che hanno militato in altri schieramenti ed oggi hanno “annusato” aria di vittoria. In pratica sta succedendo quello a cui assistemmo in occasione delle travolgenti vittorie del Centrodestra nel 2001 e nel 2006 e che invece non accade solitamente per la sinistra. Basta vedere alcune nomine: Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, ha nominato Livia Turco, già ministro per la solidarietà sociale e ministro della salute a Presidente dell'importante IPAB San Michele. Il nuovo sindaco della capitale, Roberto Gualtieri, lui stesso già ministro dell'Economia e delle Finanze, ha nominato l'ex ministro per la funzione pubblica Angelo Piazza come amministratore di una grande municipalizzata. Il sindaco di Napoli anche lui già ministro dell'Università, Gaetano Manfredi, ha nominato assessore al bilancio Pier Paolo Baretta… E potremmo continuare all'infinito”.

Pedrizzi invita la classe dirigente del centrodestra a creare un Comitato Scientifico,” al quale attingere per consigli, consulenze, contributi legislativi, che sicuramente potrebbero essere utili non solo alla Destra conservatrice della Meloni, ma anche al Paese, che ha sempre più necessità di intelligenze, cultura, preparazione dopo la disastrosa esperienza “ dell'uno vale uno” del Movimento 5 Stelle. Una sorta di Senato del Regno formato dalle eccellenze che abbiamo a disposizione per giunta.... gratuitamente”, conclude l’ex senatore, già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica.

 

Comunicato stampa                             2 agosto 2022

Pedrizzi: “Velenosi attacchi a Meloni e Salvini anche dal Sole24ore,
il giornale che dovrebbe avere a cuore i programmi e non le etichette”

“Con un editoriale velenoso e strumentale del professor Fabbrini, l’altro ieri anche il “Sole24Ore” ha avuto una caduta di stile, lasciandosi andare in beceri riferimenti ai nazionalismi e ai populismi, riferendosi in genere alla destra italiana. Nella sua analisi in un fondo che l’altro ieri il giornale di Confindustria titolava sulle presunte minacce ‘istituzionali’ della destra nazionalista di Meloni e Salvini”, il professor Fabbrini si è spinto al punto da ipotizzare ripercussioni sulla Costituzione formale sulla base di presunte svolte anti-europeiste di un futuro governo di centrodestra”, dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato.
Fabbrini “tira in ballo posizioni critiche inizialmente formulate da Lega e FdI sulla ripartizione dei fondi del Pnrr ampiamente superate nei fatti dal dibattito parlamentare, ma anche futuri conflitti sul sovranismo legislativo con la Ue che minaccerebbe le istituzioni, gli equilibri e gli assetti istituzionali”, spiega Pedrizzi.

“Tutto ciò nonostante quello stesso articolo ammetta che i ‘paletti’ alla supremazia delle norme europee su quelle nazionali siano stati sollevati diverse volte da forze politiche della nazione più europeista del continente, la Germania.

Chi sa cosa sia davvero il conservatorismo a cui fa riferimento Giorgia Meloni nel suo programma politico non può che ritenere gratuiti i sospetti ed i dubbi sollevati artificiosamente ed artatamente dall’articolo dell’autorevole quotidiano degli industriali italiani, che scopriamo più interessato alla polemica strumentale nei confronti di quelle forze politiche che hanno buone possibilità di uscire vincenti alle prossime elezioni di settembre, piuttosto che ai programmi economici”.

“I dubbi sulla capacità di Giorgia Meloni e Matteo Salvini di accettare i vincoli della nostra costituzione materiale sembrano più adatti ad essere rappresentati su un giornale di partito della sinistra che sull’organo ufficiale di chi rappresenta il motore del Paese ed è chiamato a vigilare sulla serietà delle idee e non sulla retorica delle parole”. Ed, oltretutto, ci fanno tornare indietro a delle categorie del dibattito politico ormai superate dalla storia, conclude Pedrizzi.

 

Comunicato stampa                Roma 19-7-2022

Su ‘Intervento nella società” l’Europa ferita dalla guerra
Pedrizzi: “Cattolici uniti con Papa Francesco per bloccare il conflitto”

Sull’ultimo numero del trimestrale l’analisi del ruolo del Pontefice nella ricerca della pace tra Russia e Ucraina, la testimonianza di Fausto Bertinotti sulle difficoltà dell’Occidente nella gestione dell’emergenza, articoli sulla crisi economica, i bonus, la sicurezza alimentare, il quadro politico italiano in questa fase di fibrillazione

“L’appello del Santo Padre a non arrendersi alla logica della violenza, alla perversa spirale delle armi e a imboccare la via del dialogo e della pace è nel solco della tradizione bimillenaria della Chiesa e rappresenta oggi un tentativo ancora più estremo di spostare il dibattito dai confini geografici a quelli morali. E’ l’ora dunque di una grande mobilitazione dei cattolici italiani intorno al Papa, che nasca dal basso, dalle coscienze e che tocchi le vette delle incoscienze. E’ l’ora che chiunque di noi, che ha Fede e crede nella pace degli uomini e tra gli uomini, non si giri dall’altra parte e non si arrenda a ciò a cui il Santo Padre ha chiesto di non rassegnarsi…”. Nell’editoriale di Riccardo Pedrizzi, direttore di “Intervento nella società”, l’analisi di uno stallo morale e politico che ha tolto prospettiva alla pace nel segno della rassegnazione a cui solo la Chiesa sembra non essersi arresa. Ecco perché la forza propulsiva della comunità cattolica mondiale, in tutte le sue diramazioni spirituali, politiche e sociali, sostiene Pedrizzi, può supportare lo sforzo di Papa Francesco al di là delle contrapposizioni politiche e delle divisioni su “putinismo” o “pacifismo”.

Alla stessa autorità spirituale e politica si appella anche l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, che rimarca a sua volta la “solitudine” del Pontefice e l’impotenza dell’Europa, che “dovrebbe invece al contrario costituirsi per spezzare le frontiere, per attraversarle, per proporsi come un polo del dialogo, come costruttrice di pace”.

Nel numero estivo di “Intervento nella società” anche articoli di Mauro Maria Marino, presidente della commissione sul Gioco illegale, sugli aspetti economici della crisi di guerra, l’analisi dell’impatto dei superbonus sull’economia del Sen. Nicola Calandrini, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio, l’impatto delle sanzioni alla Russia sulle nostre vite quotidiane nel parere di Alfredo Mantica, il tema dell’eutanasia trattato dalla senatrice Paola Binetti, la sicurezza alimentare nell’articolo firmato dall’europarlamentare leghista Cinzia Bonfrisco.

http://interventonellasocieta.altervista.org/

Presentazione libro

Specchi. Storia degli Sciarra imprenditori del vetro

Martedì 5 luglio 2022 alle ore 19:00 presso il Circolo Canottieri Aniene sito in Via dell'Acquacetosa n.119 a Roma.

INTERVENGONO:

Claudio Sciarra - Autore del libro
Paola Pilati - Giornalista
Giancarlo Abete - Presidente Lega C, già Presidente UEFA
Riccardo Pedrizzi - Presidente UCID Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti
Pierluigi Borghini - Imprenditore, già Presidente di EUR SpA
Paolo Galgani - Presidente Onorario Federazione Italiana Tennis
Giovanni Rebecchini - Architetto, Docente universitario

contribuiscono alla serata le attrici
Ornella Muti
Stefania Sandrelli

L’industria vetraria aveva assunto nel primo Dopoguerra una grande importanza e occupava nella classifica europea il sesto posto in termini di fatturato globale. All’epoca, in Italia non c’era nessuno che potesse fare concorrenza alla Sciarra specchi cristalli e vetri. Pietro Sciarra dava al Regime tutto il vetro di cui il fascismo aveva bisogno. E anche al Vaticano, di cui la sua ditta diventò fornitore di fiducia. Mandato a bottega a nove anni, Pietro Sciarra costruí la sua prima fabbrica a via dei Volsci e poi, in piena autarchia, un secondo impianto a Ponte Galeria. Questo gli permise di fornire i suoi vetri a tutti i grandi progetti edilizi e architettonici sulla scena romana, dal Palazzo delle Esposizioni alla costruzione dell’Eur. Nel secondo Dopoguerra la ditta Sciarra partecipò all’exploit della ricostruzione, che a Roma fu particolarmente vivace, visto che la Capitale crebbe – anche in maniera anarchica – di un milione di vani negli anni Cinquanta e di un altro milione nei Sessanta. E ogni vano aveva bisogno di un vetro. Cosí durò fino agli anni Settanta, quando il brevetto di un inglese e una nuova concorrenza sovvertirono il mercato. Alla fine del 1986 la famiglia si trovò concorde nel mettere in liquidazione la società.

 

 

 

"La rete della legalità come opportunità di sviluppo" era il titolo del convegno di "Valore Rete di Impresa", che ho avuto il piacere di moderare oggi nell'aula Magna della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza, polo di Latina, in qualità di presidente del Cts dell'Ucid. Incontro sul controllo dei flussi finanziari del Pnrr e sui meccanismi di trasparenza e monitoraggio delle risorse, al quale ha partecipato il procuratore capo di Latina Giuseppe De Falco.
Presenti, tra gli altri, anche Pierpaolo Pontecorvo Presidente Unindustria Latina, Fausto Bianchi Presidente Comitato Piccola Industria, Damiano Coletta, Sindaco di Latina, Maurizio Falco Prefetto di Latina, Antonio Terra Sindaco di Aprilia, il Presidente del Consorzio T-Tauri Giuseppe Pastore, il vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Giuseppe Emanuele Cangemi.
L'obiettivo comune, come ho spiegato nel mio intervento e come hanno sottolineato i relatori e nel video a seguire, è quello di promuovere una nuova cultura di impresa inclusiva e sostenibile, per valorizzare la vocazione turistica del territorio e fare in modo che amministrazione, imprese e startup condividano esperienze e modelli in grado di valorizzare le risorse del PNRR e di garantire un controllo dei flussi finanziari in trasparenza e legalità.
 

Carissimo,

sperando di farTi cosa gradita, Ti invio l'invito ed il programma di un importante evento, "La rete della Legalità come opportunità di sviluppo", organizzata da "Valore Rete di Impresa", con il patrocinio di Unindustria e Università La Sapienza, che si terrà a Latina, presso l'aula magna della facoltà di economia dell'Università La Sapienza, polo di Latina, in data giovedì 30 giugno p.v. alle ore 10:00.

L'evento è organizzato dal nostro dirigente regionale il Dott. Giuseppe Pastore e sarà coordinato da me in qualità di Presidente Nazionale del Comitato Scientifico dell'UCID . 

Nella speranza che Tu possa partecipare, insieme a familiari ed amici, a tale importante e interessante iniziativa, Ti invio i più cordiali saluti.

clicca qui per scaricare il programma/invito dell’evento

https://youtu.be/GjH8M_5Zio8

Sen. Dott. Riccardo Pedrizzi

Presidente Nazionale del Comitato Scientifico dell'UCID

 

 

 

Comunicato stampa                        Roma, 27 maggio 2022

Fine vita, il 28 maggio un convegno dell’UCID a Roma - Pedrizzi: “I cattolici in campo contro la deriva dell’eutanasia”

Si svolgerà il 28 maggio 2022, presso il Palazzo della Cooperazione sito in Via Torino, 146, alle 10.30, il convegno "La fine ed il fine della Vita. Dalla morte medicalmente assistita all’assistenza al vivere", organizzato dalla Commissione Sanità dell'UCID (Unione cristiana imprenditori e dirigenti), presieduta dal dottor Luigi Gentile, e dal presidente dell’UCID Lazio nonché presidente del CTS nazionale Riccardo Pedrizzi. I lavori saranno chiusi dal presidente Galletti.
Un evento che pone l'UCID al centro del dibattito che si sta svolgendo proprio in questi giorni al Parlamento italiano sul "suicidio assistito".
“L’eutanasia rientra in un contesto che vede prevalere la tendenza ad apprezzare la vita solo nella misura in cui porta piacere e benessere, per cui la sofferenza appare come uno scacco insormontabile di cui occorre liberarsi ad ogni costo”, spiega Riccardo Pedrizzi. “Per questo uno Stato che si rispetti ed una comunità che voglia definirsi civile, debbano incrementare sempre più la ricerca ed investire risorse consistenti, sicuramente superiori a quelle attuali, nella terapia del dolore, nelle cure palliative con l’obiettivo di ridurre e lenire al massimo le sofferenze di chi nel dolore è al termine della propria esistenza. E' evidente che l’accettazione culturale e giuridica dell’eutanasia o del suicidio assistito è un messaggio pericoloso non solo per la nostra società, ma anche per le future generazioni e per l’umanità intera, perché si tratterebbe di contribuire alla diffusione di quella che Giovanni Paolo II definiva ‘la cultura della morte’, che si manifesta anche in tanti altri ambiti come la morte per fame, per guerre, per violenze, ma che tutti sono riconducibili ad una scarsa valutazione della dignità della persona”, dice ancora Pedrizzi.
Per il dottor Gentile il convegno dell’Ucid “sarà occasione di confronto per declinare il percorso che dalla morte medicalmente assistita ci porta all’assistenza al vivere approfondendo la dimensione del prendersi cura parte imprescindibile dell’atto medico, fatto di accompagnamento, di empatia, di umana prossimità e di irrinunciabile etica valoriale che, accanto all’eccellenza tecnico-scientifica ed organizzativa, possa garantire per il fine della vita l’accesso omogeneo ed universalistico alle cure palliative al fine di mantenere le persone malate terminali, in un percorso esistenziale e di trattamento del dolore, accompagnato dal miglioramento dei rapporti umani ed affettivi, nell’alleanza medico paziente per la Vita”.

 

Comunicato stampa                        Roma, 25 maggio 2022

Federproprietà: “Indecenti le parole di Gentiloni sul catasto, lui dovrebbe difendere gli italiani…”

“Le parole del commissario Ue al bilancio, Paolo Gentiloni, che conferma la stangata sul patrimonio immobiliare degli italiani e la giustifica come 'una necessità per l’Italia di cui penso il governo italiano sia pienamente consapevole' sono deprecabili e del tutto fuori luogo, se non per il tentativo di mettere pressione alle forze politiche che tengono in vita il governo Draghi e che sul tema hanno provato a trovare un accordo che comunque non evita conseguenze fiscali sui risparmiatori italiani. Da italiano, e da esponente di quel partito che regge l’esecutivo, Gentiloni dovrebbe ricordare di essere al servizio della Ue ma in nome e per conto degli italiani, i cui interessi dovrebbero essere in cima alle sue priorità”. Lo dichiarano il responsabile del Settore Finanze e Tesoro, Riccardo Pedrizzi ed il presidente di Federproprietà Giovanni Bardanzellu, che denunciano come la riforma del catasto nasconda la volontà di realizzare una vera e propria patrimoniale, come del resto la nostra associazione aveva previsto e paventato.
Le parole di Gentiloni dimostrano che la riforma del catasto ‘ce la chiede, anzi, ce la impone l'Europa’ che ha posto condizioni vincolanti all'erogazione dei fondi del PNRR in spregio alla sovranità popolare”, come fin dall'inizio di questa telenovela avevano previsto Pedrizzi e Bardanzellu.
“E’ vero che con la riformulazione proposta dell’articolo 6 della legge delega viene eliminato il riferimento esplicito “ai valori patrimoniali” del bene, che se fosse rimasto sarebbe stato un vero e proprio disastro, ma si conferma che le rendite catastali attuali saranno affiancate da una rendita ulteriore con aggiornamento periodico. Non va dimenticato inoltre che nel 2020 la pressione fiscale è cresciuta in Italia ulteriormente dello 0,7%, arrivando al 43 contro una media Ocse del 34%. E se il calcolo viene fatto rapportato solo al gettito dei redditi di coloro che pagano tasse ed imposte, la pressione tributaria italiana supera il 48%. Del resto la riforma del Catasto era un progetto già definito che fu bloccato cinque anni fa dal premier, Matteo Renzi, sapendo e prevedendo che sarebbe stata impopolare”, concludono Pedrizzi e Bardanzellu.

Comunicato stampa                         Roma, 19 maggio 2022

 

Giovani Ucid da ieri in missione a Bruxelles

Pedrizzi: “Inserire le radici cristiane nelle Carte europee”

È iniziata ieri la tre-giorni di impegni istituzionali a Bruxelles della delegazione del Movimento UCID Giovani (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), guidata da Benedetto Delle Site, Presidente Nazionaledel Movimento, e dal segretario generale Simona Mulè, accompagnati dai vertici nazionali dell’Unione, tra cui il presidente del Comitato TecnicoScientifico Riccardo Pedrizzi.

L’evento clou della “missione” europea sarà la partecipazione alla conferenza pubblica, dal titolo “L’Europa delle persone e del lavoro. Protagonisti di un nuovo umanesimo europeo per abitare il bene comune” che si tiene a Bruxelles oggi, giovedì 19 maggio, alle ore 16, presso la sala convegni dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice), evento al quale partecipa Pedrizzi.

“La centralità della persona nella società, nella politica, nell’economia rischia di restare una semplice ed ininfluente affermazione dì principio e non una condizione esistenziale nel nostro paese ed in Europa ed un’esperienza vissuta e vitale, se - ha dichiarato il Presidente del Cts dell’UCID - non potrà essere coniugata insieme al riconoscimento ed alla pratica dei principi di ‘sussidiarietà’, di ‘solidarietà’ e di ‘partecipazione’. Tutti principi, che sono il patrimonio da sempre delle Dottrina Sociale della Chiesa, che però non vengono praticati nella vita di tutti i giorni. Occorre perciò che i popoli europei facciano sempre più riferimento al grande patrimonio di saggezza, pensiero e di esperienza del magistero della Chiesa. Per tutti questi motivi continuiamo a proporre ed insistere perché nei documenti fondanti e nelle prossime ‘Carte’ comunitarie si faccia almeno un riferimento alle “Radici Cristiane” del nostro continente, come da sempre hanno ‘gridato’ a tutto il parlamento europeo ed ai popoli rappresentati i più grandi pontefici, ad iniziare da San Giovanni Paolo Secondo”, ha affermato Riccardo Pedrizzi, presidente Nazionale del Comitato tecnico scientifico dell’UCID, l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.

 

Comunicato stampa                        Roma, 10 maggio 2022

Pedrizzi (Federproprietà): “Riforma del catasto,

Draghi ha caricato l’arma delle tasse e i prossimi governi”

“L’accordo trovato tra le forze politiche sulla riforma del catasto accontenta tutti, soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative dove tutti devono dimostrare di aver portato a casa qualcosa. Nei fatti, però, praticamente cambia poco rispetto al testo originario che era uscito da Palazzo Chigi. Draghi carica l’arma a pallettoni per tassare ancora il patrimonio immobiliare, il prossimo governo poi deciderà se premere il grilletto”.
Il responsabile del Settore Finanze e Tesoro di Federproprieta (Federazione Nazionale Proprietà Edilizia) Riccardo Pedrizzi, denuncia come la riforma del catasto e i recenti accordi politici non sgomberino del tutto il campo da quella che da qui ai prossimo anni potrebbe trasformarsi in una vera e propria patrimoniale.
“E’ vero che con la riformulazione proposta dell'articolo 6 della legge delega viene eliminato il riferimento esplicito “ai valori patrimoniali” del bene, che se fosse rimasto sarebbe stato un vero e proprio disastro, ma si conferma che le rendite catastali attuali saranno affiancate da una rendita ulteriore con aggiornamento periodico. E questa rendita sarà determinata in base ai criteri del Dpr 138/1998, quello che già consente ai Comuni di aggiornare i parametri catastali alle mutate condizioni degli immobili. Palazzo Chigi cosi non rinuncia a tenere aperta una finestra sui valori Omi (Osservatorio del mercato immobiliare) che indicano i prezzi di mercato divisi per zone: nel testo iniziale sarebbero stati il riferimento per rivedere i valori patrimoniali, ora rimangono come dato di consultazione nell'accesso alla banca dati catastale. Dunque – spiega - il ripensamento dell'operazione trasparenza voluta da Palazzo Chigi è più formale che di sostanza. Ogni immobile avrà due rendite: quella ufficiale di oggi, che è la base su cui si calcolano le imposte, e quella ‘ulteriore’, che misura la sua situazione aggiornata. La seconda non potrà essere utilizzata ‘per la determinazione delle basi imponibili”’ come recita la clausola anti-tasse che però era già presente nel primo testo. In tal modo i Comuni potranno utilizzare questo metro di valutazione per combattere l'evasione, rafforzando la lotta al sommerso immobiliare, sulla quale siamo perfettamente d'accordo.
“E' evidente però che da questo tipo di accertamento potrebbero derivare anche aumenti di tasse a carico di chi oggi ne paga poche, per esempio per chi negli anni ha ristrutturato, ampliato, modificato la propria casa. L'unica differenza è, quindi, il riferimento esplicito all'Isee, che però già rientrava nelle “finalità fiscali” escluse dal primo testo come si sa. Dopo gli annunci della riforma del Catasto circa un anno fa, il mercato immobiliare aveva segnato il passo. Ora c'è da vedere come reagirà con questa nuova formulazione del testo. Da ciò si capirà, al di là di ogni pregiudizio ideologico, se la mediazione avrà raggiunto gli effetti sperati”, conclude il dirigente di Federproprietà.

 

Comunicato stampa                        Roma, 15 aprile 2022

Via Crucis del Papa, Pedrizzi (UCID): “La scelta delle famiglie russe e ucraine è un gesto rivoluzionario di pace”

“Le perplessità dell’ambasciata ucraina sulla partecipazione alla Via Crucis di pace voluta da Papa Bergoglio sono incomprensibili. È doloroso constatare che nemmeno sotto il crocifisso di Cristo in croce, portato sulle spalle da due donne, ci possa essere un rifiuto e un passo indietro dal clima di guerra, anche perché giorni fa il Papa aveva consacrato al Cuore immacolato di Maria entrambe le nazioni, la Russia e l’Ucraina, e ciò aveva suscitato speranza di pace e un possibile stop alla guerra.
Quest’anno la Via Crucis è dedicata alle famiglie, nucleo centrale della società, ma anche fulcro di dialogo, di convivenza, fonte di solidarietà e rispetto del prossimo. In sintesi, la famiglia è pace e mai come oggi il Santo Padre vuole testimoniarlo nei giorni della guerra e del sacrificio di Cristo. Il ruolo di Papa Bergoglio nella mediazione tra Russia e Ucraina va incoraggiato e può risultare fondamentale per questo va sostenuto da tutte le organizzazioni cattoliche, anche in vista di una probabile visita del Pontefice a Kiev che rappresenterebbe un avvenimento storico in grado di cambiare la percezione delle trattative e degli spiragli di pace anche in Russia. Tutte le associazioni cattoliche e gli uomini e le donne di Fede e tutti gli uomini e le donne di buona volontà devono stringersi intorno a Papa Bergoglio sia sul fronte dei soccorsi e degli aiuti umanitari che delle iniziative di pace”.

Lo dichiara il Senatore Riccardo Pedrizzi, presidente Nazionale del Comitato tecnico scientifico dell’UCID, l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.

Comunicato stampa                        Roma, 15 aprile 2022

Riforma del catasto, Federproprietà scrive ai deputati:

“Va bloccata questa patrimoniale occulta”

“La nostra Associazione ancora una volta denuncia come la riforma del catasto nasconda la volontà di varare prima o poi una vera e propria patrimoniale e pone l’accento sull’incertezza che genera l’annunciato rinvio agli anni successivi dell'applicazione delle nuove aliquote. Meglio le tasse subito che l'incertezza del futuro”. Lo scrivono, in una lettera inviata a tutti i deputati, il responsabile del settore Finanze e Tesoro dell’associazione Riccardo Pedrizzi ed il presidente di Federproprietà Giovanno Bardanzellu, in merito alla riforma del catasto che tra qualche giorno approderà in aula, alla Camera, nell’ambito della legge delega sul fisco dopo il risicato via libera in Commissione Finanze e le obiezioni poste direttamente al premier Draghi da importanti forze della maggioranza e dell’opposizione.
Nella missiva ai parlamentari, Federproprietà contesta il presupposto secondo il quale la riforma del catasto servirebbe a combattere l’evasione fiscale a pressione fiscale invariata. “Non sarà cosi perché questa delega innesca una vera e propria bomba ad orologeria che potrà scoppiare da un momento all'altro con il cambio di maggioranza politica e di governo. Basterà, infatti, fare una legge ordinaria per cambiare il metodo di tassazione e scivolare da quello reddituale (attuale) a quello patrimoniale, utilizzando il lavoro già fatto dalle agenzie fiscali e da tutti gli altri ministeri anche a seguito dell'“Atto di indirizzo”, per creare la nuova mappatura. Ed allora l'Imu verrà applicata direttamente al valore patrimoniale della casa, del fabbricato o del terreno. Ed aumenteranno di conseguenza anche le imposte di registro, quelle ipotecarie, tutte le imposte catastali e tutti i balzelli relativi all'ISEE”.
L’avvocato Bardanzellu e il senatore Pedrizzi ricordano a ciascun deputato che l’Italia già oggi è il Paese a tassazione record sugli immobili. “Federproprietà – conclude la lettera - per tutto quanto sopra, confida in Lei, nella Sua sensibilità e nella Sua esperienza perché durante i lavori di Assemblea venga bocciato l'art. 6, evitando di andare oltre la delega”.

Avv. Pedrizzi “Doxa e Corte dei Conti contro i pregiudizi sul gioco pubblico”

L'ex presidente della Commissione finanze e tesoro del Senato su ludopatia,

gioco illegale e possibi soluzioni

 

Le componenti positive del gioco non riescono a correggere la visione negativa data dall’opinione pubblica

“La recente indagine prodotta dalla Doxa va subito al cuore della questione, intorno alla quale è nata una vera e propria leggenda nera: “nonostante il settore del gioco abbia diverse componenti positive, queste non riescono a correggere l’attuale visione che spesso permea l’opinione pubblica”…”; Spesso non si conosce infatti la genesi del gioco legale, non arrivato da una situazione di vuoto e assenza di gioco, ma al contrario arrivato per regolamentare quei segmenti spesso già esistenti ma esclusivamente un ambito sommerso e non legale; Fino alla regolamentazione partita nel 2004, i giochi erano in parte nelle mani dell’illegalità. Successivamente vennero finalmente normati e regolamentati, con molteplici benefici di ordine economico e per il giocatore stesso”. – sottolinea in un documento l’avvocato Riccardo Pedrizzi, Giornalista, Scrittore e Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato (2001-2006).

“In quel periodo infatti si svolse l’Indagine conoscitiva “Sul Settore dei Giochi e delle Scommesse” promossa e condotta da chi scrive che si concluse con un documento votato pressoché all’unanimità e che ancora oggi, a distanza di diciannove anni, mantiene ancora tutta la sua attualità. Dal canto suo la Corte dei Conti ha prodotto la Deliberazione nr. 23/2021 sul “Fondo per il gioco d’azzardo patologico” della Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato, nella quale tra l’altro constatava che “in relazione al graduale aumento, registrato nel corso degli ultimi anni, del numero dei soggetti che si sono dedicati alle plurime attività del gioco d’azzardo e la contestuale fenomeno emergente del gioco clandestino, quindi illegale, il Legislatore nazionale ha ravvisato un potenziale e specifico rischio sociale”.

Clicca sul link sottostante per leggere l'articolo per intero pubblicato su "La Repubblica"

 

 

 

Comunicato stampa                        Roma, 08 aprile 2022

Il Comitato Scientifico dell’UCID a sostegno del ruolo di mediazione del Vaticano e del direttore di Avvenire sulla necessità del disarmo

“Il ruolo di Papa Bergoglio nella mediazione tra Russia e Ucraina può risultare fondamentale e va sostenuto da tutte le organizzazioni cattoliche, anche in vista di una probabile visita del Pontefice a Kiev che rappresenterebbe un avvenimento storico in grado di cambiare la percezione delle trattative e degli spiragli di pace anche in Russia. Una posizione neutra, quella del Vaticano, che dopo la condanna dell’aggressione e delle stragi di civili da parte di tutte le forze in campo sta assumendo sempre più un ruolo pacificatore che solo grazie ai valori di fratellanza e solidarietà e la comune matrice cristiana dei contendenti può risultare vincente. Ma il presupposto del disarmo e della non esasperazione delle sanzioni economiche contro le popolazioni, anche quella russa, riaffermato a più riprese dal Papa e dal direttore di Avvenire, Marco Tarquino, al quale va tutta la nostra solidarietà per i recenti attacchi subiti, è imprescindibile e va sostenuto dalle comunità della Chiesa italiana e dall’esercito dei fedeli che in queste settimane assistono impotenti alle barbarie della guerra ed alla ’indifferenza di una parte del mondo laico. Un appello a stringersi intorno a Papa Bergoglio e a chi ne testimonia il pensiero, anche sui media, lo rivolgiamo anche a tutte le associazioni di ispirazione cattolica e alla rete dei volontariato e delle onlus già impegnate sul fronte dei soccorsi e degli aiuti umanitari”.

Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, presidente Nazionale del Comitato tecnico scientifico dell’UCID, l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.

 

Save the Date

Cena di apertura dell'anno sociale 2022

Per la ripartenza dell'Italia una santa alleanza tra istituzioni, imprese, assicurazioni e banche

Il Gruppo UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) del Lazio ed il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) dell'UCID, organizzano la tradizionale cena di apertura dell'Anno Sociale 2022 per giovedì 28 aprile prossimo, alle ore 20:00 presso "Spazio 900", Palazzo dell'Arte Antica, sito in Piazza Guglielmo Marconi, 26/B, zona Eur, 00144 Roma.

Nell'occasione dopo l'introduzione del Senatore Riccardo Pedrizzi, Presidente Regionale dell'UCID Lazio e Presidente Nazionale del Comitato Tecnico Scientifico ed i saluti dell'On.le Gian Luca Galletti, Presidente Nazionale dell'UCID, interverranno: S. Em. Rev.ma il Cardinale, Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, S.E.R. Mons. Paolo Selvadagi, Consulente ecclesiastico del Gruppo UCID Lazio, la Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, l'On.le Fabio Rampelli, Vice Presidente della Camera dei Deputati, l'On.le Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, l'On.le Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo, l'On.le Antonio Tajani, Coordinatore delle Commissioni del Parlamento Europeo, il Sen. Mauro Maria Marino, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, la Dott.ssa Maria Bianca Farina, Presidente dell'ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), il Dott. Augusto dell'Erba, Presidente di Federcasse (Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali ed Artigiane), il Prof. Avv. Leonardo Patroni Griffi, Presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata.                                                                                                                                                                                                                                          La Segreteria UCID
Gruppo Regionale Lazio

il costo della cena è di 50 euro p. p. - R.S.V. P. entro il 20 aprile 2022

ai seguenti numeri 0773/480553 – 06/86323058 – 06/86399042

[email protected][email protected][email protected]

 

 

Sì è svolto ieri a Latina il Convegno dell'UCID su “Accesso al credito di Imprese e Start up: ruolo delle Banche di prossimità”.

All'evento hanno partecipato, oltre a me, il Presidente dell’UCID di Latina, Francesco Berardi, Pierpaolo Pontecorvo, Presidente di Un'industria Latina, Federica Ferrari, Amministratrice della Start up “L’Agro del Kiwi Srl”, Massimo Lucidi, amministratore Delegato di Blu Banca SpA, Paolo Grignaschi, Responsabile Network Dirigenti BCC Fist Cisl.

Ecco alcuni stralci del mio intervento in qualità di Presidente nazionale del Comitato Tecnico Scientifico dell’UCID.
Riccardo Pedrizzi

 

 

 

Comunicato stampa 24 marzo 2022

Consacrazione di Russia e Ucraina alla Madonna, Pedrizzi (UCID): “Storico gesto di Bergoglio, nel solco dei grandi Papi”

Si svolgerà domani, venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza, che Papa Francesco presiederà alle ore 17 nella Basilica di San Pietro, la storica cerimonia con la quale consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima da Sua Eminenza il Cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, come inviato del Santo Padre.

“Con questa storica ed attesa da anni iniziativa Papa Bergoglio si inserisce nella tradizione dei grandi Papi cattolici. Un gesto che non è solo simbolico, ma si spera anche con effetti pratici sulle coscienze dei protagonisti del conflitto, vista la tradizionale ispirazione cristiana e la vocazione mariana che pervade da sempre entrambi i popoli coinvolti, loro malgrado, nell’assurda guerra, commenta il Presidente dell’UCID Lazio e Presidente nazionale del Comitato Scientifico, Riccardo Pedrizzi, alla vigilia della dichiarazione solenne annunciata dal Pontefice.

“Riportare Dio al centro della storia e di un percorso di pace, coinvolgendo cuori e sensibilità della comunità internazionale intorno alla figura di Maria, può davvero avviarci sulla strada della riconciliazione che scuota le coscienze perché quello di Bergoglio non sarà solo un gesto spirituale ma anche ‘politico’, che deve e può andare in profondità, incidere nelle trattative e nel confronto in atto tra le parti, un gesto al quale si spera possano unirsi i vescovi di tutto il mondo”.

Il Senatore Pedrizzi ricorda come la Madonna di Fatima avesse formulato una specifica richiesta il 13 luglio del 1917, nella seconda parte del segreto rivelato a Suor Lucia, quando chiese la consacrazione della Russia al Suo Cuore immacolato e che questa consacrazione fosse fatta "in unione con tutti i vescovi del mondo".

“L’augurio degli imprenditori e dei dirigenti cattolici italiani è che l’iniziativa del papa possa contribuire al processo di pace più di quanto possano fare le armi e unire tutta la comunità cattolica nella mobilitazione contro la guerra in nome dell’Amore di Maria, anche dando la massima diffusione alla straordinaria notizia”, conclude Pedrizzi.

Comunicato stampa ​​​​                              Roma 17/03/2022

 

Suicidio assistito, il Cts dell’Ucid alla conferenza stampa alla Camera con la rete di associazioni cattoliche

Pedrizzi: “Il Parlamento consideri la dottrina sociale della Chiesa”

Nel corso della conferenza stampa di ieri alla Camera dei Deputati organizzata dall’on.le Antonio Palmieri e dall’avv. Domenico Menorello e’ stata presentata la lettera che sarà inviata a tutti i parlamentari per richiamare la loro attenzione sul disegno di legge sul suicidio assistito. Si è trattato di illustrare le linee guida della rete delle 70 associazioni laicali di ispirazione cristiana creata per formulare proposte e suggerimenti ai parlamentari sui temi eticamente sensibili.

Nel corso del suo intervento, il presidente nazionale del CTS dell'’UCID (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) Senatore Riccardo Pedrizzi, ha sottolineato la bontà della decisione di unire tutte le forze cattoliche su temi eticamente sensibili e non negoziabili, a conferma di un impegno diretto nella società e nella politica come anche sostenuto nella Lectio magistralis del Cardinale Parolin.

“Dal disegno di legge Zan a quello sul suicidio assistito il Comitato Scientifico dell’UCID ritiene che le questioni che attengono il diritto naturale vadano affrontate dal punto di vista antropologico, sostenendo sempre la centralità della persona, secondo l’insegnamento della Dottrina sociale della Chiesa basata sui principi della sussidiarietà e della solidarietà. Il nostro contributo, quello degli imprenditori e dei dirigenti cattolici, nella sua originalità e specificità può offrire a tutte le altre associazioni di ispirazione cattolica la propria esperienza e la propria testimonianza per un’economia ed una finanza al servizio dell’uomo. È tutti insieme possiamo essere preziosi nei prossimi appuntamenti legislativi per parlamentari di tutti gli schieramenti e di ogni orientamento, come emerso anche da questa utile e proficua presentazione della lettera/documento delle 70 associazioni di ispirazione cattolica”.

Comunicato Stampa 7 marzo 2022

Federproprietà: “La riforma del catasto va bloccata”

“Quell’assurda norma sulla revisione degli estimi catastali va bloccata con un atto bipartisan di ribellione di tutto il Parlamento, non può esserci spazio per alibi ‘bellici’ per giustificare un voto favorevole che compatti la maggioranza in questa delicata fase di politica internazionale: la guerra in Ucraina non può giustificare un sovvertimento dei poteri da parte del Governo nei confronti del Parlamento su questioni fiscali interne che riguardano i cittadini italiani e nel caso specifico i piccoli proprietari, che con la riforma del catasto, se dovesse passare, vedrebbero triplicare il peso fiscale sugli immobili, già tartassati dall’Erario. Per non parlare delle conseguenze devastanti sull’Isee di tutti gli italiani che pagano i servizi essenziali sulla base di quel riferimento reddituale”.

Il Presidente di Federproprietà, Giovanni Bardanzellu ed il Responsabile del Settore Finanze e Tesoro, Riccardo Pedrizzi, denunciano che il testo della riforma del catasto – che approderà a breve nell’aula della Camera dei Deputati - nasconda la volontà di realizzare una vera e propria tassa patrimoniale, come si era intuito, già dalla scorsa estate, con quell’Atto di indirizzo del Mef a tutte le amministrazioni dello Stato, nel quale si imponevano nuove soluzioni tecnologiche di censimento e per la mappatura degli immobili come strumenti per una manovra surrettizia al fine di rivalutare i valori secondo i prezzi di mercato. Eppure altra era stata l’esplicita volontà del Parlamento già messa nero su bianco.

In tal senso, ricordano che solo qualche mese fa le commissioni Finanze di Camera e Senato avevano votato un documento approvato da pressoché tutti i partiti per indirizzare l'Esecutivo sulla riforma fiscale, in prospettiva della legge delega evitando espressamente e volutamente qualsiasi riferimento o apertura a una riforma del catasto, nonostante le pressioni di Bankitalia e della Corte dei Conti auditi dalle stesse commissioni”.

“Chi come noi difende i proprietari e più in generale i cittadini italiani, non si dimenticherà di coloro che con il proprio voto imporranno l’applicazione di una norma sulla revisione degli estimi catastali che, così come formulata, non può che procurare ai piccoli proprietari forti e legittimi timori. Si spera che la politica faccia sentire la propria voce e si riappropri della sovranità popolare, non essendo possibile che il Parlamento voti contro gli italiani solo per non perdere la poltrona. Ed a Draghi vanno ricordate le sue stesse promesse di non aumentare le tasse, ma che questi strumenti che oggi si stanno approvando domani potranno servire per portare a termine l’ennesima stangata sui piccoli proprietari, vera e propria ricchezza nazionale. A tutti i parlamentari ricordiamo una storica dichiarazione di Papa Leone XIII, attualissima ed illuminante:

“La privata proprietà non venga stremata da imposte eccessive. Il diritto della proprietà derivando non da legge umana, ma dalla naturale, lo Stato non può annientarlo, ma solamente temperarne l'uso ed armonizzarlo col bene comune, ed è ingiustizia ed inumanità esigere dai privati, sotto nome d'imposte, più del dovere” (enciclica "Rerum Novarum", 1891, n. 35).

Comunicato stampa Roma 15 marzo 2022

 

L’Italia invertebrata alle prese con le emergenze mondiali

nel nuovo numero di “Intervento nella società”

 

“L'elezione del presidente della repubblica ha fatto esplodere i partiti politici ed ha mostrato, oltretutto, sia quella crisi della politica che si era già manifestata in maniera eclatante almeno da un decennio, sia l'inadeguatezza della leadership dei partiti e la loro lontananza dalla grande opinione pubblica. L'Italia è attraversata da un grande sentimento di disagio e di sfiducia verso la democrazia ed, in particolare, il ceto medio, che in ogni nazione rappresenta la struttura portante della società, si sente tradito nelle sue attese di ruolo e di partecipazione. E' perciò un'Italia invertebrata’ quella che abbiamo davanti e che si regge in piedi solo per affrontare le varie emergenze…”. Si apre con questo editoriale del direttore Riccardo Pedrizzi il primo numero del 2022 di “Intervento nella società”, dedicato in gran parte all’analisi degli scenari politici seguiti alla complicata vicenda della rielezione al Colle di Mattarealla.

Di Italia “sbrindellata” parla Domenico Fisichella, che sulla partita del Quirinale esprime giudizi molti critici nei confronti dei partiti. “Ne è venuto fuori però un caleidoscopio modello “uno, nessuno e centomila”: segno evidente dello sbrindellamento del sistema partitico, che emerge con chiarezza anche e proprio in sede parlamentare”, dice il costituzionalista.

Nel nuovo numero di “Intervento nella società” anche la recensione del libro “Il territorio pontino attraverso i secoli” di Vittorio Bevivino, che ricostruisce la grande epopea dell’Agro Pontino, i meriti dei bonificatori e le sfide personali e politiche di uomini che ne hanno scritto la storia, ma anche una profetica analisi di Alfredo Mantica sugli errori commessi dall’Occidente sull’Ucraina, la denuncia dei cristiani perseguitati di Francesco Pappalardo, l’analisi dell’islamismo radicale in Italia firmata da Souad Sbai, i temi della scuola, della denatalità, dell’identità, dell’europeismo non di facciata.

La rivista è consultabile al link http://interventonellasocieta.altervista.org/

Comunicato stampa Roma, 21 febbraio 2022

Pedrizzi: “Lo stop alla Roma-Latina è una vergogna nazionale,
un flop inspiegabile nello storico anno del tesoro Pnrr”

“La messa in liquidazione della Società Autostrade del Lazio Spa con la nomina del commissario, annunciata in questi giorni dal ministero delle Infrastrutture, non è un fulmine a ciel sereno ma la morte annunciata del progetto per collegare Roma e Latina su cui, da vent’anni, il territorio pontino aveva scommesso cercando convergenze politiche bipartisan e mobilitando le comunità locali a livello sociale e imprenditoriale. Una sconfitta delle istituzioni centrali ‘romane”, dalla Regione al governo, che va considerata come un vero e proprio attentato allo sviluppo di un territorio strategico per l’intera economia nazionale, una vergogna nazionale paragonabile ai disastri decennali nella realizzazione della Sa-Rc, agli stop continui, costati milioni di euro, dei progetti per il ponte sullo Stretto, per non parlare dell’Alta Velocità al sud. Ma mentre per gli altri piano infrastrutturali si parla in continuazione e si fa riferimento ai fondi del Pnrr e alle grandi occasioni di rilancio dei territori meridionali, per l’autostrada Roma-Latina si è arrivati all’ennesimo stop, dopo anni di rinvii, boicottaggi, incomprensibili guerre romane. E’ ora di portare la questione pontina direttamente sul tavolo del premier Draghi, al quale scriverò personalmente per sollecitare un incontro con i rappresentanti del mondo economico e sindacale del territorio”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, Presidente del Cts dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) e della sezione Lazio dell’UCID, in merito alle notizie di stampa che parlano della nomina del commissario liquidatore, l'avvocato Nicola Maione, per porre fine alle attività della Società Autostrade del Lazio Spa chiamata a realizzare la Roma-Latina.

“E’ il ‘de profundis’ sul futuro di quest’opera strategica per la mobilità del territorio pontino – continua Pedrizzi - compromette tutte le sue prospettive di ripresa dopo il Covid. Il governo si assume una pesante responsabilità, aggiungendo un nuovo capitolo al tragicomico iter di quest’opera che da anni non si riesce a far decollare. Siamo all’ennesima promessa non mantenuta per queste zone, come per la Tav, mentre la crisi economica legata al Covid morde l’economia italiana e nel mondo si realizzano progetti infrastrutturali di portata eccezionale anche grazie ai fondi del Pnrr”.

 

Comunicato Stampa 09/02/2022

Gli USA soffiano sul fuoco del conflitto

Russia-Ucraina: Perché non soffrono il mal di gas

il prezzo del gas naturale in America non è cresciuto tanto o, quantomeno, non quanto in Europa.

Una interessante analisi di Goldman Sachs, spiega come l'intensificarsi delle tensioni in Ucraina potrebbe far salire ancora di più il costo del gas in Europa dal picco di 180 euro a Mw, visto durante il mese di dicembre. Se si considera che il prezzo attuale (91 euro) equivale a 173 dollari al barile di petrolio, un livello mai visto, i 180 euro di dicembre sono come un barile a 350 dollari:un valore stratosferico.

I folli prezzi del gas naturale sono un fenomeno tutto europeo, conseguenza dei flussi che si sono ridotti drasticamente dalla Russia. Fino al 2019 le quotazioni nel Vecchio Continente oscillavano tra 15 e 25 euro e i 91 euro di questi giorni rappresentano un incremento del 355 per cento.

Diversa la realtà americana, dove i prezzi sono cresciuti, ma soltanto dal 60 per cento circa rispetto al 2019 e ancora oggi il gas è più conveniente del petrolio per un buon 25 per cento. E costa quasi tre volte meno che in Europa.

Comunicato stampa Roma 05-08-2021

Giochi, Pedrizzi: “La nomina dell'Ufficio di presidenza
della commissione d’inchiesta è una garanzia per chi opera nella legalità”

“La nomina dell’ufficio di presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, arrivata questa mattina, va salutata con soddisfazione dagli operatori del settore dei giochi pubblici sia per la qualità e l’esperienza delle persone indicate che per la volontà politica del Parlamento di approfondire le tematiche legate alle difficoltà di chi opera nella legalità ed è costretto ad affrontare la concorrenza sleale e l’avanzata delle mafie organizzate”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato dell’Osservatorio sui giochi della Luiss, nel giorno in cui la Commissione parlamentare d’inchiesta sui giochi illegali ha indicato Mauro Maria Marino come presidente, Giovanni Endrizzi e Andrea Cangini come vicepresidenti e come Segretari Andrea De Bertoldi e Gianni Pittella. Ieri c’era stata la composizione dell’organismo da parte della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, nelle persone di Stefano Borghesi, Stefano Candiani, Andrea Cangini, Andrea Cioffi, Marco Croatti, Andrea De Bertoldi, Stanislao Di Piazza, Giovanni Endrizzi, Albert Lanièce, Elio Lannutti, Arnaldo Lomuti, Michelina Lunesu, Matteo Mantero, Mauro Maria Marino, Anna Carmela Minuto, Franco Mirabelli, Enrico Montani, Fabrizio Ortis, Gianni Pittella e Roberta Toffanin.

“Tutti nominativi qualificati, a cominciare dal presidente Marino, che sicuramente affronteranno con competenza e passione il compito affidato contribuendo a fare luce sulla concorrenza sleale da parte della criminalità”, aggiunge Pedrizzi, che fotografa così l’assalto della criminalità al settore del gioco legale: “A partire dal secondo semestre del 2020 il numero di segnalazioni di operazioni sospette inviate da operatori del settore dei giochi è tornato nel complesso a livelli superiori a quelli pre-crisi: da una parte vi è una riduzione relativa al comparto del gioco fisico, dall’altro le segnalazioni relative al gioco online hanno subito un forte incremento, una spìa pericolosa di quanto accade nel mondo dell’illegalità”.

Secondo Pedrizzi, “c’è la possibilità di disporre di queste informazioni estremamente utili per la lotta al riciclaggio perché recentemente la Uif (Unità di Informazione Finanziaria) ha introdotto un nuovo sistema di classificazione delle segnalazioni di gioco al fine di fornire agli organi investigativi un maggiore supporto”. Dai dati dell’Uif emerge un quadro allarmante di avanzata delle mafie nella gestione del settore “sommerso” dei giochi, favorito anche dalle difficoltà che incontra quello legale.

Ecco perché, conclude Pedrizzi, un aiuto al settore che soffre da un anno e mezzo dai rigidi protocolli per il contenimento del Covid 19 e del calo delle scommesse dovuto anche agli interventi normativi sulla aliquota di imposta, “può arrivare da chi, in Parlamento, potrà toccare con mano il crescente interesse del crimine per il sommerso e fornire a chi opera nella legalità gli strumenti idonei per difendersi, salvaguardando altresì imprese e lavoratori di un settore che contribuisce alla creazione di ricchezza nazionale ed al gettito a favore dello Stato mediamente per anno per oltre 11 miliardi di Euro.

Comunicato stampa Roma 05-08-2021

Pedrizzi: “Bene il rinvio della legge ammazza-giochi nel Lazio,

ma ora bisogna intervenire per garantire il settore contro l’avanzata delle mafie”


Moderata soddisfazione viene espressa da Riccardo Pedrizzi, già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, per la proroga di un anno decisa dalla Regione Lazio al termine per adeguarsi alle pesanti limitazioni stabilite dalla normativa regionale in tema di giochi e scommesse, col voto decisivo del centrodestra, che ha sostenuto la parte più responsabile della maggioranza di Zingaretti.

“Un primo obiettivo, a tutela del settore dei giochi legali, già messo in ginocchio dal Covid e dalle assurde limitazioni del governo, è stato raggiunto con la proroga di dodici mesi dell’entrata in vigore, già fissata per il prossimo 28 agosto, della modifica alla legge regionale 5 del 2013, che introduceva anche per le sale giochi e le sale scommesse che già operano sul territorio, l’obbligo di spostarsi se si trovano a meno di 500 metri da un luogo ritenuto sensibile, scuole, chiese, ospedali, centri di aggregazione giovanile. Fatta salva la giusta necessità di proteggere i luoghi sensibili, con questa norma sarebbe stato praticamente impossibile per qualsiasi sala giochi restare aperta. E le mafie ne avrebbero approfittato sicuramente, come già adesso sta accadendo, col settore in crisi e decine di migliaia di posti a rischio, come avevo paventato e come dimostrano gli studi e le analisi delle forze dell’ordine sul business delle scommesse illecite, on line e non, in crescita esponenziale negli ultimi mesi”, aggiunge Pedrizzi.

Un fiume di denaro sporco avrebbe rischiato di essere ulteriormente alimentato da norme che ponevano questioni di principio in parte condivisibili ma che avrebbero finito per penalizzare solo chi opera nei giochi nel rispetto delle regole e della trasparenza. Ben venuto, dunque, allo slittamento della legge ammazza-giochi da parte del Consiglio regionale del Lazio che ha dimostrato di saper valutare le legittime esigenze delle imprese e dei lavoratori del mondo del gioco in vista dell'introduzione di giuste modifiche per consentire al settore una programmazione delle attività nella massima serenità e nell’ottica della tutela dei livelli occupazionali, conclude Pedrizzi.

Comunicato stampa Roma 23-04-2021

Pedrizzi: “La Regione Lazio vuole uccidere le imprese del settore dei giochi,
già in ginocchio per i lockdown del Covid”

Il prossimo 29 aprile alle ore 15 è stata organizzata una manifestazione dinanzi al palazzo della Giunta della Regione Lazio all'insegna di “Non lasciate il Lazio alle mafie”, promossa dai lavoratori e dalle lavoratrici del gioco pubblico legale, per protestare contro la decisione del Consiglio regionale del Lazio di anticipare una normativa espulsiva del gioco pubblico.

“Va subito fermata  l’entrata in vigore, fissata per il prossimo 28 agosto, della modifica alla legge regionale 5 del 2013, che introduce anche retroattivamente per le sale giochi e le sale scommesse che già operano sul territorio, l’obbligo di spostarsi se si trovano a meno di 500 metri da un luogo ritenuto sensibile. Con questa norma sarebbe praticamente impossibile per qualsiasi sala di giochi legali restare aperta. Con le mafie pronte a brindare”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

“Come è sotto gli occhi di tutti, nella regione Lazio, dall’inizio della pandemia, migliaia di attività economiche sono entrate in crisi: dalle piccole aziende, alle realtà commerciali, ai ristoranti, alle palestre, alle altre attività aperte al pubblico. Si tratta di migliaia di imprese che hanno dovuto chiudere per l’emergenza sanitaria e che forse non riapriranno mai più. Per acquisire queste attività in difficoltà, la criminalità più o meno organizzata sta riversando nelle nostre città, in ogni quartiere, in ogni strada di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo, un fiume di denaro sporco. Del resto – prosegue Pedrizzi - anche e soprattutto in questo periodo di pandemia Covid 19, con l'alternanza di chiusure ed aperture ad intermittenza, e, spesso, senza preavviso e senza una strategia complessiva, si conferma quanto tutti gli studi, le ricerche e gli esperti “seri” del settore hanno sempre affermato e sostenuto e cioè che in assenza di un'ampia offerta di gioco lecito, il pubblico si orienta automaticamente, per “il principio di sostituzione”, verso l'offerta illecita, gestita sempre dalla criminalità, spesso facente capo a mafia, camorra, ndrangheta e sacra corona unita”.

Secondo le analisi operate dalla Guardia di Finanza e dalla Direzione Investigativa Antimafia sulle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) si è evidenziato un significativo incremento, rispetto al 2019, del flusso di segnalazioni pervenute all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) durante il periodo pandemico.

“La protesta civile del 29 prossimo – conclude il Senatore Pedrizzi - per questo chiede, da un canto, alla Giunta Regionale del Lazio e a tutti i consiglieri di rivedere, alla luce dell’emergenza sanitaria di questo ultimo anno, la modifica della legge 5 del 2013 dello scorso febbraio 2020, dall'altro vuole lanciare un grido d'allarme sul rischio di perdere migliaia di posti di lavoro e, quindi, di gettare per la strada migliaia di famiglie e, sopratutto, sui pericoli che corre l'ordine pubblico e la stessa salute del giocatore consumatore”.

Comunicato stampa Roma, 4 marzo 2021

Giochi clandestini, Pedrizzi:

“I dati della Guardia di Finanza sono allarmanti

su riciclaggio e siti pirata”

“Il governo non può ignorare la crisi del settore dei giochi legali autorizzati causata dalle chiusure legate al Covid, che in Italia stanno favorendo il business della grande criminalità organizzata che gestisce le scommesse illegali. Secondo l’analisi operata dalla Guardia di Finanza e dalla Direzione Investigativa Antimafia sulle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) si è registrato un significativo incremento, rispetto al 2019, del flusso di segnalazioni pervenute all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) durante il periodo pandemico. Questo dato risulta particolarmente preoccupante”, denuncia Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze del Senato.

“In particolare, nel periodo 1° marzo –15 ottobre 2020, sono pervenute all’UIF ben 67.382 segnalazioni, con un incremento, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, superiore all’8%. Tale incremento risulta, peraltro, interamente riferibile alla categoria del riciclaggio. L’incidenza delle segnalazioni riguardanti tale settore, infatti, raggiunge il 99,2% del totale, registrando, in termini assoluti, un aumento pari al 9,2%”, spiega Pedrizzi.

“In tale contesto, i profili di criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica sono da ricondrre alla criminalità organizzata, alla quale il mercato offre in questo momento grandi spazi di manovra: i sodalizi malavitosi infatti dispongono di ingenti somme di denaro e possono investire e trasformare le proprie risorse – che sono provento di reato – in economia legale, riciclare il proprio denaro, rilevando imprese e attività economiche in sofferenza. In particolare – prosegue Pedrizzi - l’esperienza maturata dalla Guardia di finanza conferma la persistente diffusione nel comparto dei giochi di frodi estremamente articolate e complesse. Le principali fenomenologie illecite riguardano: la manomissione degli apparecchi da gioco con vincita in danaro, anche mediante l’utilizzo di schede di gioco illegali, ovvero di software diversi da quelli depositati ed autorizzati; la creazione di illecite piattaforme di gestione ‘da remoto’ degli apparecchi, solitamente ubicate in Stati esteri anche per evadere tasse e controlli; la manomissione di vecchi videogiochi, attivati con le più svariate modalità; la diffusione delle apparecchiature denominate ‘totem’, utilizzabili sia per attività lecite, quali servizi di ricarica telefonica, l’accesso a siti di commercio elettronico (e-commerce) o a social network (ad esempio, Facebook, Youtube e Twitter), sia per la partecipazione a giochi d’azzardo, attraverso una connessione internet a siti web legali ed illegali”.

Pedrizzi evidenzia la necessità di affrontare il tema dei reati perpetrati nel settore della raccolta delle scommesse, anche attraverso soggetti economici operanti per conto di bookmaker esteri privi di concessione, nonché di utilizzo di siti web non autorizzati e lancia un appello al governo Draghi e al Parlamento: “Come si vede agevolmente per questo settore estremamente complesso il legislatore ha il delicato compito di trovare ed assicurare un difficile equilibrio per tutelare il giocatore e la sua salute, l’ordine pubblico, il gettito allo Stato, la legalità e la trasparenza del gioco, nonché promuovere e sostenere iniziativnonché promuovere e sostenere iniziative di utilità sociale e solidaristica”.

Comunicato stampa Roma, 26 febbraio 2021

Pedrizzi: “Tra le vittime del Covid anche i lavoratori del settore giochi. E la criminalità festeggia”

Esperti del settore a convegno sul tema “In nome della legalità. Senza regole non c’è gioco sicuro”

“In questa drammatica congiuntura del Coronavirus ci tocca combattere non solo contro l’infezione pandemica, che continua a fare vittime, ma anche con una parte della nostra classe politica stupida ed incompetente e che non ha nemmeno voglia di approfondire i problemi che le si presentano. Tra le vittime della pandemia economica non ci sono solo quelle della cultura, del teatro, degli spettacoli e dell’intrattenimento, anche di quello dei giochi, che con protocolli adeguati, e con intelligenti misure di sicurezza avrebbero potuto continuare almeno a sopravvivere ed, invece, corrono il rischio di scomparire del tutto e di non riuscire a sopravvivere a questa seconda ondata pandemica”. La denuncia è di Riccardo Pedrizzi, già presidente della commissione Senato dal 2001 al 2006, che nel corso del convegno on line di questa mattina - “In nome della legalità. Senza regole non c’è gioco sicuro – La chiusura del gioco legale come grossa opportunità per il gioco illegale” - ha fornito le cifre del disastro finanziario e occupazionale del settore.

 

“Il settore giochi dà lavoro ad oltre 150 mila addetti, la filiera del gioco legale, che nel passato ha contribuito al gettito dello Stato per oltre 11 miliardi di Euro lo scorso anno ha visto ridursi queste entrate di 4,5 miliardi. Circa l’80% del calo è imputabile alla perdita di gettito registrata dal canale retail (sale gioco, agenzie di scommesse e Bingo) non solo per le chiusure disposte dai vari DPCM, ma perché i giocatori si sono spostati sul gioco illegale, come ha recentemente confermato il direttore generale delle Dogane e dei Monopoli, prof. Marcello Minenna”, ha detto Pedrizzi.

Come denunciato questa mattina anche in un articolo di Repubblica, il gioco “fisico”, in presenza, si è drasticamente ridotto a causa delle chiusure pandemiche da 74,1 miliardi del 2019 ai 39 miliardi del 2020 (-35,1).

Da qui l’allarme criminalità lanciato da Pedrizzi. “Questo significa che buona parte di tutto quello che manca nel gioco fisico è finito nel gioco illegale e quindi nelle mani della criminalità, attirata dalla prospettiva di guadagno, di grande guadagno. Per comprendere bene di quale quantità di gioco stiamo parlando, si pensi che il procuratore nazionale Antimafia ha stimato che il gioco illegale potrebbe valere circa 20 miliardi di euro cioè il 20% di quello legale e ciò è confermato dall’incremento delle segnalazioni, da parte solo dei prestatori di servizi di gioco, di operazioni sospette che sono passate dalle 2.600 del 2017 alle 5.772 del 2020, nonostante la chiusura totale”.

Secondo Pedrizzi, dunque, se l’obiettivo principale delle forze dell’ordine deve essere il contrasto allaa criminalità, quello del governo deve esere di tutelare tutti gli attori della filiera regolare e legale del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, salvaguardando le fasce più deboli”.

 

Nel corso dei lavori di questa mattina, si sono alternati gli interventi di Ranieri Razzante – Docente di “Intermediazione finanziaria e Legislazione antiriciclaggio” nell’Università di Bologna e Presidente A.I.R.A. Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio, Domenico Faggiani – Responsabile Coordinamento Nazionale Problematiche del Gioco Pubblico ANCI, Responsabile per le problematiche del gioco pubblico e il contrasto alle ludopatie ALI Lazio e componente Osservatorio GAP Regione Lazio, Pierpaolo Baretta – già Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e di Marco Zega – Direttore Amministrazione, Finanza e Affari Istituzionali Codere Italia.

Comunicato stampa Roma, 21 gennaio 2021

Giochi, un settore in ginocchio a causa delle crisi

Pedrizzi: “Le mafie hanno decuplicato
i guadagni con le scommesse a nero”

 

“La crisi del settore dei giochi autorizzati causata dalle chiusure legate al Covid, in Italia, sta devastando le imprese del settore e favorendo il business illegale della grande criminalità organizzata che gestisce le scommesse illegali. Il governo deve farsi assolutamente carico del problema e intervenire con un sostegno economico, adottando quanto prima misure per la riapertura delle attività e reprimendo le diramazioni illecite del sistema giochi”. La denuncia è di Riccardo Pedrizzi, già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato dal 2001 al 2006.

“La filiera del gioco legale, che nel passato ha contribuito al gettito dello Stato per oltre 11 miliardi di Euro nei primi 10 mesi dello scorso anno ha visto ridursi queste entrate di 4,5 miliardi. Circa l'80% del calo è imputabile alla perdita di gettito registrata dal canale retail (sale gioco, agenzie di scommesse e Bingo) non solo per le chiusure disposte dai vari DPCM, ma perché i giocatori si sono spostati sul gioco illegale, come ha recentemente confermato il direttore generale delle Dogane e dei Monopoli, prof. Marcello Minenna”.

Secondo Pedrizzi, le cause del crollo del gioco legale e dell'incremento di quello illegale sono molteplici: “Innanzitutto il trattamento penalizzante di un settore che aveva predisposto un rigoroso protocollo per il contenimento del Covid 19 e che con il Dpcm dello scorso 24 ottobre e quello degli scorsi giorni ha visto la nuova chiusura di tutte le sale ed i casinò, a differenza di altre attività economiche. Eppure non risulta che ci siano stati casi di focolai in qualche sala. A questo si aggiunge il calo delle scommesse dovuto anche agli interventi normativi sulla aliquota di imposta; il minor reddito procapite dei giocatori; la riduzione della rete dei negozi; l'espulsione del gioco legale dai centri urbani in applicazione di leggi regionali e comunali…”.

Le conseguenze sono per il settore - continua Pedrizzi - la perdita di migliaia di posto di lavoro diretti o dell’indotto, con forti penalizzazioni delle piccole imprese familiari di gestione di agenzie di scommess ed esercizi pubblici. “Stiamo parlando di 14.800 tra attività diretta o integrata negli esercizi dedicati, 12.000 gestori, quasi 28.000 assimilati cioè in esercizi come i bar dove sono presenti awp, 1.700 produttori, oltre a 12.000 lavoratori delle sale bingo. Solo per le sale scommesse ci sono in ballo 25.000 posti di lavoro diretti. A questo pezzo di filiera si aggiunge tutto il comparto dei Concessionari, un segmento della filiera che, oltre il ruolo di sostituto d'imposta nell'interesse dello Stato, svolge anche quello di garante della legalità” della trasparenza e della regolarità di tutto il processo del gioco (si pensi, ad esempio al collegamento delle varie “macchinette” alla Sogei).

Occorre – conclude il già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato - perciò varare al più presto un nuovo Testo Unico che raccolga e sintetizzi tutta la normativa; devolvere una parte delle entrate a Regioni e Comuni; incentivare ed intensificare il controllo del territorio per contrastare il gioco illegale; coordinare le competenze tra Stato ed Enti locali e trai vari ministeri.

Comunicato Stampa 25/10/2021

Covid: Pedrizzi (Ucid), 'per ripresa incentivare italiani a investire liquidità con fiducia'


''In questa fase iniziale di ripresa post-Covid, va innanzitutto ridata fiducia ai nostri risparmiatori e va messo in moto quel circolo virtuoso che parte dalla concezione etica del risparmio. Il risparmio, frutto del lavoro e di una autolimitazione nei consumi, è una virtù ed un valore sociale e va valutato, quale ‘ricchezza della Nazione’ e quale ‘ricchezza dell’Europa’''. Lo afferma il presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, Riccardo Pedrizzi, in una nota.

Due giorni fa è, ricorda, stata celebrata la 97/ma giornata mondiale del risparmio, con un appello del capo dello Stato, Sergio Mattarella, a recuperare un rapporto di fiducia con i cittadini “che potrà contribuire a mobilitare rapidamente una preziosa risorsa, come quella del risparmio delle famiglie, tutelata dalla Costituzione, contribuendo alla ripartenza". Un monito al quale si associa il comitato tecnico scientifico dell’Ucid con il suo presidente: “Mattarella ha centrato un importante tema di riflessione''.
Il risparmio, secondo Pedrizzi, ''è in primo luogo una virtù, perché è una forma di responsabile previdenza, di cui la persona, o la famiglia, si fa carico facendo sacrifici ed evitando le sirene del consumismo e le spese voluttuarie; ed è un valore perché è sudato ‘lavoro del passato’, che mutandosi in credito e capitale d’investimento e combinandosi di nuovo col lavoro del presente e del futuro, è il fattore imprescindibile dell’ulteriore sviluppo economico e del benessere della comunità”.
Pedrizzi ricorda che la corsa al risparmio non si è arrestata negli ultimi mesi. “Mobilitare la liquidità di circa 1.800 miliardi che giacciono improduttivi nei depositi delle famiglie e delle imprese italiane indubbiamente è impresa molto difficile. Eppure questa massa di denaro che costituisce un cuscinetto per famiglie e imprese serve necessariamente per far ripartire l'economia, che è ferma per consumi mancati, investimenti ridotti e costi per banche e clienti eccessivi”. Ecco perché, conclude Pedrizzi, “la ripresa non può partire che attivando quel circolo virtuoso di cui si parlava: il lavoro crea risparmio, il risparmio si trasforma in credito e questo in investimenti nell'economia reale”.
“Bisognerà perciò innanzitutto riconquistare la fiducia delle famiglie italiane diventate ancora più prudenti anche a causa delle frequenti fregature subite nei diversi casi di risparmio tradito. Inoltre, oltre che prevedere maggiori rendimenti, come si diceva, bisognerà anche aggiungere la garanzia di non perdere il capitale investito. La riforma fiscale, che è all'orizzonte e che è in via di definizione potrebbe essere un'occasione favorevole per rivedere, ad esempio, la tassazione che oggi colpisce le rendite finanziarie”, conclude Pedrizzi.

Comunicato stampa Roma, 18 novembre 2021

Alleanza tra operai e Chiesa, il Cardinale Bassetti (Cei)
esprime apprezzamento per l’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti)

La lettera inviata al presidente del Cts Pedrizzi

Nell’ottobre scorso si era svolta, a Taranto, la 49esima Settimana sociale dei cattolici italiani dedicata ai temi del lavoro, con oltre 700 delegati provenienti da tutta Italia ed il “saluto speciale” con l’Angelus, arrivato da Papa Bergoglio. Parole di apprezzamento per il discorso del Cardinale Gualtiero Bassetti sono state espresse dal presidente del Cts dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) Riccardo Pedrizzi, in una lettera alla quale è arrivata, in questi giorni, la risposta di ringraziamento e di apprezzamento da parte del presidente della Cei.

Nella lettera inviata da Riccardo Pedrizzi al Cardinale, il presidente del Comitato Tecnico e Scientifico dell’UCID si dichiarava “emotivamente coinvolto” dalle parole pronunciate da Bassetti, che a Taranto aveva ricordato le parole dette dal Papa Paolo VI alle acciaierie Italsider nel 1968, agli operai: “Lavoratori, che ci ascoltate: Gesù, il Cristo, è per voi!”. Parole che secondo Pedrizzi, avevano anticipato quella meravigliosa alleanza tra mondo operaio e Chiesa che con Solidarność determinò l'inizio della fine del socialismo reale nell'Est Europa, al di là di quella che era stata la cortina di ferro.

 

"Poi Lei molto opportunamente – è scritto nella lettera di Pedrizzi al Cardinale Bassetti - ha sollecitato a difendere e valorizzare, in ogni latitudine e in ogni circostanza, il valore incalpestabile della dignità umana"... "Ricordando i troppi incidenti che avvengono nell’ambito del lavoro"… Una strage infinita e continua che uccide lavoratori e distrugge famiglia. E' questo un tema che è stato affrontato da tempo dal Comitato Tecnico Scientifico dell'UCID, del quale mi onoro di essere il presidente nazionale”.

Nella lettera di ringraziamento inviata dal Cardinale Bassetti a Pedrizzi, si esprime l’apprezzamento e la sintonia con le posizioni dell’UCID, in vista di un possibile incontro per discutere dei temi oggetto dello scambio di missive.

Comunicato stampa 21 ottobre 2021

Augusto del Noce, a 32 anni dalla sua morte un convegno UCID a Macerata
Pedrizzi: “La sua eredità è un bene molto prezioso per i cattolici del terzo millennio”


C’era anche il figlio di Augusto Del Noce, il noto giornalista Fabrizio, al convegno dedicato al grande filosofo, svoltosi venerdì scorso al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, organizzato dalla sezione UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) di Macerata, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale.

Sul tema, “Augusto Del Noce e il ruolo dei cattolici nella società”, introdotti da Alessandro Guzzini, Presidente UCID Macerata e coordinato dal professor Giuseppe Rivetti dell’Università di Macerata, si sono confrontati Nazzareno Marconi, Vescovo Macerata; Luca del Pozzo, pubblicista, giornalista e saggista; Riccardo Pedrizzi, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, già deputato e senatore della Repubblica per quattro legislature, il giornalista, già direttore Rai, Fabrizio del Noce, figlio del filosofo. In sala, anche Stelvio Lorenzetti, Vicepresidente nazionale UCID, Remo Fiori, Presidente regionale UCID, Mario Natalucci, UCID Fermo e Francesco Saponaro, Benedetto Delle Site, UCID Lazio).

Alessandro Guzzini ha svolto l’introduzione, stigmatizzando l’analisi critica del filosofo rispetto al processo di secolarizzazione che ha caratterizzato la società italiana dal dopoguerra in poi.

“Una società che ha progressivamente annullato la forte tradizione cristiana in nome della laicità, finendo per intraprendere un percorso che ha portato sempre più ad un vuoto di valori tipico del relativismo e del nichilismo”, ha detto Guzzini.

Secondo Riccardo Pedrizzi, profondo conoscitore delle opere di Del Noce e autore di un lungo intervento in cui è stata ricostruita la sua biografia personale e letteraria, “a quasi trentadue anni dalla sua scomparsa, molti cristiani anche se in grande ritardo, si stanno rendendo conto di quale patrimonio abbiano perduto, dando l'ostracismo ad un pensatore della sua levatura, qualche laico si sta accorgendo che se gli avesse dato ascolto si sarebbe affrontata meglio l'indiscussa crisi della modernità”. “Bisogna sperare solo che da Del Noce si possa partire per affrontare con attrezzi adeguati il terzo millennio”.

Il presidente UCID Marche Remo Fiori, ha ricordato come il pensiero di Del Noce sia “ancora oggi in grado di rispondere alle numerose sfide che animano il dibattito moderno” mentre Monsignor Nazzareno Marconi ha ricordato il suo momento personale con il filosofo.

“Nella mia vita l’incontro col professor Del Noce la fondazione di un’etica tutta immanente, non ha retto al peso della storia e per del Noce non regge neppure al peso della razionalità onesta. E se una visione immanentista non permette di fondare solidamente un’etica universale, manca ogni terreno su cui costruire una politica degna di questo nome. A questo suicidio della modernità, o se preferite eutanasia, si oppone il pensiero cristiano e con una certa efficacia di ragionevolezza”.

Comunicato stampa Latina, 29 settembre 2021

Pedrizzi al confronto tra i candidati a sindaco di Latina organizzato dall’Ucid: “Legalità prioritaria. Grazie a chi ha combattuto l’inquinamento tra affari e politica”

“Sono stato felice di ascoltare, da parte di tutti i candidati a sindaco, argomenti come “la centralità della persona” e parole come “comunità”, perché le parole contano. La comunità è qualcosa di più e di diverso dalla collettività,intesa come massa indifferenziata di singoli soggetti slegati tra loro. La comunità invece è un’idea di società formata da persone legate da vincoli naturali, storici e territoriali che hanno lo stesso destino”, per questo è bello e giusto rivendicarne questa concezione”, ha esordito Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) nel suo intervento, nel corso del confronto tra i candidati a sindaco di Latina organizzato dall’UCID di Latina.

“Ho apprezzato in questo confronto anche la qualità delle persone, espressione non solo dei partiti ma anche delle competenze e della società civile. Volevamo conoscervi ed è stato importante sapere chi siete, da dove venite, che cosa avete fatto nella vita, come usate gli strumenti della politica e se siete in grado di coniugare il vostro impegno pubblico con l’etica e la trasparenza, prima ancora di conoscere i vostri programmi. Ma su tutto, è stato importante toccare il tema della legalità: voler negare che Latina abbia vissuto fenomeni di inquinamento tra affari e politica solo per preservare il nome immacolato della nostra città sarebbe assurdo, anzi, bisogna dare atto ai magistrati, alla guardia di finanza, ai carabinieri, alla polizia e al prefetto, di aver fatto un lavoro straordinario negli ultimi anni svelando le commistioni affaristiche tra clan e politici e le collusioni tra affari e politica.

Vanno ringraziati perciò uno a uno magistrati e forze dell'ordine. Io che ho lasciato la politica e non appartengo ad alcun partito politico, da cittadino impegnato nel sociale, continuo a collaborare nelle materie a me più congeniali e sui temi che più ho a cuore con la massime istituzioni della nostra provincia alle quali, mi sento di manifestare la riconoscenza anche a nome della nostra comunità”.

Comunicato stampa                                                                                      15 Settembre 2021  

Salone del risparmio, Pedrizzi: “La vera sfida è come mettere in circolo
i 1800 miliardi di liquidità degli italiani con incentivi fiscali”

 “La vera sfida dell’economia italiana sarà quella di rimettere in circolo la liquidità dei risparmiatori italiani, tradizionalmente prudenti e in più spaventati dall'emergenza Covid. La raccolta del risparmio si è notevolmente incrementata negli ultimi mesi, come confermano i dati relativi a luglio diffusi da tre delle società del settore. Smobilizzare i quasi 1.800 miliardi che giacciono improduttivi nei depositi delle famiglie e delle imprese italiane indubbiamente è impresa molto difficile. Eppure questa massa di denaro che costituisce un cuscinetto di liquidità per famiglie e imprese serve necessariamente per far ripartire l'economia, che è ferma per consumi mancati, investimenti ridotti e costi per banche e clienti eccessivi”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato e Presidente Nazionale del Comitato Scientifico dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) in occasione dell’apertura di oggi del Salone del Risparmio al MiCo di Milano, la tre giorni ideata e organizzata da Assogestioni.

Ritrovare la fiducia degli italiani e migliorare la propensione agli investimenti, secondo Pedrizzi, è l’obiettivo che la classe dirigente italiana deve porsi, in questa fase di uscita dalla pandemia. “In questa fase di mercato è difficile convincere però le famiglie italiane, molto prudenti a investire i miliardi che giacciono improduttivi sui conti correnti ed il cui potere di acquisto si assottiglia sempre più, per spese, costi, imposte e inflazione. Per questo anche il presidente della Consob, Paolo Savona, nel suo annuale discorso aveva sottolineato la necessità di mettere a reddito questa gran massa di risparmio delle famiglie, anche solo prevedendo una remunerazione maggiore di un punto. Questa modesta percentuale porterebbe 30 miliardi di euro da investire in più, quasi il 2% del PIL nazionale, non ritenendo Savona sufficiente il Recovery Fund per contribuire alla rinascita del Paese. Sarebbe utile perciò che  il Governo Draghi decidesse di incentivare in qualche modo anche fiscalmente l'impiego del risparmio degli italiani. Bisognerà però innanzitutto riconquistare la fiducia delle famiglie italiane diventate ancora più prudenti ma anche delle imprese, come sollecitato recentemente dal presidente dell'Abi, Patuelli con misure ad hoc per favorirne la capitalizzazione”.

“Solo così – conclude il Presidente del Comitato scientifico dell’Ucid, Pedrizzi - si arriva a quella ripresa che non può partire che attivando quel circolo virtuoso di cui si parlava: il lavoro crea risparmio, il risparmio si trasforma in credito e questo in investimenti nell'economia reale”.

Comunicato stampa Roma, 2 settembre 2021


Morti bianche, Pedrizzi (UCID):

“L’ennesima tragedia, manca il rispetto della dignità del lavoro perno della Dottrina sociale della Chiesa”


Ieri, in Liguria, l’ennesima morte bianca del 2021 con la tragedia di un operaio che ha perso la vita mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di un negozio di prossima apertura, a Valleggia.

Numeri in crescita esponenziale, quelli degli incidenti sul lavoro, anche nei mesi di lockdown e di crisi dovuta al Covid, denuncia Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale del Comitato scientifico e del Gruppo regionale Lazio dell’UCID, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti.

“Nel 2020 l'Inail ha registrato 1.270 vittime, nel 2019, prima della pandemia, erano 1.089. Nei soli primi tre mesi del 2021 ne sono stati segnalati 185. Si muore nelle campagne, nell'edilizia, nell'industria. Da inizio anno sono diverse centinaia i morti per infortuni sul lavoro.

Naturalmente le cause che vengono continuamente individuate sono sempre le stesse: mancati controlli degli Ispettorati del lavoro che scarseggiano di personale; non rispetto delle regole da parte di imprenditori disonesti; persino il mancato varo della Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro e, poi, lo sfruttamento del lavoro nero e la mancanza di sicurezza. La verità, però, è un'altra e la causa principale viene da lontano: il mancato riconoscimento della dignità del lavoro”.

Secondo Pedrizzi, “questo avviene perché, come anche l'Ocse ha documentato, la distribuzione del reddito tra capitale e lavoro è peggiorato radicalmente; I redditi da lavoro, anzi le condizioni del lavoro, regrediscono ed accentuano le disuguaglianze di reddito, ricchezza, potere economico, mediatico, culturale e politico…”.

“Per far riemergere dalle nebbie il valore del lavoro e il rispetto della sua dignità, dobbiamo attingere dalla Dottrina sociale cattolica, dalle encicliche dei grandi Papi fino all’Evangelium Gaudium in cui papa Francesco afferma che il lavoro è quella attività in cui ‘l'essere umano esprime ed accresce la dignità della propria vita e che solo il giusto salario permette l'accesso adeguato agli altri beni che sono destinati all'uso comune”, ricorda Pedrizzi.

Comunicato stampa Roma 02-04-2021

Giornata mondiale dell’Autismo, Pedrizzi (Ucid):

“Gli autistici vittime silenziose del Covid, vanno vaccinati per prima”

“Invece di dedicare questa giornata alle celebrazioni di facciata e al facile pietismo, diamo subito la priorità nelle vaccinazioni agli autistici, bambini, ragazzi ed adulti, senza differenze di età e di regioni. Il dramma del Covid, per chi soffre di disturbi dello spettro autistico, è maggiore che in soggetti sani, sia per la difficoltà di relazioni causate dalle mascherine, che rendono complessa la comunicazione, sia per l’isolamento sociale che in soggetti del genere tracima nel peggioramento della condizione clinica”, sostiene Riccardo Pedrizzi, presidente del Cts dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, in occasione della “Giornata mondiale di consapevolezza sull’Autismo”, WAAD – World Autism Awareness Day, che l’Assemblea Generale dell’ONU ha istituito nel 2007 per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico e su quelli delle loro famiglie.
Secondo Pedrizzi, la priorità nazionale è quella delle vaccinazioni degli autistici, sia quelli che vivono nell’ambito familiare che quelli ospitati nelle case ed istituti di comunità: “La principale preoccupazione delle famiglie con figli autistici, sono circa 500mila i nuclei familiari in tutta Italia che vivono con persone affette dalla sindrome di Asperger, è che i soggetti in questione, se colpiti da Covid, possano finire in ospedale senza alcune assistenza specifica e senza il conforto dei propri cari, indispensabile per chi ha nella difficoltà nel comunicare agli altri i propri bisogni, le proprie difficoltà e finanche il proprio dolore”, conclude Pedrizzi.

Comunicato Stampa 08/03/2021

Sanremo, Il Cts dell'UCID con il Vescovo Suetta: pseudo élite usano il palcoscenico del Festival per colpire famiglia e identità religiosa


"Ancora una volta il Festival della Canzone italiana di Sanremo è stato preso in ostaggio dalle pseudo élite anticristiane e strumentalizzato come palcoscenico per attaccare e dissacrare l'identità religiosa cristiana oltre che la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio" - lo afferma in una nota Riccardo Pedrizzi, Presidente del CTS dell'UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) il quale ha espresso inoltre solidarietà e vicinanza al Vescovo locale, Antonio Suetta.

"Non possiamo - aggiunge Pedrizzi - che associarci alle parole del Vescovo della Diocesi di Ventimiglia - Sanremo, Sua Eccellenza mons. Antonio Suetta che ha giustamente, da buon pastore, preso le distanze e condannato le manifestazioni palesemente dissacranti, blasfeme e anticristiane che hanno visto come loro teatro l'ultima edizione del Festival di Sanremo."


"Si tratta - conclude il Presidente del CTS dell'UCID - di un uso strumentale del Festival e della televisione di Stato, di cui si sono rese protagoniste le solite pseudo élite minoritarie nel Paese e contrarie allo spirito della maggior parte del popolo italiano, sia credente che non credente, ma che ormai possono contare sulla assenza di controllo qualitativo e sulla connivenza della tv pubblica, a spese di tutti gli italiani che pagano il canone”.

Comunicato Stampa 02/03/2021

Deiana, Pres. Confassociazioni, e Pedrizzi, Pres. CTS-UCID: “Firmato il Next Generation for the italian future, un accordo strategico per rafforzare la ripresa del nostro Paese”

Roma, 1 marzo 2021 – “Dopo un lungo lavoro abbiamo firmato il NEXT GENERATION FOR THE ITALIAN FUTURE, un accordo strategico di collaborazione tra CONFASSOCIAZIONI e Comitato Tecnico Scientifico di UCID, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, il cui obiettivo comune è quello di voler rafforzare il concetto di solidarietà e di rafforzare la ripresa e il rilancio del nostro Paese”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA e il Presidente del Comitato Scientifico dell’UCID, Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, Riccardo PEDRIZZI.

“Fin dalla sua nascita, la nostra Confederazione – ha continuato il Presidente DEIANA – ha fatto emergere a livello nazionale e internazionale il sistema nervoso dell’Italia, un sistema di professioni e imprese che spaziano dall’informatica alla comunicazione, dai beni culturali alla formazione, dalla finanza al real estate. Per questo il protocollo di intesa stipulato con il Comitato Tecnico Scientifico di UCID presieduto da Riccardo PEDRIZZI, grazie al lavoro prezioso di Severina BERGAMO, nostro Consigliere Delegato per lo Sviluppo della Rete, rappresenta un punto di arrivo ma anche un punto di partenza di un percorso ancora più incentrato sul valore della conoscenza e sull’importanza dei giovani della NEXT GENERATION”.

“Il pensiero sociale cattolico che è alla base di UCID e del suo Comitato Tecnico Scientifico – ha proseguito il Presidente Riccardo PEDRIZZI – ci permette di guardare questo periodo di crisi come un’occasione di discernimento e di nuove progettualità. È vero le attuali difficoltà sono enormi ma dando spazio alle esperienze positive e rigettando quelle negative, sicuramente aumentano le chance per un futuro migliore. Abbiamo condiviso un orizzonte di grande respiro strategico con CONFASSOCIAZIONI che coglie il nostro pensiero e avvia una sinergia per le nuove generazioni che porterà lontano perché guidata dal Bene Comune”.

“Ci confronteremo a breve per comprendere come mettere le importanti capacità professionali e imprenditoriali delle nostre realtà – ha affermato il Presidente PEDRIZZI – a disposizione del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sarà una sfida importante quella di mobilitare persone, idee e capitali privati al fine di rafforzare ed implementare le pur ingenti risorse pubbliche provenienti dall’Unione Europea”.

“Siamo reciprocamente grati alle nostre organizzazioni – hanno concluso il Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di UCID, Riccardo PEDRIZZI e il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA – per aver dato l’avvio a questo NEXT GENERATION FOR THE ITALIAN FUTURE, un accordo fondato su punti semplici ma fondamentali per il rilancio del Paese. Il nostro protocollo di intesa mette al centro di tutto la persona, il suo saper fare bene non solo sul piano professionale ma anche su quello etico. Ed è certo che quando etica, impresa e professione camminano insieme, il beneficio va al servizio di tutta la comunità”.

Comunicato stampa​​​​​ 23 febbraio 2021


Omicidio Attanasio e Iacovacci

Riccardo Pedrizzi (Presidente Cts dell’Ucid): “Il loro sacrificio sia un esempio

per rigenerare lo spirito patriottico del nostro Paese”


Nel giorno del lutto per la tragica scomparsa dell’ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell'autista Mustapha Milambo, a seguito del vile attacco avvenuto ieri a Goma, arriva l’appello di Riccardo Pedrizzi, presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) affinché l’Italia si ricompatti intorno al sacrificio dei nostri connazionali.

“Sulla morte del nostro ambasciatore, il suo senso dello Stato e della solidarietà, il suo spirito profondamente cattolico, che oggi Famiglia Cristiana ricorda in un lungo articolo, il governo deve fare chiarezza e cercare giustizia e verità. Ma al premier Mario Draghi chiediamo anche di valorizzare l’impegno di Attanasio e Iacovacci in zone di guerra e di disperazione con atti concreti e commemorazioni e ricordi, anche simbolici, a beneficio della comunità nazionale. L’opera prestata all’estero nei confronti di persone disperate e bisognose di tutto dall’ambasciatore in nome dell’Italia in una fase di grave crisi sanitaria, economica e sociale e di incertezza per il futuro deve essere di stimolo per tutti noi impegnati nella società come imprenditori e dirigenti cattolici, così come il sacrificio del carabiniere Vittorio Iacovacci, già in forza al battaglione Gorizia dal 2016 e paracadutista della Folgore, orgoglio del nostro esercito”.

“Noi come imprenditori cattolici – spiega il presidente del Cts Ucid Riccardo Pedrizzi – in un momento complesso come questo, per il nostro amato Paese, riteniamo che la morte dei nostri due eroi, nel ricordo dell’autista congolese che era con loro, meriti una giornata di lutto nazionale ed iniziative sui media e nelle scuole per riportare al centro il tema dell’unità nazionale, della solidarietà del popolo italiano, della generosità verso il prossimo ovunque egli sia, e del valore alto e nobile dell’impegno della nostra diplomazia e delle nostre forze militari in tutto il mondo”.

Comunicato stampa 18 gennaio 2021

“Le banche si mettano al servizio delle imprese e dell’economia nazionale”
Lettera aperta di Riccardo Pedrizzi, presidente del Cts dell’Ucid
(Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti)
al Presidente dell'Associazione bancaria Antonio Patuelli


Dopo l'articolo del Presidente della BCE apparso sul “Financial Times”, con il quale Mario Draghi sostiene che “La risposta alla crisi deve comportare un aumento significativo del debito pubblico e che la perdita di reddito sostenuta dal settore privato deve alla fine essere assorbita in tutto o in parte dai bilanci pubblici” ed invitava alla mobilitazione l'intero sistema finanziario del Paese e le banche in particolare che dovranno consentire “scoperti di conto corrente o aprire linee di credito”, con una lettera aperta inviata al presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli, il presidente del Cts dell’Ucid, Riccardo Pedrizzi, rivolge un pressante appello al sistema creditizio affinché consideri il momento di grave difficoltà che vivono le imprese italiane a causa della crisi da Covid.

Pedrizzi sottolinea come questa fase sia la più delicata per le piccole e medie imprese italiane, alle prese col rinnovo annuale degli affidamenti da parte delle banche.

“Queste verifiche amministrative periodiche – spiega Pedrizzi - avverranno sulle scorta dei bilanci dell'esercizio 2020, per cui oltre la metà delle imprese rischieranno di vedersi abbassare di uno, due e forse tre classi il proprio merito creditizio, così come la maggioranza dei professionisti e delle partite IVA. Questa previsione ci viene confermata dalle ricerche e dalle rilevazioni che molti istituti specializzati hanno recentemente effettuato”.

Da qui l’invito dell’Ucid al massimo sforzo da parte delle banche affinché si facciano carico del sistema Italia svolgendo un ruolo di sostegno economico e sociale all’intera filiera produttiva messa a dura prova dall’emergenza della pandemia.

“Ora, perché la crisi si è abbattuta proprio quando la nostra economia iniziava dal 2015 ad uscire dalla crisi precedente e cominciava a guadagnare buone posizioni, i singoli operatori e le famiglie che hanno resistito e che si prevede possano, a pandemia terminata o, quantomeno, attenuata, riprendere regolarmente la propria attività, non solo hanno diritto ad essere sostenute in questa congiuntura negativa - contrariamente a quanto afferma l’ex premier Mario Monti che vorrebbe invece farle fallire - addirittura dovrebbero essere premiate per la loro ammirevole capacità di resilienza. Ed allora è evidente che sarà necessario prendere in considerazione i bilanci del 2019 e non l'ultimo esercizio del 2020, fortemente condizionato dal Coronavirus del cui “shock – come giustamente sottolinea Mario Draghi - il settore privato non è responsabile e non può assorbire”, conclude Pedrizzi, rivolgendosi al presidente dell’Abi Patuelli.

Comunicato stampa                                                                         31 dicembre 2021  

Pedrizzi (Federproprietà): “Il Parlamento non si faccia scavalcare,
la norma sul catasto va stralciata dal ddl fiscale”

“La norma sulla riforma del catasto va stralciata dalla legge delega del governo Draghi: è incomprensibile come il Parlamento non dia seguito all’accordo raggiunto, pressoché all'unanimità il 30 giugno scorso, al termine dell'indagine conoscitiva sulla riforma fiscale, nella stessa Commissione Finanze della Camera e del Senato riunite in congiunta. In quella sede si decise che non ci sarebbe dovuto essere nella riforma del fisco tutta la parte riguardante la revisione del Catasto, che invece è stata inserita scavalcando il Parlamento. L'unica strada, pertanto, come richiesto anche da diversi deputati intervenuti in commissione, è lo stralcio dell'art. 6 presente nel testo della legge delega presentata dal Governo al parlamento relativo alla revisione del Catasto per la riforma fiscale”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, Responsabile del Settore Economia e Finanze di Federproprietà.

Seconco Riccardo Pedrizzi, la norma sulla riforma del catasto contenuta nella legge delega approdata in Parlamento lo scorso ottobre “nasconde la volontà di realizzare una vera e propria patrimoniale”.

“Si spera però il Parlamento faccia sentire la propria voce e si riappropri della sovranità popolare, perché altrimenti questa legge delega sarebbe uno schiaffo alla sovranità del popolo e uno schiaffo alle Commissioni Finanze di Camera e Senato che hanno lavorato per mesi per produrre un documento di sintesi approvato da pressoché tutti i partiti per indirizzare l'Esecutivo sulla riforma fiscale, documento che non conteneva traccia della riforma del catasto”, conclude Pedrizzi.

Comunicato stampa Roma, 10 dicembre 2021

Golpe “ecologista” della Ue sulla casa, Federproprietà:

“Misura assurda, il Parlamento italiano si ribelli”

“La nuova direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, attesa per il prossimo 14 dicembre, con la quale, di fatto, si procede a una sorta di esproprio ecologista degli immobili ‘non a norma’, è l’ennesima misura bizzarra della Ue e un altro colpo micidiale al mercato e al patrimonio immobiliare degli italiani, già messo a dura prova dalla riforma del catasto messa in cantiere dal governo Draghi. Legare l’efficienza energetica degli immobili a un divieto di vendita o affittare gli immobili è una misura inutile quanto penalizzante e va nella direzione opposta a quei provvedimenti di incentivazione e sostegno che la nostra associazione chiede da anni al governo e alle istituzioni Ue sul fronte del giusto e doveroso processo di efficientamento energetico degli immobili. Ma non saranno minacce o espropri a risolvere la questione che in Italia riguarda milioni di proprietari immobiliari, che da oggi vedono la Ue come una minaccia per le proprie case”.

Lo dichiarano il Responsabile Settore Finanze e Tesoro, Riccardo Pedrizzi, ed il Presidente di Federproprieta’, Giovanni Bardanzellu, che sottolineano come da ieri la Commissione Finanze della Camera sia impegnata nell’esame del DDl “Delega al Governo per la revisione del sistema fiscale”:

“In quella sede sarebbe necessario che i parlamentari prendessero posizione contro la direttiva europea in cantiere”.

Nei giorni scorsi Federproprietà (Federazione Nazionale Proprietà Edilizia), che rappresenta e tutela circa 400.000 soci tra privati, società, consorzi e condomini , aveva inviato una lettera ai componenti della Commissione Finanze della Camera con alcune riflessioni critiche sulla riforma del Catasto, fortemente criticata dalle associazioni che difendono i proprietari di case e il settore immobiliare più in generale.

Comunicato stampa Roma, 7 dicembre 2021

Federproprietà scrive alla Commissione Finanze della Camera:
“La riforma del catasto va fermata, basta tasse sulla casa”

Una lettera a tutti i componenti della Commissione Finanze della Camera, impegnati nell’esame del DDl “Delega al Governo per la revisione del sistema fiscale” (Atto Camera 3343), è stata inviata dal Responsabile Settore Finanze e Tesoro, Riccardo Pedrizzi, e dal presidente Giovanni Bardanzellu di Federproprietà con alcune riflessioni critiche sulla riforma del Catasto fortemente criticata dalle associazioni che difendono i proprietari e il settore immobiliare più in generale. Tra queste, in prima linea Federproprietà (Federazione Nazionale Proprietà Edilizia), che rappresenta e tutela circa 400.000 soci tra privati, società, consorzi e condomini, che ha promosso il Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari costituito oltre che da FEDERPROPRIETA’, dalla CONFAPPI, dall’UPPI e dal Movimento per la difesa della casa.

“La nostra Associazione – scrivono Pedrizzi e Bardanzellu - ancora una volta denuncia come la riforma del catasto nasconda la volontà di varare prima o poi una imposizione fiscale di natura patrimoniale e pone l’accento sull’incertezza che genera l’annunciato rinvio agli anni successivi dell'applicazione delle nuove aliquote. Meglio le tasse subito che l'incertezza del futuro. Il settore immobiliare non è speculativo, ma si fanno investimenti a lungo termine. E' ingenuo pensare di rassicurare dicendo che la scelta verrà presa dopo, anche perché comunque lascia incertezza che è la principale nemica degli investimenti. In questo momento di tutto abbiamo bisogno meno che di questo”.

Federproprietà fa notare come nel nostro ordinamento fiscale esistano già altre patrimoniali nascoste come l'imposta sulle successioni e donazioni, le imposte sui trasferimenti, quelle ipotecarie e catastali, imposte di registro, ipotecarie e catastali, bollo, Imu che colpiscono in vario modo la capacità contributiva riconducibile al patrimonio mobiliare o immobiliare.

“Non va dimenticato che nel 2020 la pressione fiscale è cresciuta in Italia ulteriormente dello 0,7%, arrivando al 43 contro una media Ocse del 34%. E se il calcolo viene fatto rapportato solo al gettito dei redditi di coloro che pagano tasse ed imposte, la pressione tributaria italiana supera il 48%. Il nostro è perciò il Paese a maggiore tassazione a livello mondiale. Certo si dirà – ‘ce lo chiede l'Europa’. Federproprietà spera però che la politica, faccia sentire la propria voce e si riappropri della sovranità popolare, perché altrimenti questa legge delega sarebbe uno schiaffo al Parlamento e sopratutto alla Commissione Finanze – si conclude la missiva di Federproprietà - che ha lavorato per mesi per produrre un documento di sintesi approvato da pressoché tutti i partiti proprio per indirizzare l'Esecutivo sulla riforma fiscale. Documento che non conteneva traccia della riforma del catasto”.

Comunicato Stampa 23 novembre 2021

Federproprietà scrive alla Presidente dell’Ania.
“Iniziative comuni sulla copertura assicurativa per i rischi climatici e naturali”

Il Responsabile del Settore Economia e Finanze di Federproprietà, Riccardo Pedrizzi, ha inviato alla Presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, una lettera nella quale esprime apprezzamento per la disponibilità manifestata dal comparto assicurativo, nel corso dell'“Insurance summit 2021” dello scorso 11 novembre, su una “soluzione preventiva contro i rischi climatici e le catastrofi naturali”.

Federproprietà, come già rappresentato anche dal Presidente Avv. Giovanni Bardanzellu, ribadisce la propria disponibilità, per tutte quelle iniziative (Convegni, pubblicazioni, comunicati ecc. ecc.) “che ci possano consentire di raggiungere il comune obiettivo di realizzare la massima copertura assicurativa per gli immobili” anche attraverso proposte per una specifica assicurazione che vada a coprire i rischi derivanti da calamità naturali, non esclusi quelli dei terremoti che colpiscono con frequenza il nostro territorio.

La Presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, nel corso della sua relazione all’”Insurance Summit” aveva fatto riferimento “a decenni di incuria o di insufficienti investimenti nel nostro Paese” e alla necessità di colmare “un gap di protezione molto ampio”, visto che le unità abitative assicurate in Italia sono 1 milione e seicentomila, cioè solo il 5,1% del totale delle abitazioni.

Federproprietà – come sottolineato da Pedrizzi nella missiva all’Ania - condivide l’idea di uno schema assicurativo obbligatorio pubblico-privato contro le catastrofi naturali che stimoli la protezione sostenibile dei nostri cittadini e assicuri una omogeneità di garanzie fra i Paesi europei.

Federproprietà, che rappresenta e tutela circa 400.000 associati tra privati, società, consorzi e condomini ed è riconosciuta come associazione ambientalista, ha promosso ed è capofila del Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari costituito anche dalla Confappi, dall’Uppi e dal Movimento per la difesa della casa, nel cui interesse ha avanzato, anche con appositi Disegni di legge, proposte per una specifica assicurazione che vada a coprire i rischi di origine naturale, contro cui il comparto, in Italia, risulta gravemente scoperto rispetto a tutte le altre realtà europee.

Comunicato stampa                                                                         8 novembre 2021  
 

Pedrizzi (Federproprietà): “La riforma del catasto è una mazzata
che ci chiede l’Europa ma non gli italiani”

E' stato trasmesso alla Presidenza della Camera il disegno di legge delega dal Ministro dell'economia e delle finanze (Atto Camera 3343), approvato in Cdm, con la revisione delle aliquote Irpef, l’abolizione dell’Irap, un intervento sulle aliquote Iva e la riforma del catasto con la revisione degli estimi catastali. Una misura, ques’ultima, fortemente criticata dalle associazioni che difendono i proprietari e il settore immobiliare più in generale. Tra queste, Federproprietà (Federazione Nazionale Proprietà Edilizia),che per voce del Responsabile del Settore Economia e Finanze Riccardo Pedrizzi, denuncia come la riforma del catasto nasconda la volontà di varare prima o poi una vera e propria patrimoniale e pone l’accento sull’incertezza che genera l’annunciata rinvio agli anni successivi dell'applicazione delle nuove aliquote. “Meglio le tasse subito che l'incertezza del futuro. Il settore immobiliare non è speculativo, ma si fanno investimenti a lungo termine. Se oggi vuoi investire, e sai già che sull'immobile che vorresti comprare scatta un aumento della rendita catastale cinque anni dopo quell'immobile non lo acquisti. Vai a investire da un'altra parte. E' ingenuo pensare di rassicurare dicendo che la scelta verrà presa dopo, anche perché comunque lascia incertezza che è la principale nemica degli investimenti. In questo momento di tutto abbiamo bisogno meno che di questo”, dice Pedrizzi.

“Certo, se si trattasse solo di contrastare l'evasione e l'erosione: abusivismo edilizio, edifici fantasma, terreni classificati come agricoli invece che edificabili non si potrebbe che essere d'accordo a varare una riforma di questo genere, perché secondo le stime ci sono 1,2 milioni di case sconosciute al Catasto e il rapporto redatto dall’Istat per l’Agenda Italia 2030 presenta numeri allarmanti. Su 100 case nuove in Italia quelle abusive sono il 17,7 per cento, al Nord il 6,1 per cento; al Centro il 17,8 per cento; mentre nel Sud siamo al 45,6 per cento. Ma non sarà cosi perché questa delega innesca una vera e propria bomba ad orologeria che potrà scoppiare da un momento all'altro con il cambio di maggioranza politica e di governo. Basterà, infatti, fare una legge ordinaria per cambiare il metodo di tassazione e scivolare da quello reddituale (attuale) a quello patrimoniale, utilizzando il lavoro già fatto dalle agenzie fiscali e da tutti gli altri ministeri a seguito dell'Atto di indirizzo, per creare la nuova mappatura. Ed allora l'Imu verrà applicata direttamente al valore patrimoniale della casa, del fabbricato o del terreno. Ed aumenteranno di conseguenza anche le imposte di registro, quelle ipotecarie e tutte le imposte catastali”.

Comunicato Stampa 02/11/2021

Rischi catastrofali: per un'alleanza pubblico-privato

Ancora una volta la Presidente dell'ANIA, Maria Bianca Farina, nel corso dell'“Insurrance summit 2021”, ha ribadito la disponibilità dell'industria assicurativa per una “soluzione anche preventiva contro i rischi climatici e le catastrofi naturali”.

Le compagnie assicurative – come noto – gestiscono asset per oltre 30 mila miliardi di dollari, in Italia hanno superato i mille miliardi nel 2020, parte dei quali potrebbero aggiungersi alle risorse stanziate (40%) per i cambiamenti climatici e gli eventi catastrofali dal Recovery Fund da investire sul nostro territorio che, - ha affermato il Presidente dell'ANIA - “Non a caso: decenni di incuria o di insufficienti investimenti hanno reso fragile. Esiste ancora, specie proprio nel nostro Paese, un gap di protezione molto ampio che occorre colmare al più presto”.

Infatti le unità abitative assicurate nel nostro Paese sono 1 milione e seicentomila, cioè solo il 5,1% del totale delle abitazioni, ed è per questo che anche il ministro dell'economia, Daniele Franco, ha detto che: “L'Italia è esposta ai disastri naturali più di altri paesi e il grado di copertura assicurativa è più bassa che altrove. Un ruolo più ampio del settore assicurativo nell'ambito di una cooperazione tra settore pubblico e privato può essere utile”, rafforzando in tal modo l'analoga proposta, che per la verità è antica, di Maria Bianca Farina che ha auspicato: “uno schema assicurativo obbligatorio pubblico-privato contro le catastrofi naturali che stimoli la protezione sostenibile dei nostri cittadini e assicuri una omogeneità di garanzie fra i Paesi europei”.

Su questa linea si è mossa da sempre Federproprietà che, come noto, rappresenta e tutela circa 400.000 soci tra privati, società, consorzi e condomini; è riconosciuta come associazione ambientalista con decreto ministeriale n. Dec/RAS/011/2006; ha promosso ed è capofila del Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari costituito oltre che da FEDERPROPRIETA’, dalla CONFAPPI, dall’UPPI e dal Movimento per la difesa della casa, nel cui interesse ha avanzato, anche con appositi Disegni di legge (cfr. allegati), proposte per una specifica assicurazione che vada a coprire i rischi derivanti da calamità naturali, non esclusi quelli dei terremoti che colpiscono con frequenza il nostro territorio.

Per tale motivo Federproprietà, confermando che in linea di massima condivide le proposte avanzate da ANIA si dichiara fin da ora disponibile per tutte quelle iniziative (Convegni, pubblicazioni, comunicati ecc. ecc.) che ci possano consentire di raggiungere questo comune obiettivo.

Comunicato stampa Roma 30-07-2021

Pedrizzi rilancia l’appello di Federproprietà: “Sul fisco il governo
ascolti il Parlamento e non i diktat dell’Europa”

Un appello a non seguire i “consigli” europei contenuti nelle “Country Recommendations” inviate dalla Commissione Ue all'Italia nell’ambito delle linee del Recovery Plan, ma ad attenersi alle conclusioni del Parlamento italiano, viene rivolto da Federproprietà al governo Draghi in vista del varo della legge delega sulla riforma del fisco.

“I riferimenti alla riforma dei valori catastali non aggiornati e alla revisione delle agevolazioni fiscali – dichiara Riccardo Pedrizzi, vicepresidente di Federproprietà – contenuti nelle raccomandazioni della Ue sono penalizzanti per il settore immobiliare italiano e non tengono conto delle tante imposte già esistenti sui proprietari di case, come invece ben individuato dalle commissioni Finanze di Camera e Senato che hanno svolto l’indagine conoscitiva sul fisco e che considerano una riforma del catasto come una ulteriore tassa patrimoniale occulta. Una strada, quella della riforma degli estimi catastali, da non seguire e già abbandonata del resto negli anni scorsi. Il piano nazionale di ripresa e resilienza prevede una legge delega sulla riforma del Fisco che Draghi ha già dichiarato che slitterà a dopo la pausa estiva. Ma una riforma sbagliata – prosegue Pedrizzi – andrebbe a gravare ancora su un settore già penalizzato dal fisco visto che oggi le imposte sul patrimonio immobiliare pesano l’1,5% sul Pil italiano mentre negli altri Paesi Ue per l'1,4%. La politica deve riappropriarsi del proprio ruolo e non cedere ai diktat europei e men che meno alle richieste della tecnocrazia (vedi le audizioni di Bankitalia e della Corte dei Conti). Il governo rispetti il lavoro dei parlamentari italiani e le loro conclusioni sulla necessità di non castigare ancora sopratutto i piccoli proprietari di case, senza travalicare i limiti imposti dal documento votato dalle Commissioni, che hanno lavorato all’indagine conoscitiva sul fisco, attualmente all’esame del ministero dell’Economia e base di partenza per la riforma che l’Esecutivo varerà proprio su delega parlamentare.

Comunicato stampa                                                                            16 luglio 2021


Relazione Ania, Pedrizzi (Federproprietà):
“Bene le richieste della presidente Farina sul sostegno pubblico alle polizze di assicurazione degli immobili”

“La relazione della presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, ha colto nel segno su diversi aspetti, ma in modo particolare sul richiamo alla ripresa del Paese che va sostenuta da tutte le forze sociali e produttive e con la sollecitazione al governo affinché accompagni il post-Covid con un grande sforzo di sburocratizzazione. Parole importanti sono arrivate anche sul fronte della proprietà immobiliare con il richiamo ai rischi derivanti da catastrofi naturali, che stanno aumentando rapidamente di intensità e frequenza e rendono necessaria una rimodulazione del meccanismo di risarcimento dei danni, la cui percezione, sbagliata, è che sia a carico sempre e comunque dello Stato”.

Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, Vice Presidente di Federproprietà, a commento della relazione della Presidente dell’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici di ieri nella quale sono stati toccati anche temi relativi al settore immobiliare.

“Condividiamo la proposta della presidente Farina relativa alla creazione di forme di partnership pubblico-privato, con l’introduzione di incentivi o con la partecipazione pubblica parziale ai rischi, a fronte dell’obbligatorietà della copertura assicurativa per eventi catastrofici naturali, il che garantirebbe anche un calmieramento dei prezzi sulle polizze immobiliari su tutto il territorio nazionale con un sistema di ripartizione dei costi non solo a carico dello Stato. Sono proposte di buon senso nell’ottica della ripresa economica e di un modello di Paese che si attrezza alle emergenze senza trascurare gli interessi dei propri cittadini”.

Comunicato Stampa 06/07/2021

Pedrizzi (Federproprietà) - Sulla riforma del catasto il Parlamento si riprende la sovranità

Finalmente! Il Parlamento italiano ed in particolare le due Commissioni Finanze di Camera e Senato si riappropriano della nostra sovranità, quella fiscale.

Il documento, in effetti, che è stato presentato al termine dell'indagine conoscitiva sul fisco, non fa alcun riferimenti, nemmeno un cenno come era stato previsto all'inizio della relazione, alla “riforma dei valori catastali non aggiornati” ed alla revisione delle agevolazioni fiscali “cosi come aveva richiesto la Commissione Europea con le “Country Recommendations” recepite poi dal Recovery Plan.

I parlamentari delle due commissioni, dunque, hanno ritenuto non fosse praticabile attualmente una riforma che, di fatto, si sarebbe tramutata in una ennesima, nuova tassa patrimoniale. La soddisfazione viene espressa dal Vice Presidente di Federproprietà, Sen. Riccardo Pedrizzi.

La politica, quella seria, si riappropria così della propria autonomia e della propria capacità di giudizio non solo nei confronti dell'Europa, che continua ad insistere nel voler tassare anche la prima casa, ma anche nei confronti della cosiddetta tecnocrazia.

Si ricorderà, infatti, che anche Bankitalia, audita alla Camera dei Deputati nell'ambito della stessa indagine conoscitiva sostenne che l'assenza di tasse sulla prima casa è una anomalia tutta italiana, avallando e sostenendo quello che chiede da tempo Bruxelles, cosi come si era messa sulla stessa lunghezza d'onda anche la Corte dei Conti, con il suo Presidente, Guido Carlino, che sparò ‘alzo zero’ contro il patrimonio immobiliare dell'85% dei cittadini italiani che possiede un'abitazione.

I parlamentari hanno cosi dimostrato di sapere bene – continua Pedrizzi – che sugli immobili ci sono già una quantità di tasse, tra cui l'imposta sulle successioni e donazioni che assoggetta a tassazione gli ‘arricchimenti senza causa’ in quanto conseguiti a titolo gratuito. Poi ci sono le imposte sui trasferimenti: quelle ipotecarie e catastali, giustificate come tributi a fronte del servizio pubblico di iscrizione e trascrizione che, essendo commisurate in percentuale al valore dell'immobile (senza tetto in valore assoluto), di fatto sono delle vere e proprie patrimoniali.

Come noto l'ultima riforma del catasto è datata 1990, tra il 1996 e il 1997 le rendite catastali sono state alzate del 5%. A partire dal 2005, i Comuni possono chiedere all'Agenzia il “riclassamento” di singoli immobili o di intere aree. Poi nel 2012 arrivò la mazzata dell'Imu con il governo Monti che ci costò e ci costa oltre 22 miliardi. Nel complesso da noi le imposte sul patrimonio immobiliare oggi pesano l'1,5% del Pil, mentre negli altri Paesi Ue per l'l,4% - conclude Pedrizzi -, per cui basta ed avanza la pressione fiscale che già opprime il contribuente italiano.

Comunicato stampa                                                                         02 luglio 2021  

Pedrizzi (Federproprietà): “L’Europa ci chiede la revisione del catasto,
un'ulteriore mazzata alla proprietà immobiliare”

“Tra le ‘Country Recommendations’ inviate dalla Commissione Europea all'Italia e fissate come punti di riferimento dello stesso Recovery Plan, c'è a pagina 25 la ‘riforma dei valori catastali non aggiornati’ e ‘la revisione delle agevolazioni fiscali’. Il che significa che è prevista, senza mai prununciarla, una nuova patrimoniale sulle case proprio perché la riforma del Catasto è richiesta nelle ‘Raccomandazioni Paese’…”. La denuncia è di Riccardo Pedrizzi, presidente di Federproprietà, che lancia l’allarme su una nuova, possibile stangata, sui proprietari immobiliari, già penalizzati dal blocco degli sfratti e dal pagamento dell’Imu su beni dei quali, in molti casi, non possono disporre. Pedrizzi fa notare come entro luglio, la legge delega sulla riforma del Fisco, potrebbe essere il cavallo di Troia per introdurre quella riforma che dai tempi di Renzi e Monti puntualmente viene ventilata per risanare i conti pubblici pesando su un comparto già tartassato dal fisco.

“Da noi le imposte sul patrimonio immobiliare oggi pesano l'1,5% del Pil, mentre negli altri Paesi Ue per l'l,4%. Ma ciò nonostante negli ultimi mesi l'Europa è tornata a suggerire l'introduzione delle tasse anche sulla prima casa. Cosi come Bankitalia, audita alla Camera dei Deputati nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul Fisco, ha spiegato che l'assenza di tasse sulla prima casa è una anomalia tutta italiana, avallando e sostenendo quello che chiede Bruxelles. Infine ci si è messa anche la Corte dei Conti con il suo Presidente, Guido Carlino, a sparare ‘alzo zero’ contro il patrimonio immobiliare dell'85% dei cittadini italiani che possiede un'abitazione. Tra le patrimoniali nascoste c'è l'imposta sulle successioni e donazioni che assoggetta a tassazione gli ‘arricchimenti senza causa’ in quanto conseguiti a titolo gratuito. Poi ci sono le imposte sui trasferimenti: quelle ipotecarie e catastali, giustificate come tributi a fronte del servizio pubblico di iscrizione e trascrizione ma, essendo commisurate in percentuale al valore dell'immobile (senza tetto in valore assoluto), di fatto sono delle vere e proprie patrimoniali”.

L'ultima riforma del catasto è datata 1990, tra il 1996 e il 1997 le rendite catastali sono state alzate del 5%. A partire dal 2005, i Comuni possono chiedere all'Agenzia il “riclassamento” di singoli immobili o di intere aree. Poi nel 2012 arrivò la mazzata dell'Imu con il governo Monti che ci costò oltre 22 miliardi.

“Non va dimenticato che nel 2020 la pressione fiscale è cresciuta in Italia ulteriormente dello 0,7%, arrivando al 43 contro una media Ocse del 34%. E se il calcolo viene fatto rapportato solo al gettito dei redditi di coloro che pagano tasse ed imposte, la pressione tributaria italiana supera il 48%. Il nostro è perciò il Paese a maggiore tassazione a livello mondiale. Non è il caso di penalizzare ancora e sempre chi paga le tasse fino all’ultimo”, conclude Pedrizzi.

“Comunicato stampa                                                                         01 Luglio 2021  

 

Pedrizzi (Federproprietà): “Niente Imu ai proprietari penalizzati dal blocco degli sfratti, bene le proposte di modifica al Ddl Sostegni”
 

Si profila una modifica del ddl Sostegni che va nella direzione indicata da tempo da Federproprietà nell'interesse dei proprietari immobiliari, penalizzati dal blocco degli sfratti. “La possibile cancellazione dell’Imu per il 2021 va nella direzione da noi sollecitata dall'inizio della pandemia. Le forze parlamentari devono lavorare in questa direzione”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, vicepresidente di Federproprietà, in merito al dibattito in corso in Parlamento sul Ddl Sostegni. Dal possibile stanziamento di ristori in favore dei proprietari penalizzati dalla proroga del blocco degli sfratti all’esenzione dell’ultima e prossima rata dell’Imu e il rimborso dell’acconto già versato il 16 giugno scorso - secondo Pedrizzi - in Parlamento finalmente si prendono in considerazione le “pesanti” problematiche del settore immobiliare in genere e di quello dei piccoli proprietari di case che rappresentano l'85% della popolazione italiana.

“Non va scaricato su chi paga le tasse il peso dell’illegalità dei morosi. Non vanno colpite sempre le solite categorie come i piccoli proprietari di case, che da anni rappresentano il bancomat di molti governi. Ristori ed esenzioni Imu sono la giusta risposta a questi tempi di crisi per tutti, anche per i proprietari di immobili”, chiude Pedrizzi.

Comunicato Stampa 09/06/2021

Imu e blocco sfratti, Pedrizzi (Federproprietà): “Il governo fa un regalo ai morosi e utilizza i piccoli proprietari di case come bancomat…”


“La prossima scadenza dell’Imu 2021, mercoledì 16 giugno, è una vera e propria beffa per i proprietari di immobili, in molti casi costretti a versare l’acconto dell’imposta sugli immobili di cui non hanno la disponibilità a causa del blocco degli sfratti. Una situazione che ormai si prolunga da un anno e mezzo e sulla quale il governo chiude gli occhi, scaricando su chi paga le tasse il peso dell’illegalità dei morosi, favoriti e coccolati dal blocco delle procedure esecutive sorte nel periodo di emergenza Covid. Il blocco degli sfratti non fa altro che tutelare questi cattivi pagatori ed incentivare la morosità. Esiste infatti una notevole differenza tra coloro che non possono pagare un affitto perché hanno perso il lavoro per la pandemia e coloro che non pagano da anni, per cui bisognerebbe distinguere le situazioni. Perché si mette sullo stesso piano un approfittatore abusivo e un inquilino onesto in oggettive difficoltà economiche? E perché si colpiscono sempre le solite categorie come i piccoli proprietari di case, che da anni rappresentano il bancomat di molti governi”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, vicepresidente di Federoproprietà.

COMUNICATO STAMPA Roma, 6 maggio 2021

Pedrizzi (Federproprietà): “Blocco degli sfratti inaccettabile,

governo e Parlamento non rispettano le persone oneste”


“Si conferma ancora una volta che governo e parlamento non si rendono conto che le persone oneste, come i proprietari di case, stanno vivendo la terribile ingiustizia per il continuo blocco degli sfratti, che consente anche ad un moroso incallito, che non paga l'affitto e le spese condominiali da anni, di non restituire la casa, pur avendo una esecuzione di sfratto emessa da un tribunale, quando non si conosceva neanche l'esistenza del Covid”. E’ durissima l’accusa di Riccardo Pedrizzi, vicepresidente di Federproprietà, a seguito del via libera del primo Decreto Sostegni da parte delle Commissioni Congiunte Finanze e Tesoro e Bilancio del Senato al blocco degli sfratti.

“Una misura che va ancora una volta a colpire i proprietari di immobili senza prevedere alcun ristoro proprio per chi dopo tanti sacrifici si è precostituito una rendita per il sostentamento della vecchiaia e dei propri figli che molto spesso in questo periodo sono disoccupati”, dice Pedrizzi, secondo cui “la doppia proroga del blocco degli sfratti, infatti, che si allunga al 30 settembre per i provvedimenti di rilascio dell'immobile adottati tra il 28 febbraio e il 30 settembre 2020 e proseguirà fino al 31 dicembre per quelli adottati dal 1° ottobre scorso al 30 giugno 2021, perpetua una situazione di ingiustizia che dura ormai da diversi mesi”.


“Naturalmente il continuo e inaccettabile blocco degli sfratti non fa altro che tutelare questi cattivi pagatori ed incentivare la morosità. Esiste infatti una notevole differenza tra coloro che non possono pagare un affitto perché hanno perso il lavoro per la pandemia e coloro che non pagano da anni, per cui bisognerebbe distinguere le situazioni. In pratica andrebbero analizzate le diverse condizioni di chi possiede l'appartamento, di chi è moroso, di chi è occupante abusivo, di chi non paga perché è rimasto senza reddito. Insomma c'è sfratto e sfratto. Perché si mette sullo stesso piano un approfittatore abusivo e un inquilino onesto in oggettive difficoltà economiche? E perché si colpiscono sempre le solite categorie ? Ed in particolare i piccoli proprietari di case che da anni rappresentano il bancomat di molti governi”, conclude Pedrizzi.

Comunicato stampa Roma 21-04-2021

Pedrizzi (Federproprietà): “Il Def non sia il grimaldello per introdurre la patrimoniale, il settore immobiliare va sostenuto, non ammazzato”

“Periodicamente emergono proposte di introduzione della patrimoniale da alcune forze politiche o più o meno velati suggerimenti da organismi e istituzioni europee: ipotesi che sarebbero devastanti per la nostra economia, soprattutto se poste in alternativa a un cattivo utilizzo del Recovery Fund, che nel Def viene considerato utile anche a una riduzione graduale dell’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni. Immaginare di poter tassare i patrimoni degli italiani per ridurre il debito o fronteggiare promesse fatte sul Recovery e non mantenute sarebbe un autogol clamoroso per il Paese e una mazzata per il settore immobiliare. Così come quella generica introduzione del Def, nella quale si parla di una “articolata revisione” del sistema fiscale, rischia di diventare il grimaldello per un intervento a gamba tesa sui patrimoni immobiliari”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, vicepresidente di Federproprietà.

“ Per la ripresa economica post Covid occorre rilanciare i consumi, per far ripartire la produzione di beni e servizi e non tassarli per scoraggiarli e aiutare il settore che più crea occupazione generalizzata e muove tutti gli altri settori indotti (dalla produzione del cemento, alle piastrelle, ai prodotti di arredo, all'elettricità, alle rubinetterie, al mobile ed agli infissi). Un settore che già oggi sconta una patrimoniale sugli immobili – l'IMU - , che pesa per 22 miliardi. Ancora una volta, per l'ennesima volta, con la buona intenzione di riordinare il sistema fiscale, che pur è necessario, si torna alla carica per introdurre tasse sul patrimonio, come se in Italia non esistano già altre tasse di questo tipo in una fase in cui tutte le persone oneste, proprietari di case, stanno vivendo la terribile ingiustizia per il continuo blocco degli sfratti, che consente anche ad un moroso incallito, che non paga l'affitto e le spese condominiali da anni, di non restituire la casa, pur avendo una esecuzione di sfratto emessa da un tribunale, quando non si conosceva neanche l'esistenza del Covid”

Federproprietà perciò chiede la cancellazione almeno dell'Imu per il 2021 per tutti i proprietari interessati, ai quali è stato imposto di mantenere il proprio inquilino moroso. “Il proprietario almeno non venga gravato di tasse su qualcosa di cui non può disporre. Se si vuole aiutare con questo provvedimento inquilini onesti in situazione di reale necessità, si potrebbe intervenire: o erogando degli indennizzi adeguati ai proprietari o indennizzando gli stessi affittuari, tutelando da una parte il proprietario di case e dall'altra il conduttore indigente”, conclude Pedrizzi.

Comunicato stampa Roma, 4 febbraio 2022

Pedrizzi: “Il gas? Per gli Usa non è problema,

ecco perché soffiano sul fuoco del conflitto Russia-Ucraina”
 

Cosa c’è dietro l’atteggiamento allarmistico degli Usa sulla questione Ucraina, con le continue minacce di embargo prima ancora che scoppi un conflitto con la Russia? “Gli americani hanno tutto l’interesse a soffiare sul fuoco, visto che il prezzo del gas naturale in America non è cresciuto tanto o, quantomeno, non quanto in Europa, come dimostra la recente analisi di Goldman Sachs, secondo cui l'intensificarsi delle tensioni in Ucraina potrebbe far salire ancora di più il costo del gas in Europa dal picco di 180 euro a Mw, visto durante il mese di dicembre”, afferma Riccardo Pedrizzi, presidente della Commissione Finanze e Tesoro 2001-2006.

“Se si considera che il prezzo attuale (91 euro) equivale a 173 dollari al barile di petrolio, un livello mai visto, i 180 euro di dicembre sono come un barile a 350 dollari: un valore stratosferico. Ma i folli prezzi del gas naturale sono un fenomeno tutto europeo, conseguenza dei flussi che si sono ridotti drasticamente dalla Russia. Fino al 2019 le quotazioni nel Vecchio Continente oscillavano tra 15 e 25 euro e i 91 euro di questi giorni rappresentano un incremento del 355 per cento – spiega ancora Pedrizzi - Diversa la realtà americana, dove i prezzi sono cresciuti, ma soltanto dal 60 per cento circa rispetto al 2019 e ancora oggi il gas è più conveniente del petrolio per un buon 25 per cento. E costa quasi tre volte meno che in Europa. Sarebbe il caso di considerare anche i risvolti economici e l’evento conseguenze sui mercati e sulla concorrenza nel preannunciare misure punitive nei confronti della Russia, che dati alla mano finirebbero per penalizzare quasi esclusivamente l’Europa, ed in particolare l’Italia, sulle quali finirebbero per pesare le conseguenze delle ritorsioni russe sulle forniture di gas”.

Comunicato stampa 31 dicembre 2021

Manovra, Pedrizzi: “Soldi a tutti

ma nulla ai proprietari danneggiati dai morosi e dal Covid”

Dopo il via libera definitivo alla manovra economica col voto di fiducia, arriva la voce di Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato 2001-2006: “Non è previsto nessun fondo di indennizzo per tutti i proprietari di case che, per via della pandemia, non possono liberare le loro abitazioni dagli inquilini morosi, nemmeno nell'ultima legge di bilancio che pur vede una pioggia di micro interventi clientelari e localistici nel cosiddetto provvedimento ‘mancia’ (si chiama “mancia”, come quelle che si danno ai poveri) assegnato ai vari gruppi politici che ne usufruiscono a piene mani senza che i soliti moralizzatori dicano qualcosa e/o si scandalizzino trattandosi di abitudini da Prima Repubblica”.

Secondo Pedrizzi, “sono stati previsti infatti solo 10 milioni di euro esclusivamente per chi ha subito una violazione del domicilio o l'invasione di terreni e immobili (i possessori di unità immobiliari residenziali non utilizzabili a causa della violazione degli articoli 614 comma 2 e 633 del Codice penale). All'intestatario dell'immobile occupato abusivamente e spesso con la forza verranno rimborsate le sole tasse sulla casa fino al momento in cui l'immobile non sarà liberato”.
In Italia si stima che le case occupate siano circa 50.000. Di queste, 31.000 fanno parte dell'edilizia residenziale pubblica, mentre le altre appartengono ai privati. Anche per questi, però, i requisiti per ottenere i fondi non sono ancora noti. Occorrerà un decreto del ministero dell'Interno che andrà adottato entro 60 giorni dall'approvazione del provvedimento.

“Quel che è certo in ogni caso è che resteranno cosi senza alcun aiuto le migliaia di proprietari di case – spesso piccoli - vittime della morosità dei loro inquilini”.

Comunicato stampa 5 novembre 2021

Pedrizzi: “La legge di Bilancio non è stata presentata entro il 20 ottobre: dibattito strozzato e Parlamento mortificato dal governo Draghi”

“La legge di Bilancio per il 2022, secondo la legge di contabilità dello Stato, andava presentata alle Camere, come sempre, entro il 20 ottobre scorso, per dare a entrambi i rami del Parlamento i tempi necessari ( per prassi un mese a ciascuno) per esaminarla, proporre modifiche ed emendarla. Questo non è ancora avvenuto e si presume , che nella migliore delle ipotesi, non avverrà prima della prossima settimana. Va pertanto stigmatizzato sia il comportamento del governo che il silenzio, incomprensibile, dei partiti politici che avrebbero dovuto quanto meno investire del problema i presidenti di Camera e Senato”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, secondo cui “la strozzatura e la ristrettezza dei tempi di discussione parlamentare implica un vulnus sia sul piano formale, per i termini di legge indicati dalle norme sulla contabilità generale e non rispettati, che dal punto di vista politico, perché di fatto viene offesa e violata la sovranità del parlamento, rendendo di fatto irrilevante il suo ruolo nel varo di una Manovra mai così importante come quest’anno”.

Secondo Pedrizzi, “i partiti dovrebbero sollecitare i vertici delle due Camere sulla velocizzazione dell’iter di approdo della Legge di Bilancio alle Camere e non limitarsi a incontri più o meno informali con il premier in sedi che non sono quelle deputate ed idonee alla discussione pubblica e trasparente sulla programmazione delle attività economiche e finanziarie dello Stato”.

Comunicato stampa Roma 26-03-2021

Pedrizzi: “Gravissime le dichiarazioni di Tridico dell’Inps
sul reddito di cittadinanza agli immigrati
con le imprese e le famiglie alla fame per il lockdown da Covid”

“Indicare come priorità il reddito di cittadinanza agli immigrati, in questa fase di pesantissima crisi economica, è gravissimo e non ha nulla a che vedere con la vera ed autentica solidarietà, a cui teniamo moltissimo, e denota un inaccettabile distacco dalla realtà dei problemi degli italiani e delle imprese”, dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanza e Tesoro del Senato, in merito all’intervista rilasciata questa mattina dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico alla “Stampa”.

“Non si tratta di lanciare slogan pseudosovranisti come il ‘prima gli italiani’, qui il tema è economico ed ancor di più sanitario. In un fase di crisi pesantissima dell'economia, la massima autorità in tema previdenziale non può indicare come priorità la destinazione di fondi assistenziali agli immigrati, un ulteriore incentivo ad entrare in Italia in una fase in cui bisognerebbe monitorare meglio ed ulteriormente gli accessi in chiave di prevenzione dal Covid, con il paese "legale" in lockdown. In più, se è vero che alle casse dell'Inps gioverebbe e giova l'apporto della manodopera straniera in regola, non è certo allargando i cordoni della borsa dello Stato con misure Improduttive ed assistenzialistiche a zero gettito contributivo, sia per gli italiani che per gli immigrati stessi, che si contribuisce al risanamento dei conti dell'Inps e al rilancio dell'economia, che andrebbe invece spinta con sostegni alle imprese e ai professionisti”, conclude Pedrizzi.

Comunicato Stampa 18 Febbraio 2021

E' già effetto Draghi: tassi bassi e spread ridotto -Dichiarazioni di Riccardo Pedrizzi già Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato

L'altro ieri gli investitori per i nostri BPT, uno decennale ed uno trentennale, avevano avanzato richieste per ben 134 miliardi di euro poi ridotti a 82 miliardi, quando il Ministero del Tesoro ha abbassato il rendimento ai minimi storici, rispettivamente a 0,60 e 0,17. Un buon risultato in ogni caso perché ci fa risparmiare tanti euro di interessi ed anche perché sono gli investitori stranieri ad aver risposto cosi bene. A questo buon risultato si aggiunge che lo spread sui Bond tedeschi è ai minimi mai toccati dal 2011. E' questo il primo effetto positivo del governo Draghi - Lo dichiara Riccardo Pedrizzi già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato – che ricorda che una delle argomentazioni dei sostenitori del MES era quella di poter usufruire di ingenti somme per sistemare la nostra disastrata sanità, a tassi di interessi molto più favorevoli per il nostro Paese di quelli praticati dal mercato.

Attualmente il differenziale di rendimento tra Btp e Bond si è – ricorda Pedrizzi - ridotto di molto. Infatti ad aprile dello scorso 2020, in connessione con l'accordo per il MES sanitario, i Btp costavano il 2% in più di interessi rispetto al credito europeo, ma già attualmente lo scarto si è ridotto a soli 85 punti base e si prevede che possa ulteriormente abbassarsi.

Pertanto poiché il prestito del Fondo salva Stati è concesso a certe condizioni e a certi vincoli, che limiterebbero ulteriormente la nostra sovranità monetaria - continua Pedrizzi - bisogna chiedersi: è ancora conveniente andare ad approvvigionarsi usufruendo del MES?

Poiché il nuovo governo presumibilmente contribuirà a far abbassare ulteriormente lo spread, vanno superati tutti i pregiudizi ideologici ed andranno assunte decisioni solo in relazione all'andamento dei tassi di mercato.

Una volta tanto - conclude l’ex Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato - affidarsi al mercato sarebbe cosa buona e giusta”.

Comunicato Stampa 12 Febbraio 2021

Mes, le condizioni di mercato ci diranno cosa fare - Dichiarazioni di Riccardo Pedrizzi già Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato


“Una delle argomentazioni dei sostenitori del MES è quella di poter usufruire di ingenti somme per sistemare la nostra disastrata sanità, a tassi di interessi molto più favorevoli per il nostro Paese di quelli praticati dal mercato. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

“Attualmente il tasso degli interessi che dovrebbe sostenere lo Stato italiano, ricorrendo alle linee di credito ESM e’ ancora inferiore a quello che si dovrebbe pagare se emettessimo debito nazionale.

Alla notizia più che fondata di un governo guidato da Mario Draghi, però, il differenziale di rendimento tra Btp e Bond emessi dall'ESM si è già ridotto di molto. Infatti ad aprile dello scorso 2020 in connessione con l'accordo per il MES sanitario, i Btp costavano il 2% in più di interessi rispetto al credito europeo, ma già attualmente lo scarto si è ridotto a soli 85 punti base e si prevede che possa ulteriormente abbassarsi.

Pertanto poiché il prestito del Fondo salva Stati è concesso a certe condizioni e a certi vincoli, che limiterebbero ulteriormente la nostra sovranità monetaria - continua Pedrizzi - bisogna chiedersi: è ancora conveniente andare ad approvvigionarsi usufruendo del MES?

In vista perciò della nascita di un governo dell'ex presidente della BCE, che certamente contribuirà ad far abbassare ulteriormente lo spread, vanno superati tutti i pregiudizi ideologici ed andranno assunte decisioni solo in relazione all'andamento dei tassi di mercato.

Una volta tanto - conclude l’ex Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato - affidarsi al mercato sarebbe cosa buona e giusta”.

Comunicato Stampa 11 Febbraio 2021

E' finito il dopoguerra - Dichiarazioni di Riccardo Pedrizzi già Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato


Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la prima volta nella storia repubblicana, ha chiamato a raccolta tutte le forze politiche, senza alcuna distinzione e tanto meno discriminazioni, indipendentemente dalle singole storie, dalle culture di riferimento, dalle appartenenze, dai retaggi più o meno stretti con il passato.

Lo dichiara il Sen. Riccardo Pedrizzi già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

Questo significa che non ci sono più e non ci saranno più “archi costituzionali”, dai quali per quasi mezzo secolo venivano esclusi pezzi consistenti di popolo italiano. Non ci sono più “conventio ad escludendum” per nessuno. Si è, dunque, definitivamente chiuso il dopoguerra.

Tutti i partiti, oggi, nessuno escluso – continua Pedrizzi – sono riconosciuti come degni, adeguati e necessari per salvare il Paese e tutti vengono legittimati dal capo dello Stato e, di conseguenza, la legittimazione, come sta accadendo, avviene reciprocamente tra tutti i partiti che intendono sostenere il governo di Mario Draghi.

Persino Stefano Fassina, parlamentare di LEU, economista con una grande cultura politica e di indubbia onestà intellettuale, ha chiesto che “la sinistra deve stare al governo con la Lega e anche con Fratelli d'Italia se anche quest'ultima appoggerà Draghi” perché si tratta “di una grande opportunità per entrambi gli schieramenti..... Collaborare con la nuova compagine di governo significa legittimarsi a vicenda, a dispetto di quanto è successo negli ultimi anni”.

Che questa sia la strada giusta per tutti i partiti che sosterranno il governo dell’ex Presidente della Bce - conclude l’ex Presidente della Commissione Finanze è Tesoro del Senato - è confermato anche dalla disponibilità delle forze politiche a non porre nessun veto o condizione nei confronti delle altre componenti del governo.

Comunicato stampa​​ 8 febbraio 2021

Riccardo Pedrizzi: “C’è una guerra in corso, serve sostegno a Draghi:
è giusto dimostrare di essere veri patrioti”

 

“Ritengo necessario che in una fase di piena emergenza pandemica, sociale, politica ed economica, sia la classe dirigente che i corpi sociali intermedi debbano dimostrare di essere dei veri patrioti. E da ogni schieramento politico, da ogni aggregazione sociale deve arrivare il contributo dei ‘migliori’, data la necessità di creare subito “un gabinetto di guerra “ che si ponga al servizio del Paese”.

Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già senatore e presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

“Si può peraltro già intuire, dalle sue testimonianze del passato (basterebbe ricordare che è stato discepolo di Federico Caffè che per tutta la sua vita si era battuto contro “gli incappucciati della finanza speculativa) quale sia l’architrave del pensiero dell’ex Presidente della Bce:idee riformiste, non stataliste, anche rispetto al debito buono, al deficit spending per investimenti, in direzione opposta alle politiche assistenzialiste come il reddito di cittadinanza, in linea con l’etica del lavoro, della competenza, del merito e del sacrificio. Idee, principi e valori che possono contribuire a non far fallire la sua missione di salvataggio del Paese”.

Pedrizzi ricorda anche come negli anni Novanta, nella fase delle cosiddette privatizzazioni dell’apparato produttivo statale, insieme ad altri esponenti politici, avesse denunciato i tentativi di intromissione e di speculazione sull’economia italiana che Draghi, quale Direttore generale del Tesoro, sembrava aver avallato (vedasi la vicenda del panfilo Britannia), ma di averne successivamente apprezzato il ruolo di salvatore della Patria e della nostra dignità nazionale nella gestione della fase critica in cui da presidente della Bce contro i Paesi del Nord Europa e la stessa Bundesbank, mise in campo i suoi bazooka per creare un argine,che si mostrò determinante e fondamentale, alla speculazione contro di noi.

“Serve oggi la massima coesione sociale e l’assunzione di una responsabilità diretta di tutti i partiti per dare all’Italia una rappresentanza politica, credibile, competente e di esperienza che sappia affiancare Draghi nel modo adeguato, così come c’è bisogno di coinvolgere ai massimi livelli, i corpi sociali intermedi, che il premier incaricato ha già dichiarato di voler consultare”, conclude Pedrizzi.

Comunicato stampa                    Roma 29-12-2020


Legge di Bilancio, Pedrizzi: “Le categorie produttive pagano inserzioni sui giornali
per farsi ascoltare: a cosa sono serviti gli Stati Generali di Conte?”


“Nei giorni dell’affannosa corsa verso l’approvazione della Legge di Bilancio in Parlamento, sui principali quotidiani italiani appaiono annunci a pagamento delle varie categorie produttive e del mondo della ricerca per chiedere al governo e alla maggioranza di ascoltare il loro urlo di dolore. Dalle organizzazioni dei liberi esercenti della Fipe, a Federalberghi, fino alla Fondazione Veronesi, è tutto un susseguirsi di denunce, appelli e lettere aperte al premier ed al Parlamento affinché non ci si limiti a timidi interventi di facciata, come i ristori, ma si programmino le basi economiche di una ripresa del Paese. Chi si è potuto permettere le inserzioni a pagamento, che costano decine di migliaia di Euro, in qualche modo si è fatto sentire, ma tutte le piccole e medie imprese che non hanno questa possibilità rischiano di restare in silenzio senza avere interlocutori politici, in una fase così delicata di scelte, fatte in tutta fretta anche per evitare che si arrivi a un disastroso esercizio provvisorio se non si riuscisse ad approvare la legge di Bilancio entro fine anno. Mi chiedo: a che cosa sono serviti gli Stati Generali di giugno, fortemente voluti dal premier per programmare la ripartenza, se ancora oggi assistiamo all’agonia delle imprese e del mondo della ricerca ed alla assoluta sconnessione delle loro rappresentanze di categoria dalla classe dirigente italiana?”. - La dichiarazione è di Riccardo Pedrizzi, già presidente commissione Finanze e tesoro del Senato -.


Nei giorni scorsi, sul Corriere della Sera, la Fipe e la Fiepet, associazioni che raggruppano bar, sale da gioco, discoteche, pub e locali di tutta Italia, avevano urlato in un manifesto rivolto al governo il proprio “Basta!” rispetto al caos normativo degli ultimi mesi, che continua a penalizzare le imprese del settore.

Da segnalare anche la lettera-appello al Premier Giuseppe Conte e ai ministri del Turismo Dario Franceschini e dello Sviluppo Stefano Patuanelli, in cui i principali gruppi alberghieri attivi nel Paese lamentavano misure statali di 'ristoro' non adeguate e i provvedimenti previsti 'risibili', in riferimento alla legge di Bilancio e al Piano nazionale Ripresa e Resilienza per un settore trainante dell'economia italiana.

Un "appello urgente" dal mondo della scienza e della ricerca per "misure coraggiose" e soprattutto "fondi adeguati" da destinare subito alla ricerca scientifica era arrivato anche dalla Fondazione Veronesi. "Se non ora, quando? Nei mesi passati sono stati decisi stanziamenti importanti in Italia e in Europa, la legge di bilancio sta per essere votata e con il Recovery Fund si apre un'opportunità irripetibile, è ora di sbloccare nuovi fondi”, era stato il messaggio di ricercatori.
“Si tratta – aggiunge Pedrizzi – di categorie che rappresentano settori trainanti della nostra economia con migliaia di imprese. Gli Stati Generali dovevano segnare l’inizio di un dialogo tra governo e parti sociali ma al momento non hanno dato frutti, mentre i vari Comitati,che ormai sono decine girano a vuoto ed in maniera autoreferenziale chiusi nei bunker del Palazzo, dimostrano di non sapere cosa accade davvero nel Paese”.

Soros offende nazioni europee, dileggia la Merkel, minaccia l’Europa. E viene ospitato da “Il Sole 24 Ore”.

Comunicato Stampa                                                                        13/12/2020

Accuse alla Merkel, offese alla Polonia e all’Ungheria, minacce esplicite all’Europa: c’è tutto questo nell’articolo firmato dal “regista” occulto dei mercati mondiali, il finanziere George Soros, e ospitato l’altro giorno da “Il Sole24Ore”, il giornale degli industriali italiani.

Uno spazio concesso a Soros, nonostante la famigerata fama di raider finanziario ed affarista senza scrupoli, di colui che contribuì in maniera decisiva con le sue speculazioni all’uscita della lira dallo Sme nell’82 e che fu uno dei protagonisti delle catastrofiche privatizzazioni dei colossi pubblici italiani pianificate a bordo dello yacht Britannia nel ’92”. (il 16 settembre di quell'anno guadagnò in un solo giorno più di un miliardo di dollari).

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Pedrizzi: “Avanza una folle ideologia animalista che pone gli animali prima dei bambini e delle donne, come gli integralisti in India…”

Comunicato stampa                                                                      Roma 02-12-2020

In questi giorni, sui giornali, si susseguono notizie che dimostrano come la nuova ideologia animalista integralista stia avanzando “in maniera tale da mettere a rischio la stessa valenza universale e intangibile della vita umana”, sostiene Riccardo Pedrizzi, già senatore impegnato in associazioni di ispirazione cattolica.

“C’è una deriva animalista che a volte si fonde perfino col furore religioso: dalla censura allo spot di “Telefono azzurro”, che aveva lanciato lo slogan “prima i bambini”, considerato offensivo da taluni animalisti arrabbiati, fino alla recente notizia della persecuzione, per mano degli integralisti indù, di un fotografo indiano che sta sfidando la cultura dominante della sua gente che conferisce valore sacro alle vacche proteggendole dagli abusi più di quanto faccia con le donne”.

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L'Associazione "Città Sport Cultura" si presenta in videoconferenza. Tra gli ospiti il Vice Ministro Laura Castelli


Comunicato Stampa


LATINA – E’ prevista la presenza di numerosi ospiti istituzionali e del mondo sportivo, internazionali, nazionali e locali, alla presentazione ufficiale di una nuova realtà associativa della città di Latina.
Si tratta dell'Associazione di promozione sociale "Città Sport Cultura, Professionalità al servizio del territorio", che è entrata già nella sua fase operativa per la realizzazione di diversi ed importanti progetti a beneficio della città, della Provincia e del territorio pontino. "Città Sport Cultura", di cui è presidente il sen. Riccardo Pedrizzi, si presenterà al pubblico e alle istituzioni giovedì 3 Dicembre 2020, alle ore 18.30 in VIDEOCONFERENZA dall’Open Innovation Center “Unit Lab” di Latina. Tra gli ospiti è prevista la presenza in collegamento del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

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Decreto Ristori Ter, cattolici in campo. Riccardo Pedrizzi (Ucid): “Allargare gli aiuti a tutti i settori, il governo segua l’appello di Papa Francesco”

Comunicato stampa                                                                                        20 novembre 2020

Nel giorno del previsto approdo in Consiglio dei ministri del Decreto Ristori Ter, che dovrebbe stanziare 1,4 miliardi di euro per le imprese colpite dalla crisi Covid, l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti lancia un appello al governo Conte e gli ricorda il documento sulla “ripartenza” elaborato dal Cts Ucid e inviatogli nel corso degli Stati Generali del giugno scorso.

“Noi come imprenditori cattolici – spiega il presidente del Cts Ucid Riccardo Pedrizzi – in un momento complesso come questo, vogliamo essere sempre più una testimonianza che si può coniugare profitto ed eticità, e che si può fare del bene ed avere risultati positivi. Obiettivo dell’impresa non deve essere solo un mero profitto economico, ma il ben servire chi opera per noi e il territorio dove l’impresa vive”.

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Autostrada Roma-Latina Pedrizzi (Ucid): c'è ancora chi rema contro? E' la tela di Penelope

Comunicato stampa                                                                        10 novembre 2020

“In questi giorni assistiamo all’ennesimo balletto di modifiche, tagli dei costi e riprogrammazione della tanto attesa autostrada Roma-Latina, ventennale progetto-fantasma che anche questo governo, invece di avviare una volta per tutte investendo risorse e mezzi, ha deciso di rimettere in discussione nelle sue modalità di realizzazione, provocando anche reazioni negative da parte di sindacati e parti sociali. Questo progetto ha attraversato le varie giunte regionali, fino ad arrivare a Zingaretti ma ancora oggi non sappiamo quando sarà aperto il primo cantiere: ad ogni cambio di amministrazione regionale e di governo si ricomincia daccapo. E’ l'ora invece di un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti in campo, è ora di far partire i lavori”.

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Pedrizzi: “Tempi strettissimi per la legge di Bilancio, il governo mortifica il Parlamento”

Comunicato stampa                                                                                        5 novembre 2020

“Siamo di fronte all’ennesima mortificazione delle prerogative del Parlamento, costretto a subire i provvedimenti del governo con pochissimi margini di intervento per poterli migliorare. Siamo al 4 novembre e forse la legge di bilancio sarà presentata, se va bene, alla Camera la prossima settimana, cioé a metà novembre. Il termine (ancorché ordinatorio) era il 20 ottobre, per dare modo al parlamento di avere almeno due mesi per dedicarsi alla sessione di bilancio...

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Pedrizzi (Ucid): “Strage di Nizza, ora ci si inginocchi in Parlamento per le vittime cristiane dell’immigrato terrorista dell’Isis”

Comunicato stampa                                                                           30 ottobre 2020

“A un cattolico che oggi vive con dolore la strage di Nizza, una domanda sorge spontanea: ci sarà la stessa solidarietà politica bipartisan verso le vittime dell'integralista islamico che ha sgozzato persone innocenti in una chiesa?Una domanda legittima e doverosa se si pensa che per altri eventi drammatici su temi a lei cari, come il razzismo nei confronti degli afroamericani, la sinistra è arrivata a inginocchiarsi in sedi istituzionali per manifestare platealmente indignazione e dolore...

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Il neopresidente di Unindustria Lazio, Angelo Camilli, scrive all’Ucid: “Lavoriamo insieme per rilanciare l’economia della regione” Pedrizzi: “Sintonia su priorità infrastrutturali ed economiche”lo

Comunicato stampa 8 Ottobre 2020

Il neopresidente di Unindustria Lazio, Angelo Camilli eletto dall'assemblea degli industriali laziali, dopo la designazione dello scorso luglio, ha ringraziato il presidente dell’Ucid Lazio, Riccardo Pedrizzi, per gli auguri e l’offerta di collaborazione arrivatagli dall’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.

“Caro Presidente Pedrizzi, La ringrazio per il messaggio di congratulazioni per la mia elezione. Ci aspettano mesi difficili, ma con la mia Squadra e tutta la struttura di Unindustria saremo in prima linea nelle sfide che attendono la nostra Capitale e la nostra Regione. Sono certo che, insieme, riusciremo a dare il meglio per rilanciare la nostra economia, nell’interesse dei cittadini e delle nostre imprese”, ha scritto Camilli.

Il presidente dell’Ucid Lazio, Riccardo Pedrizzi, sottolinea “la piena sintonia sulla necessità di puntare sui fondi del fondo Fesr (6 miliardi) e quelli che dovrebbero arrivare (3 mld) del Mes e del Recovery Found, ma anche su altre opere infastrutturali prioritarie: in primis l'Autostrada Roma-Latina ed il collegamento Orte-Civitavecchia; sul fronte del turismo e dell’economia del mare col rilancio dei porti di Gaeta, Civitavecchia e Fiumicino ed, ancora, sui settori dell'aereospazio e del farmaceutico che dovrebbero essere dei veri e propri distretti industriali”.

Nella sua missiva immediatamente successiva alla designazione di Camilli, Pedrizzi aveva rivolto l’auspicio che con la nuova presidenza “la più grande organizzazione degli imprenditori italiani saprà rappresentare, esaltando il rispettivo ruolo, le grandi, le piccole e le medie imprese della nostra regione.

“L’Ucid, l'associazione che riunisce gli imprenditori e i dirigenti cattolici, intende perseguire l'obiettivo di allacciare e stringere solidi e costruttivi rapporti con le associazioni imprenditoriali di categoria maggiormente rappresentative sul nostro territorio. Il contributo che ritengo possa offrire l'Ucid all'attività dell'associazione da Lei presieduta, che in termini di credibilità e di capacità di incidere sulle scelte del territorio è da sempre un riferimento per il mondo produttivo laziale, è strettamente legato alla nostra visione etica dell'economia e dello sviluppo. Oggi – aveva proseguito Pedrizzi nella sua missiva a Camilli - alla luce della crisi, che ci ha investito, la riscoperta dell’etica nella finanza e di una finanza etica rappresenta una proposta attuale.

“Mai come oggi c'è la necessità di creare un circuito virtuoso per un progetto di sviluppo che si sposi con un'economia fondata su solide basi industriali, eticamente sostenibile, che generi benessere vero, costruita intorno alle persone e che viva di produzione reale. Alla luce di queste considerazioni, su cui spero di potermi confrontare al più presto personalmente con Lei, mi auguro che l'Ucid – aveva concluso il senatore Pedrizzi, presidente del gruppo Lazio - possa continuare ed incrementare con la sua associazione un rapporto di reciproca e fruttuosa collaborazione”.

La Segreteria

RASSEGNA STAMPA

Latina Oggi - Infrastrutture e imprese - Asse Unindustria - UCID

Consul Press - Unindustria e UCID: insieme per rilanciare l'economia del Lazio

Osservatore Politico Internazionale - Il neopresidente di Unindustria Lazio, Angelo Camilli, scrive all'UCID: "lavoriamo insieme per rilanciare l'economia della Regione". Pedrizzi: "sintonia su priorità infrastrutturali ed economiche"

 

 

Audizione di Federproprietà al Senato. Pedrizzi: "Il crimine investe sui crediti deteriorati, bene le proposte di legge in discussione"

Comunicato stampa 22 luglio 2020

Si è svolta, in Commissione Finanze e Tesoro del Senato, l'audizione di Federproprietà, con la relazione del vicepresidente, senatore Riccardo Pedrizzi, chiamato a fornire un parere sui tre disegni (A.S. 79, A.S.788, A.S. 1287) che riguardano le modalità di estinzione agevolata di debiti che imprese e persone fisiche hanno nei confronti delle banche e degli intermediari finanziari.

Secondo Federproprietà ed il Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari (Federproprietà-Uppi-Confappi-Movimento in difesa della casa), tra il 2007 ed il 2015 i crediti deteriorati presenti nei portafogli delle banche italiane sono cresciuti a dismisura raggiungendo i 360 miliardi. Tale aumento è stato causato da due successive recessioni: la prima determinata dalla crisi finanziaria globale la seconda dalla crisi del debito sovrano.

In base agli ultimi dati disponibili i crediti deteriorati (NPL) lordi ammontavano a 163 miliardi: il fenomeno riguarda oltre 2,2 milioni di famiglie ed imprese e si è passati cioè dal picco del 2016 quando rappresentavano il 16,5% sul totale dei finanziamenti al 7,4%. In pratica - ha spiegato Pedrizzi, responsabile del settore Tesoro e Finanza di Federproprietà - "il sistema bancario italiano ha dimezzato il peso di questi crediti".

"Ora però sicuramente tali cifre verranno ulteriormente incrementate in conseguenza della crisi devastante determinata nell’economia reale  del nostro paese dall'epidemia del coronavirus, in quanto già si è rilevata da qualche mese una preoccupante inversione di tendenza".

Da qui l'allarme criminalità."Gli NPL rappresentano oggi un boccone appetibile per la criminalità organizzata, come hanno rilevato le forze dell'ordine e il Servizio analisi criminale, che ha ha previsto, dopo i primi segnali sospetti di infiltrazioni mafiose nell'economia disastrata dall'emergenza covid-19, che le operazioni sugli NPL sono in forte crescita ed è presumibile “che le organizzazioni criminali possano inserirsi nel mercato dei crediti deteriorati”.

Attualmente la malavita sta ricorrendo a prestanomi e società di copertura, realizza infiltrazioni nel settore del servicing, acquista i crediti NPL attraverso società di recupero crediti che possono agire senza essere soggetti alla stringente disciplina stabilita dal TUB per gli intermediari finanziari”, investe “nell'acquisto di obbligazioni denominate Abs (asset-backed security) emesse dalle società veicolo costituite da banche e intermediari finanziari per la cartolarizzazione degli NPL.

Alla luce di queste problematiche, Riccardo Pedrizzi, a nome di Federproprietà e del Coordinamento, ha suggerito alla Commissione di chiamare in audizione i vertici di Pubblica Sicurezza.

Sul piano legislativo, invece, Federproprietà, presieduta da Massimo Anderson, anche a nome del Coordinamento, suggerisce ai singoli proponenti delle proposte di legge "di non introdurre elementi di disparità di trattamento che possano favorire taluni debitori a discapito di altri e che si eviti di creare aspettative di eventuali sanatorie, incentivando o ampliando messaggi che suggeriscano ed incentivino l'inadempimento dei debiti".

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RASSEGNA STAMPA

Secolo d'Italia - Federproprietà al Senato. Pedrizzi: “Il crimine investe sui crediti deteriorati, bene le proposte di legge”

Quotidiano di Sicilia - Federproprietà. "Criminalità investe sui crediti deteriorati"

Osservatorio Politico Internazionale - Audizione di Federproprietà al Senato. Pedrizzi: "Il crimine investe sui crediti deteriorati, bene le proposte di legge in discussione"

Cybernaua - Allarme criminalità, audizione di Federpoprietà al Senato

Consul Press - Audizione di Federproprietà al Senato della Repubblica

Quotidiano del Condominio - Federproprietà: "La criminalità organizzata investe sui crediti deteriorati"

 

 

 

Quella storia è carne e vita della nostra città - Riccardo Pedrizzi (pubblicato su "Latina Editoriale Oggi")

Comunicato stampa - L’Ucid: “Ripartire da tre priorità: no al primato della tecnoscienza, più solidarietà europea, centralità dell'uomo, del lavoro e della produzione”

Comunicato stampa

L’Ucid: “Ripartire da tre priorità: no al primato della tecnoscienza,

più solidarietà europea, centralità dell'uomo, del lavoro e della produzione”

Le tesi del Comitato Tecnico Scientifico dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (Ucid)

su come rilanciare i settori sociali, politici ed economici dopo la crisi del coronavirus

Il Cts dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, presieduto da Riccardo Pedrizzi, in una lettera aperta al premier Conte, in relazione all'annuncio di convocazione degli “Stati generali dell'economia” e con l'auspicio di poter partecipare all'incontro con una propria rappresentanza, ha analizzato debolezze e possibilità di rilancio dei vari settori della vita pubblica, in un’ottica solidaristica, cattolica e riformista, dopo la crisi del coronavirus.

Il riferimento di fondo delle tesi resta la dottrina sociale della Chiesa. Non casuale nel documento firmato dal CTS dell’Ucid, è la “profezia” di Benedetto XVI contenuta nell’Enciclicla “Caritas in Veritate” sul supporto fondamentale della Fede nel “riprogettare il cammino, a darci nuove regole e trovare nuove forme di impegno, per puntare sulle esperienze positive e a rigettare quelle negative”.

“La crisi diventa così occasione di discernimento e di nuova progettualità. In questa chiave, fiduciosa piuttosto che rassegnata, conviene affrontare le difficoltà del momento presente”, è il richiamo che l’organismo presieduto da Pedrizzi fa all’attuale necessità di rimboccarsi le maniche.

Con nuove consapevolezze, però, come quella della non onnipotenza della tecnocrazia e della tecnoscienza, sulla necessità di bloccare la loro supremazia sulla vita e sulla coscienza dell'uomo, come ci ha svelato, con la crisi della pandemia da coronavirus, che ha evidenziato tutti limiti sociali, politici, economici e sociali di un approccio esclusivamente “scientista” ai problemi del mondo”.

C’è poi il tema politico dell’Europa, dei limiti che ha mostrato, nella forma e nella sostanza. Anche qui l’Ucid richiama le parole rivolte da Papa Francesco all’Europa, che pesano, che rendono, senza mezzi termini e senza possibili equivoci, con grande chiarezza e anche con una forte determinazione la dimensione della posta in gioco: “L’Unione Europea ha davanti a sé una sfida epocale, dalla quale dipenderà non solo il suo futuro, ma quello del mondo intero”.

Infine, l’economia. La strada che indicano gli imprenditori cattolici è quella di lavorare per un “mercato libero perché praticato in regime di concorrenza, ma vincolato nella qualità delle prestazioni e garantito nell'accessibilità ai servizi”. Un mercato in cui la concorrenza è leale e reale e l’apparato delle Pmi italiane sia messo in condizione di competere con l’estero, contro il dumping mondiale e per arginare il gap tra le diverse condizioni burocratiche e fiscali di altri Paesi. Nel segno del made in Italy ma anche dell’etica del lavoro e della valorizzazione dell’uomo, del lavoro e della produzione.

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RASSEGNA STAMPA

Secolo d’Italia – Stop allo strapotere della tecno-scienza, ripartire? Servono altri approcci: l’Ucid scrive a Conte

Consull Press - UCID: riaffermare "Tre Priorità Vitali" secondo l'Enciclica di Benedetto XVI

Vaticannews - Stati generali dell'economia, l'UCID: necessaria una maggiore solidarietà europea

 

Qualcosa non va - I cattolici scendano in campo! (pubblicato su "Il Settimanale di Padre Pio")

 

 

COMUNICATO STAMPA - “Libertà di culto anche nell’impresa” la posizione del Comitato Tecnico Scientifico degli imprenditori cattolici

Il Presidente nazionale del CTS dell’UCID, Riccardo Pedrizzi: “siano consentite le celebrazioni anche nelle aziende con protocolli di sicurezza”

ROMA  - “Apprendiamo a seguito delle ultime comunicazioni ufficiali del Governo italiano che nonostante siano venuti e verranno meno nelle prossime settimane molti dei divieti relativi all’emergenza epidemiologica, la libertà di culto non sia stata ancora pienamente riconosciuta e ripristinata anche nella sua irrinunciabile e costitutiva dimensione pubblica.

Non esiste un cristianesimo “privato”, esso stesso ha rilevanza e dimensione nello spazio pubblico e non spetta né alle autorità politiche, né ai virologi, né agli scienziati stabilire come e dove i cristiani possano manifestare la propria fede e la propria religiosità, così come non può esistere un cattolicesimo con una comunione soltanto “spirituale” e non anche sacramentale e comunitaria il quale si ridurrebbe ad una forma di gnosticismo come giustamente affermato dal Santo Padre nell’omelia di Santa Marta di venerdì 17 aprile 2020.

Si fa fatica a comprendere perché molte altre attività siano state già autorizzate mentre le celebrazioni liturgiche restino soggette ai divieti, per questa ragione come Comitato Tecnico Scientifico dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID) rappresentativa degli imprenditori e dei dirigenti d’azienda cattolici, ci uniamo ai nostri Vescovi nel chiedere il pieno ripristino del diritto naturale ed universale alla libertà religiosa, attraverso l’adozione di opportuni protocolli di sicurezza.

Il mantenimento delle limitazioni verso tale diritto di libertà ormai oltre ogni giustificazione costituisce un vulnus intollerabile, non possiamo non ricordare che limitazioni del genere non sono state adottate nemmeno nei regimi più autoritari dove non esistono le altre libertà.

Come imprenditori e dirigenti d’azienda cristiani, chiediamo anche la libertà di poter tornare a celebrare Messa all’interno delle nostre aziende, perché la fede è la linfa vitale non soltanto dell’assistenza sociale volontaria ma anche di imprenditori, dirigenti, quadri e lavoratori chiamati a rimettersi in moto per sollevare il Paese dalle macerie non solo materiali ma anche spirituali lasciate dal Covid19.”

Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, Presidente nazionale del CTS dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti).

RASSEGNA STAMPA

Il Secolo d'Italia - Pedrizzi (Ucid): “Libertà di culto anche nell’impresa”

Agorà - “Libertà di culto anche nell’impresa” la posizione del Comitato Tecnico Scientifico degli imprenditori cattolici

Zoom - Riccardo Pedrizzi,Presidente UCID: “siano consentite le celebrazioni anche nelle aziende ”

Fatto a Latina - Pedrizzi:la libertà di culto “dimenticata” un grave strappo

Osservatorio Politico nternazionale - Libertà di culto anche nell'Impresa"...

Consul Press - La posizione dell’ UCID per la “Libertà di Culto” anche in Azienda

 

 

 

Demografia, in Italia è inverno. Al Sud è già deserto (pubblicato su "Il Settimanale di Padre Pio")

 

 

Meglio Robespierre che i moderati - un’Intervista ad Augusto Del Noce a cura di Riccardo Pedrizzi (pubblicato su "Il Settimanale di Padre Pio")

 

 

 

Perché Papa Ratzinger è così amato. Il commento di Pedrizzi (pubblicato su "Formiche.net")

Dall'Europa alle radici cristiane, fino alla critica della tecnologia, il popolo di Dio continua a guardare con amore e speranza a Joseph Ratzinger

La marea di auguri che ha inondato i social per il compleanno del Papa emerito Benedetto, che compiva 93 anni (è nato il 16 Aprile 1927 a Markti) deve far pensare, meglio deve far riflettere.
Come mai tanta dimostrazione di affetto e come mai in un genetliaco qualsiasi, non solenne ed importante, come possono essere quelli degli 80, dei 90 né dei 100 anni per un pontefice, che in fondo non è stato mai tanto popolare tra la gente comune, né riscuoteva troppe simpatie tra i cattolici cosiddetti tiepidi e superficiali.

Per non parlare del mondo laicista ed anti cattolico. C’è veramente, dunque, da riflettere, ponendosi delle domande: perché queste manifestazioni pubbliche di affetto mai riscontrate nel passato? Sicuramente perché oggi più che mai si sente il bisogno, i cattolici sentono il bisogno, di punti di riferimento, di ancoraggi spirituali e culturali, insomma di un pensiero “forte” su certi temi e su certi problemi che drammaticamente sono sul tappeto. Mi limito solamente ad alcuni di questi che Papa Benedetto aveva affrontato nelle sue lettere encicliche – ed in particolare nella sua insuperabile Caritas in veritate e che avevano caratterizzato il magistero di tutto il suo pontificato.

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MES e PD Un'analisi culturale della genesi delle attuali posizioni della Sinistra italiana (pubblicato su Tempo Finanziario)

La difesa ad oltranza del MES (Meccanismo europeo di stabilità) da parte del PD, nonostante il suo alleato di governo,  i 5 stelle, continui a manifestare – più a parole che con i fatti – la propria contrarietà, ma sopratutto il malcelato entusiasmo filoeuropeo e le proprie soddisfazioni ad aver portato  casa qualche finanziamento europeo sono la conferma, l'ennesima prova, della deriva di questo partito verso un'economia finanziarizzata, che iniziò con la fine del socialismo reale nel 1989.

Questa posizione "strabica" della sinistra italiana possiamo farla coincidere grosso modo con la formazione del governo Dini nel 1995, un governo cosiddetto tecnico, sostenuto dal PDS, dal partito Popolare di Mattarella, Andreatta, Rosi Bindi e della Lega, ma che però veniva la lontano, da tanto lontano, e che perseguiva una strategia di lungo, lunghissimo termine di conquista del potere concepita fin dall'immediato dopoguerra.

Ma perché e come si è potuto arrivare a tanto partendo da una ideologia che aveva fatto della centralità del lavoro e della produzione,sopratutto quella di tipo fordiano (fabbriche ad alta densità di addetti) i propri capisaldi dottrinari e programmatici?

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Giovanni Paolo II e Navarro Valls in difesa della vita (pubblicato su "Il Settimanale di Padre Pio")

Giovanni Paolo II e Navarro Valls in difesa della vita
dal Numero 9 del 1 marzo 2020 del Settimanale di Padre Pio
di Riccardo Pedrizzi

Attraverso le pagine del libro di Paolo Arullani e alcuni aneddoti personali, il senatore Pedrizzi ricorda lo storico portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls, dietro cui riaffiora forte e umanissima la paterna figura di papa Wojtyla.

Il merito di Paolo Arullani è quello di aver “pensato” a questo libro, ma soprattutto di averlo scritto in modo che sembri che Joaquin Navarro Valls continui a parlarci, a riproporci le sue riflessioni, a darci ancora delle indicazioni, recuperando e riportandoci pensieri e parole di quello che è stato – secondo chi scrive – il più grande Papa del nostro tempo: san Giovanni Paolo II.

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Ci vorrebbe Augusto Del Noce (pubblicato su "Il Settimanale di Padre Pio")

Ci vorrebbe Augusto Del Noce
dal Numero 5 del 2 febbraio 2020 del Settimanale di Padre Pio
di Riccardo Pedrizzi

A 30 anni dalla sua dipartita, ricordiamo il filosofo italiano Augusto Del Noce (1910-1989), mente acuta e profetica della cultura cattolica del Novecento, che col suo lavoro intellettuale remò sempre contro quella corrente di pensiero progressista sviluppatasi nella Torino del suo tempo.

In verità quelli che, dopo la sua morte avvenuta il 30 dicembre del 1989, hanno ricordato Augusto Del Noce, hanno sempre messo in evidenza un aspetto del suo carattere: essere stato ed andare “controcorrente”.

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L’Europa ha tempi lunghi. L’Italia non può aspettare. L’opinione di Pedrizzi (pubblicato su "Formiche.net")

Non possiamo aspettare il prossimo vertice europeo di fine aprile, bisogna porre mano subito anche a strade alternative come quella indicata da economisti, banchieri ed esponenti politici, secondo i quali si potrebbe finanziare la ricostruzione della nostra economia reale con un prestito “libero” e non forzoso. L'opinione di Riccardo Pedrizzi

La partita sui coronabond è ancora una volta rinviata, si va a dopo Pasqua quando si riuniranno i 27 capi di Stato dell’Unione europea. Eppure tutti invocano decisioni rapide, concrete e soprattutto immediatamente operative. Non bastano – si dice da più parti – né la liquidità della Bce né i finanziamenti previsti dal governo italiano, che a tutti gli operatori di qualsiasi settore merceologico appaiono insufficienti e difficili da ottenere e da restituire una volta erogati. In particolare quel che preoccupa sono la tempistica e gli adempimenti burocratici.

Tanto per fare qualche esempio:

1) Nel caso di garanzia al 90% l’importo del prestito ,sottoposto a valutazione delle banche che non si sa ancora quanto tempo impiegheranno nella istruttoria, non potrà superare il 25% del fatturato del 2019 oppure il doppio dell’importo annuo dei salari sempre del 2019.
2) I mini prestiti fino a 25 mila euro garantiti al 100% non potranno superare il 25% dei ricavi che dovranno superare perciò i 100 mila euro al di sotto dei quali scende il finanziamento.
3) La restituzione dei prestiti dovrà avvenire entro i 6 anni, perché “ce lo chiede l’Europa”.

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Pedrizzi (Ucid) ricorda Rebecchini: “Un baluardo nella difesa del diritto naturale” (pubblicato sul "Secolo d'Italia")

Riceviamo e pubblichiamo da Riccardo Pedrizzi (Presidente del CTS nazionale e del Gruppo regionale Lazio dell’UCID, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti

Con rammarico e con grande dolore apprendo della scomparsa dell’Ing. Gaetano Rebecchini, imprenditore, uomo politico e giornalista, ma soprattutto amico e persona di profonda cultura e di fede, che ha frequentato a lungo il Comitato Tecnico Scientifico dell’UCID e collaborato alle riviste “Intervento nella Società” e “Tradizione”. 

[fidanza ue limitazioni] Fidanza (FdI) difende il made in Italy: perché la Ue consente vergognose limitazioni?
[inps hacker] Hacker contro l’Inps? In un Paese normale sarebbero già saltate molte poltrone

Lo ricordo ancora con particolare nostalgia per il lavoro che insieme abbiamo svolto all’interno della Consulta etico-religiosa nazionale del partito nel quale abbiamo speso entrambi lunghi anni di militanza.

Alla cara Marilù, ai figli ed alla sua bella e grande famiglia vadano le mie condoglianze più affettuose.

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Caro Senatore e caro Riccardo
ti prego di estendere ancora un sentito ringraziamento a tutta la famiglia UCID per i tanti messaggi di cordoglio e affetto che sono giunti a noi familiari in seguito alla scomparsa di Gaetano, nella impossibilità di ringraziarle tutti personalmente. 
A te, un particolare ringraziamento anche  per la stima e la amicizia che hai sempre riconosciuto a papà nei tanti anni di vostra frequentazione.
Marilù e i miei fratelli si associano in questi ringraziamenti.
Un cordiale saluto.


Salvatore Rebecchini

 

Vi spiego perché i successi napoletani sul coronavirus non sono casuali (pubblicato su "Formiche.net")


L'eccellenza medica al sud nasce con i Borbone. Il commento del senatore Riccardo Pedrizzi

Molti amici mi hanno chiamato per esprimermi la loro sorpresa nell’apprendere che all’ospedale Cotugno sarebbe stato trovato un farmaco utile nel contrasto al coronavirus, il Tocilizumab, utilizzato per la prima volta in Italia dal professor Paolo Ascierto, direttore dell’unità di immunologia clinica dell’Istituto “Pascale” e dai colleghi dell’ospedale Cotugno di Napoli nella cura della polmonite indotta dal Coronavirus. Una “scoperta” che potrebbe scrivere la storia nella lotta dei ricercatori mondiali contro questa terribile epidemia. Una “scoperta” targata Napoli.

Ed è su questo che molti amici si sono mostrati sorpresi. Perché?

A Napoli?, mi hanno chiesto. Proprio a Napoli. Per me invece, meridionale, che ha qualche nozione di storia, è, tutto sommato, se non scontato, almeno non sorprendente. Ed a questi amici ho fatto notare quanto ho scritto nel mio ultimo libro, Il Salvadanaio, manuale di sopravvivenza economica nel quale mi occupo di crisi finanziarie e bancarie attuali, ma anche di buona economia e di storia dell’economia, ripercorrendo le tante eccellenze che il Sud vantava fin da prima dell’Unità d’Italia. Nella sanità, ma non solo.

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Pedrizzi: “Il silenzio della Von der Leyen sul coronavirus è incredibile” (pubblicato sul "Secolo d'Italia")

“A parte le sciocchezze che stanno circolando in questi giorni sull’epidemia del Corona virus, non so se qualcuno si sia accorto e reso conto che in tutta questa tragedia dell’epidemia che ci ha colpito non una parola viene da Bruxelles? La presidente della commissione Von der Leyen non parla da giorni. E non propone nessun provvedimento di rilancio dell’economia europea che attraversa la più grande crisi del nostro tempo”. L’attacco pesantissimo ai silenzi e l’ostilità della Ue arriva da Riccardo Pedrizzi, ex senatore e presidente della Commissione Finanze della Senato.

Pedrizzi, nei giorni scorsi si era espresso sull’allarme demografico lanciato dall’Istat e dal Colle. Oggi torna sulla polemica con la Ue, che resta immobile, inerte, di fronte all’emergenza del coronavirus.

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Francesi ancora all'attacco del Bel Paese di Riccardo Pedrizzi (pubblicato sulla rivista "Federproprietà")

 

 

 

Navarro Valls e Giovanni Paolo II in difesa della vita. Articolo di Riccardo PedrizzI (pubblicato su "Osservatore Internazionale Van Thuan")

Joaquin Navarro Valls dette un apporto determinante come rappresentante della Santa Sede alla Conferenza delle Nazioni Unite al Cairo nel 1994, a Copenaghen, a Pechino (1995) ed a Istambul (1996) per tentare di raddrizzare la deriva antinatalista ed abortista.

E’ alla Conferenza del Cairo che ebbi continui contatti con Navarro, che lo conobbi bene, tanto che mi aiutò a far assumere alla delegazione italiana, guidata dal Ministro della famiglia, Antonio Guidi, praticamente, le stesse posizioni della Santa Sede. Mi piace ricordare che nella delegazione italiana c’era anche l’attuale Presidente del Senato Elisabetta Casellati.

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Pio XI: non solo i Patti Lateranensi (pubblicato su "Radici Cristiane")

E' passato sotto silenzio l'ottantesimo anniversario della morte di Papa Pio XI, avvenuta alle ore 5,31 del 10 febbraio 1939, un giorno prima, cioè della celebrazione del decennale della Conciliazione tra lo stato italiano e la Chiesa, quando il Pontefice aveva ormai raggiunto gli ottantadue anni.

Eppure mai pontefice fu cosi determinante, per la pace religiosa del nostro popolo come Achille Ratti, che volle fortemente fin dalla sua elezione al soglio pontificio, che seppe chiudere, insieme al capo del governo dell'epoca, Benito Mussolini, la lunga vertenza della “Questione Romana” apertasi con la nascita dello Stato unitario italiano.

Ma è forse proprio perché Pio XI ancor oggi viene ricordato da tutti come il Papa dei Patti Lateranensi e del Concordato, che “riportò Dio all'Italia e l'Italia a Dio”, che sia al di qua che al di là del Tevere di celebrazioni e di commemorazioni per l'anniversario non si è avuta notizia.

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COMUNICATO STAMPA - Famiglia e denatalità, Pedrizzi: “Mattarella ha centrato il punto, l'inverno demografico mette a rischio l'Italia”

«Il monito del presidente Mattarella sull'allarme demografico lanciato ieri dall'Istat evidenzia uno dei temi basilari che la classe dirigente di questo Paese non può ignorare: la denatalità, l'inverno demografico, un problema che riguarda l'esistenza stessa del nostro Paese, come dice Mattarella. Le famiglie sono il tessuto connettivo dell'Italia, non solo dal punto di vista sociale, ma anche economico. E i dati lo dimostrano», dichiara Riccardo Pedrizzi, ex senatore e presidente della Commissione Finanze della Senato, oggi presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell'Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) e del gruppo Lazio.

«La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è salita fino a quasi 4300 miliardi di euro. Una cifra enorme che fa del popolo italiano uno dei primi risparmiatori del mondo. Frutto di una visione della vita radicata in quei valori tradizionali che danno solidità e futuro alla società italiana. Una ricchezza enorme che va indirizzata alle politiche per la famiglia, alla quale servono misure urgenti ed energiche per incentivare la natalità e favorirne la funzione di traino e di collante anche attraverso adeguate politiche fiscali e legislative», prosegue Pedrizzi, che dedica a questi temi alcuni capitoli del libro “Il Salvadanaio: manuale di sopravvivenza economia” (Guida Editori).

Per discutere di questi temi, il 10 marzo, presso l’Istituto Sturzo a Roma, il Comitato Tecnico scientifico dell’Ucid ha organizzato da tempo un convegno sul tema “Popolazione e Sviluppo” che vedrà le relazioni proprio del Presidente dell’Istat prof. Giancarlo Blangiardo, di uno dei più grandi esperti di studi sulla famiglia prof. Pierpaolo Donati e del vescovo Paolo Selvadagi consulente ecclesiastico dell’Ucid Lazio.

RASSEGNA STAMPA

Secolo d'Italia - Pedrizzi: “Mattarella ha centrato il punto, l’inverno demografico mette a rischio l’Italia”

Formiche.net - Denatalità, l’inverno demografico mette a rischio l’Italia. L’opinione di Pedrizzi

Osservatorio Politico Internazionale – FAMIGLIA E DENATALITÀ, PEDRIZZI: “MATTARELLA HA CENTRATO IL PUNTO, L’INVERNO DEMOGRAFICO METTE A RISCHIO L’ITALIA”

Latina Editoriale Oggi – denatalità Pedrizzi (UCID): “Un pericolo per il Paese”

 

Augusto Del Noce intervistato dal Sen. Riccardo Pedrizzi: ………. "Meglio Robespierre che i moderati !" (pubblicato su "Consul Press")

Il mondo cattolico attraversa un particolare momento di confusione e non è in grado di respingere l’attacco che il laicismo sta portando all’avvenimento cristiano. Restano pertanto di estrema attualità le “profezie” di Augusto Del Noce del quale ricorre il trentennale della scomparsa. Per questo riteniamo opportuno riproporre questa intervista che Riccardo Pedrizzi fece al filosofo in occasione del Bicentenario della Rivoluzione francese:

Intervista ad Augusto Del Noce di Riccardo Pedrizzi : 
“Meglio Robespierre che i moderati”

Pensatore di altissimo livello, intellettuale tra i più acuti del nostro tempo, professore universitario emerito tra i più  stimati del mondo accademico, scrittore controcorrente, sui cui  testi si sono formate le ultime generazioni di cattolici non succubi di culture altrui, cristiano seriamente impegnato in quell’opera di inculturazione della fede, che invocò tanto Giovanni Paolo Il, soprattutto uomo libero da ogni vincolo di consorteria partitica, Augusto Del Noce, mi ricevette nella sua nuova casa di Roma, nella quale si era trasferito con le decine di migliaia di libri, che teneva distribuiti in ogni parte.


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Presentazione del libro: "Il Salvadanaio" a Gaeta 15/02/2020

Presentazione dell'ultimo libro del Sen. Riccardo Pedrizzi: "Il Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica.", organizzato dall'UCID Sezione di Latina con il patrocinio: della città di Gaeta; l'Ordine Sovrano e Militare del Tempio di Gerusalemme; l'Arcidiocesi di Gaeta; la CISL di Latina; che si terrà a Gaeta, presso la Sala Convegni del Museo Diocesano, sita in Piazza Cardinale Tommaso De Vio n.7 - 04024 Gateta, in data sabato 15 febbraio 2020 alle ore 17:30. 

All'evento parteciperanno S.E. Mons. Luigi Vari, Arcivescovo di Gaeta, il Dott. Cosmo Mitrano, Sindaco di Gaeta, l'Ing. Gennaro L. Nappo, Maestro generale dell'ordine Sovrano Militare del Tempio di Jerusalem, l'Avv. Salvatore Forte, Presidente Consorzio Sviluppo Industriale Sudpontino, il Dott. Paolo Di Cecca, Consiglio Direttivo di Unindustria Gruppo Giovani Imprenditori.

Introduce i lavori l'Ing. Francesco Berardi, Presidente dell'UCID di Latina.

Relazione dell'Avv. Roberto Cecere, Segretario Generale CISL di Latina.

Sarà presente il Sen. Riccardo Pedrizzi, autore del libro e Presidente dell'UCID Gruppo Lazio.
 

La Segreteria dell'UCID Gruppo Lazio


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RASSEGNA STAMPA

Il Messaggero Latina - Sabato a Gaeta la presentazione del libro "Il salvadanaio" di Riccardo Pedrizzi

Osservatorio Politico Internazionale – A GAETA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL SALVADANAIO. MANUALE DI SOPRAVVIVENZA ECONOMICA”

Consul Press – Presentazione del libro: “Il Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica”

 

 

L’economia della tradizione per uscire dal tunnel. La mappa di Pedrizzi per il Sud (pubblicato su "Formiche.net")

Se il Sud vuole darsi una speranza di ripresa deve ripartire dalla sua identità e dalle leve che ne hanno fatto la fortuna, negli anni passati. L'analisi di Riccardo Pedrizzi

Il divario esistente tra il Nord ed il Sud dell’Italia è ormai un dato incontrovertibile, in cui il degrado delle strutture e della qualità di vita investe anche e soprattutto la componente umana. Ma questo non significa che ci troviamo dinanzi a due Italie. In realtà, invece, le grandi aree geografiche nazionali, Nord, Centro, Sud presentano al loro interno situazioni molto differenziate. Anche nel Nord, ad esempio, accanto alla locomotiva lombarda e del triveneto, vi sono aree in sofferenza ed anche nel Sud si può riscontrare una situazione diversificata.

Il Mezzogiorno non è un’area omogenea, anche perché vi sono casi dove si sta registrando una marcata crescita del reddito e un’apprezzabile diffusione delle attività produttive. Ma il divario mediamente c’è e questo divario tra Nord e Sud ci appare, oggi più che mai chiaramente, come la risultante di un dato storico e antico.
Il processo unitario, infatti, costò veramente molto caro al Sud ed alle sue popolazioni sia in termini di vite umane, sia in termini di dispersione e distruzione del patrimonio economico, finanziario, tecnologico, culturale, artistico ed archivistico.

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L'economia della tradizione per uscire dal tunnel

Intervento del Senatore Riccardo Pedrizzi al Convegno organizzato a Napoli da Federproprietà sul tema: “Tutela la tua proprietà”

 

Il divario esistente tra il Nord ed il Sud dell’Italia è ormai un dato incontrovertibile, in cui il degrado delle strutture e della qualità di vita investe anche e soprattutto la componente umana.

Ma questo non significa che ci troviamo dinanzi a due Italie.

In realtà, invece, le grandi aree geografiche nazionali, Nord, Centro, Sud presentano al loro interno situazioni molto differenziate. Anche nel Nord, ad esempio, accanto alla locomotiva lombarda e del triveneto, vi sono aree in sofferenza ed anche nel Sud si può riscontrare una situazione diversificata.

Il Mezzogiorno non è un’area omogenea, anche perché vi sono casi dove si sta registrando una marcata crescita del reddito e un’apprezzabile diffusione delle attività produttive.

Ma il divario mediamente c’è e questo divario tra Nord e Sud ci appare, oggi più che mai chiaramente, come la risultante di un dato storico e antico.

Il processo unitario, infatti, costò veramente molto caro al Sud ed alle sue popolazioni sia in termini di vite umane, sia in termini di dispersione e distruzione del patrimonio economico, finanziario, tecnologico, culturale, artistico ed archivistico.

Il Sud dunque non era e non è affatto una terra tutta arretrata e sottosviluppata, era ed è solamente una realtà “diversa” da quella del resto d’Italia, ancora abbastanza compatta nella struttura sociale, dotata in larghi strati della popolazione di una radicata cultura tradizionale, legata ancora ad un cattolicesimo vissuto e concepito in maniera completamente diversa da come lo si vive altrove.

È stato perciò un grave errore tentare di omologare tutto ciò, schiacciare ed annichilire le particolarità, le peculiarità, gli usi, i costumi, le tradizioni, persino la lingua. Infatti per oltre un secolo e mezzo si è inculcato, nell’animo di ogni generazione di meridionali, il sentimento della sconfitta e della rassegnazione, un autodistruttivo fatalismo che ha costituito la psicologia individuale e, soprattutto, la psicologia collettiva dell’intero popolo meridionale. Proprio per questo mancano addirittura le precondizioni per realizzare uno sviluppo adeguato: 1) la popolazione; 2) il controllo del territorio; 3) le infrastrutture.

1) La popolazione, anche da questo punto di vista, il Sud d'Italia ha imboccato una strada senza ritorno: quella dell'invecchiamento demografico e dello spopolamento.

E' questo il grido di allarme e di dolore che ha lanciato lo Svimez (l'Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno) con i suoi Rapporti.

La quota di ultra settantacinquenni sulla popolazione complessiva passerà al Sud dall'attuale 8,3% al 18,4% nel 2050, superando il Centro-Nord dove raggiungerà il 16,5%. In pratica il Mezzogiorno nei prossimi vent''anni perderà un giovane su quattro e gli under 30 saranno oltre 2 milioni e mezzo in meno nel 2050. Nel Sud si nasce in pratica meno che al Nord: 1,34 per donna contro il già risicato 1,42.

Ad accentuare gli aspetti problematici della denatalità è anche la persistente emigrazione dei giovani che oltre a contribuire a rendere maggiore il peso relativo degli anziani sulla popolazione lo rende anche più problematico. Si riduce infatti per molti anziani il possibile sostegno del welfare informale basato sulla solidarietà familiare intergenerazionale.

Di questo capitale sociale il Sud avrebbe avuto bisogno per svilupparsi ed invece lo sta perdendo. E' un vero e proprio impoverimento.

2) L'ordine pubblico Scandali al sole, potrebbe essere il titolo di un film che si ripete, puntuale, sul grande schermo del Mezzogiorno da decenni, un film dal sapore antico che si ripresenta puntualmente con lo spettacolo desolante di una terra devastata dal malcostume di una classe dirigente, non solo politica.

Sul piano della sicurezza e dell'ordine pubblico le attività economiche, professionali e d'impresa mancano di un'adeguata tutela per potersi svolgere e sviluppare. Ma non è solo questione di ordine pubblico o di blindare gli insediamenti produttivi. Dati recenti infatti ci dicono che, solo negli ultimi anni, sono stati inquisiti centinaia di amministratori e di pubblici dipendenti.

Buona parte delle amministrazioni meridionali, poi, si è dimostrata incapace persino di accedere ai finanziamenti comunitari proprio per l'incapacità di progettare interventi di sviluppo e di valorizzazione del loro territorio.

Il dato più inquietante è che anche quando aumenta lo sfruttamento dei fondi europei, cresce in maniera esponenziale la corruzione di chi li utilizza, come ha denunciato uno studio pubblicato dalla Banca d’Italia.

3) Le infrastrutture sono meno della metà della media nazionale, come si può pensare o sperare che nuove iniziative siano in grado di competere con altri sistemi, che hanno a disposizione non solo strade, acquedotti, trasporti, energia, aeroporti, ferrovie, ma persino le autostrade informatiche?

Ma non tutto va male perché negli ultimi anni è aumentato il numero delle imprese attive e quello delle start-up innovative; è cresciuto il fatturato delle aziende, quello di medie dimensioni ed anche quello delle piccole imprese; si è incrementato l'export delle imprese manifatturiere di diversi settori. “E l'aspetto più nuovo e sorprendente – ha dichiarato Giorgio La Malfa, presentando il settimo Rapporto su “le imprese industriali del Mezzogiorno 2008 – 2016” è che le medie imprese del Sud presentano la stessa competitività di quelle del “quarto capitalismo”: sono efficienti, danno buoni risultati.” Perciò “risulta falsa la tesi che nel Mezzogiorno non si può fare impresa”. Esempi eclatanti sono la “Ermanno Scervino” che fa notizia perché la maggior parte della produzione viene effettuata nel Mezzogiorno d'Italia, con una serie di laboratori specializzati nella maglieria e nei ricami fatti a mano, nei capospalla di sartoria, nella produzione di jersey e jeans e nelle lavorazioni di cinture in piccoli paesini, come Longi in provincia di Messina (1600 abitanti), dove vi sono maestranze abili e disponibili ad “eseguire anche lavorazioni complesse, che fanno poi la differenza fra i prodotti italiani e quelli stranieri”.

E poi c'è Marinella qui a Napoli, Talarico Cravatte e l'esempio di Matera che è decollata come capitale della cultura.

Questo significa che solo attingendo al comune bacino dell'identità può generarsi una efficace e redditizia simbiosi tra cultura e impresa: l'economia, recuperando le sue forme naturali (cosiddetta “economia della tradizione”), tornerà cosi ad essere espressione culturale e la cultura, dal suo canto, potrà diventare il volano dell'economia.

In un Sud che rivolge le sue attenzioni principalmente alle produzioni di qualità, al turismo, all'artigianato e all'agricoltura, nonché a tutte le conseguenti attività commerciali, non si può fare a meno dell’eredità storica che è invece in grado di esprimere quella forza vitale che deve dirigere e alimentare l’economia e il “benessere” di un paese. E dunque, bisogna riportare alla luce tutto questo patrimonio sommerso nelle miniere e nei giacimenti della nostra storia.

Infatti solo attingendo al comune bacino dell’identità può generarsi una efficace e redditizia simbiosi tra cultura e impresa: l’economia, recuperando le sue forme naturali (cosiddetta “economia della tradizione”), tornerà così ad essere espressione culturale e la cultura, dal suo canto, potrà diventare il volano dell’economia.

Occorre creare perciò nuove possibilità di “intervento attivo” dell’imprenditoria, che consentano di ottenere immediati benefici nella vendita e nella qualità del proprio prodotto.

Ecco, almeno queste precondizioni bisognerà al più presto predisporre e realizzare.

E poi, una volta messe le basi per creare quelle precondizioni, bisognerà pensare, alle condizioni per vendere e rendere appetibile il territorio meridionale.

Una burocrazia efficiente, con amministratori locali responsabilizzati che siano in grado di svolgere le funzioni di indirizzo e sviluppo.

Procedure amministrative snelle e veloci.

Banche che sappiano interpretare una nuova fase e che rendano meno costoso l’utilizzo del denaro.

Fiscalità di vantaggio ed incentivi certi, misurabili e celeri.

Qualificazione e flessibilità del lavoro.

Uno sportello unico dell’impresa che sappia e possa approntare aree attrezzate, rilasciare licenze amministrative, fornire servizi di sicurezza, predisporre pacchetti localizzativi di incentivi.

Ed allora bisogna incominciare a “pensare” anche a nuovi strumenti.

Si tratta di elaborare un progetto finalizzato a sostenere “azioni di sviluppo locale” da verificare con le Rappresentanze delle economie locali.

Il Mezzogiorno d’Italia è come un genio imprigionato in una lampada. Aspetta un Aladino che lo faccia solamente uscire. Segnali propositivi ce ne sono. Si tratta in una realtà demografica che è 4 volte quella della Danimarca, dell’Irlanda e della Finlandia e 2 volte quella del Portogallo e della Grecia e di gran lunga superiore a quella del Canada. Ma questo genio è ancora chiuso ermeticamente nella lampada.

Riccardo Pedrizzi

 

 

 

PREMIO GIOVANE MANAGER 2019 Semifinale Centro-Sud Presso Università LUMSA

PREMIO GIOVANE MANAGER 2019
Semifinale Centro-Sud
Presso Università LUMSA

Insieme ad UCID hanno partecipato
Federmanager Roma Unindustria Confapi - Confederazione italiana della piccola e media industria Federazione Lazio, Umbria e Sardegna BCC

Martedì 28 gennaio p.v. ore 16.00

PROGRAMMA

Ore 16.00 – Registrazione

Ore 16.30 – Visita sede Università di Roma LUMSA

Ore 17.00 – Welcome coffee

Ore 17.30 – SALUTI
Francesco Bonini, Rettore Università di Roma LUMSA

Giacomo Gargano, Presidente Federmanager Roma

Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale CTS UCID

Ore 17.45 – TAVOLA ROTONDA: ETICA DEL BUSINESS E GREEN VISION

Paolo Grignaschi, Direttore generale BCC Federazione Lazio Umbria Sardegna / Presidente Collegio Revisori UCID Roma

Iolanda Piccinini, Ordinario di Diritto del Lavoro LUMSA

Corrado Savoriti, SAMA Marketing e Produzione srl / Vicepresidente Giovani Imprenditori Unindustria

Modera: Benedetto Delle Site, Presidente UCID Giovani LAZIO

Ore 18.30 – PREMIO GIOVANE MANAGER 2019 – III EDIZIONE
Presentazione Premio e Premiazione Candidati

Renato Fontana, Coordinatore Giovani Federmanager

Marco Oliveri, Director HAYS

Interverranno alla Premiazione

Luca Adinofi, Vicepresidente Giovani Confapi

Simona Mulè, Responsabile Rapporti Istituzionali Giovani UCID

Giulio Natalizia, Presidente Giovani Imprenditori Unindustria

Ore 19.00 – CONCLUSIONI
Eros Andronaco, Vicepresidente Federmanager

Filippo Tortoriello, Presidente Unindustria

Ci vorrebbe Agusto Del Noce - di Riccardo Pedrizzi (pubblicato su "Il Settimanale di Padre Pio")

 

 

 

Così l’Italia (non) si è difesa dalle scalate straniere. Cronistoria di Pedrizzi (pubblicato su "Formiche.net")


L'Italia, anche se in questa fase subisce la globalizzazione più che cavalcarla, con poche aziende in grado di aggregare e con un sistema-Paese che scoraggia con fisco, burocrazia e giustizia, cerca di correre ai ripari per tutelare il proprio apparato industriale. L'opinione di Riccardo Pedrizzi, già presidente di Commissione Finanze e Tesoro del Senato (2001-2006)

Il made in Italy è diventato un boccone particolarmente appetibile e a prezzi scontati, soprattutto per le aziende quotate, che in questi anni di crisi hanno visto precipitare la loro capitalizzazione.

L’aspetto più preoccupante è quello di alcune Pmi che guardano ormai solo all’estero per le loro esigenze di liquidità, cui il sistema bancario italiano non fa fronte da anni.

La situazione è diventata talmente preoccupante che i Servizi segreti avevano già lanciato l’allarme anche nella relazione annuale trasmessa il 31 gennaio 2018 al Parlamento italiano dal Copasir (Comitato Parlamentare per la sicurezza pubblica), secondo il quale gruppi esteri mirano ad acquistare “patrimoni industriali, tecnologici e scientifici nazionali”, nonché “marchi storici”.

In particolare “sono sempre maggiori – veniva sottolineato – le minacce al sistema Paese nella sua dimensione economico-finanziaria, innescate in primo luogo dai processi di globalizzazione e di evoluzione tecnologica, soprattutto nel campo delle comunicazioni, e da un sistema internazionale multipolare, nel quale gli alleati sono nel contempo concorrenti in un’aspra competizione che si combatte nell’arena dell’economia, dagli assetti societari e bancari al mondo delle imprese… per cui anche industrie strategiche e piccole e medie imprese… rischiano di essere seriamente compromessi”.

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Il ricordo del filosofo Augusto Del Noce a 30 anni dalla scomparsa (Pubblicato su Formiche.net)

Dagli anni venti del Novecento al giorno della sua morte, 30 dicembre 1989, la vita del filosofo cattolico ripercorsa dal senatore Riccardo Pedrizzi

Fin dagli anni venti da studente nella Torino laicista del liceo Gioberti, nel quale si erano formati Gobetti e, successivamente Bobbio, Augusto Del Noce, fu, per così dire, un “eretico”.

Una parte della attività di Del Noce è costituita, perciò, da un continuo confronto‑scontro con i tre fondamentali filoni del laicismo razionalistico contemporaneo che si incarnavano, proprio a Torino, rispettivamente in Bobbio, Geymonat e Balbo.

Nel primo filone il filosofo cattolico vedeva “il più coerente rappresentante della cultura liberal‑socialista che da Cattaneo giunge a Gobetti, con l’espressione politica nell’azionismo”; nel secondo “il difensore di un razionalismo che va da Comte a Lenin e approda al comunismo”; nel terzo “il tentativo più coerente di conciliare il cristianesimo con il marxismo, con una conclusione politica di progressismo cattolico subalterno al partito comunista”.

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Siamo sotto attacco: il “Made in Italy” è un boccone appetibile per i palati stranieri (Pubblicato sul "Secolo d'Italia")

Riceviamo da Riccardo Pedrizzi, Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato 2001-2006, e pubblichiamo. 

Il Secolo d’Italia di qualche giorno fa ha riportato la denuncia di Adolfo Urso e di Fratelli d’Italia sui rischi che sta correndo la nostra economia come ha segnalato il Copasir (l’organo bicamerale di controllo del Parlamento Italiano sui nostri servizi di sicurezza) con un suo recente rapporto.

Il Made in Italy è, infatti, diventato un boccone particolarmente appetibile e a prezzi scontati, soprattutto per le aziende quotate, che in questi anni di crisi hanno visto precipitare la loro capitalizzazione.

Il “Made in Italy” e la crisi di liquidità

Ma l’aspetto più preoccupante è quello di alcune Pmi che guardano ormai solo all’estero per le loro esigenze di liquidità, a cui non fa fronte da anni il sistema bancario italiano.

La situazione è diventata talmente preoccupante che i servizi segreti avevano già lanciato l’allarme anche nella relazione annuale trasmessa il 31/01/2018 al Parlamento italiano dal “Comitato Parlamentare per la sicurezza pubblica”, secondo il quale gruppi esteri mirano ad acquistare “patrimoni industriali, tecnologici e scientifici nazionali”, nonché “marchi storici”. 

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"Etica e finanza" di Riccardo Pedrizzi (Pubblicato su "Il Settimanale di Padre Pio")

 

 

LETTERA INVIATA AL DIRETTORE DE "IL FATTO QUOTIDIANO"

Caro Direttore,
in un recente articolo "La Prima Repubblica non passa mai, il potere è sempre democristiano" Pietrangelo Buttafuoco, che seguo sempre con estremo interesse sul suo quotidiano, ha fotografato la potenza incorruttibile del democristiano del suo paese. Ed è proprio vero perché nel nostro panorama politico tutto cambia per restare tutto immutabile. Questo affresco mi ha fatto tornare alla mente una situazione analoga che mi rappresentava il compianto Senatore Umberto Carpi.
Esponente trai più rappresentativi del Sessantotto pisano (era nato a Bolzano nel 1941 ma era vissuto a Pisa) Umberto Carpi era stato eletto al Senato della Repubblica nel marzo del 1994 nelle file di Rifondazione Comunista e poi riconfermato nella successiva legislatura. Era stato sottosegretario di Stato al Ministero dell'industria, il commercio e l'artigianato nel primo governo di Romano Prodi (dal 22 maggio 1996 al 20 ottobre 1998) e nel primo governo di Massimo D'Alema (dal 22 ottobre 1998 al 21 dicembre 1999).
Ma Umberto era sopratutto uomo di cultura e su questo piano era nato il nostro rapporto.
Carpi, alla fine delle sue giornate di lavoro al Ministero, era solito venire a cenare al Ristorante del Senato, che ora non c'è più e che un tempo serviva, oltre alla ristorazione dei parlamentari, anche per consentire di continuare a lavorare durante i pasti, per scambiare opinioni ed idee, per confrontarsi, sopratutto per familiarizzare tra noi, indipendentemente dalle appartenenze di schieramento.
Nel corso di una di queste cene, Umberto mi raccontò della processione di esponenti politici di tutti i partiti della seconda repubblica che aveva durante la sua giornata al Ministero dell'Industria, sottolineandomi e lamentandosi, e sapendo di trovare con me terreno fertile, del fatto che per alcune nomine, a cui doveva provvedere nell'ambito delle sue deleghe e competenze, per enti e società pubbliche o a partecipazione statale, tutti i partiti, da AN ai Democratici di Sinistra, passando per Forza Italia e per l'UDC, tutti ripeto, gli segnalavano per quei posti tecnici (si fa per dire) tutti ex democristiani. "Capisci, mi diceva, non c'è partito che mi abbia segnalato un “comunista”, “un fascista”, un “vero liberale”, un socialista. Solo l'UDC è coerente e mi segnala i “suoi” democristiani ex democristiani". Ed insieme ridevamo del fatto che tutto era cambiato nella Seconda Repubblica, perché tutto rimanesse come prima.
In fondo da persone cresciute attraverso consolidate culture politiche – contrapposte ma informate ad ideali e valori – ci meravigliavamo e ne sorridevamo che tutti i partiti dell'epoca non erano in grado di proporre uomini nuovi e “di parte” per incarichi di responsabilità, se non “vecchi” ed “usurati” democristiani.
In queste valutazioni eravamo sulle stesse posizioni. Per questo ci stimavamo ed eravamo amici.
Grazie per l'ospitalità e cordiali saluti.

Riccardo Pedrizzi​

 

 

Barbadillo - 0 Libri. “Il salvadanaio”: il manuale di sopravvivenza economica di Riccardo Pedrizzi

Con buona pace per chi la considera ancora una “demonia”, l’economia rappresenta, oggi, uno dei principali terreni su cui si confrontano e si scontrano diverse visioni della vita e del mondo.

Oltre la rigidità dei “parametri”, agitati come i simboli dell’equilibrio di bilancio, oltre le vecchie scuole, spesso non all’altezza per leggere una realtà in rapida trasformazione, e ben oltre ogni determinismo produttivistico, inadeguato ad affrontare la complessità sociale, si allarga lo spazio per una visione “organica” dei temi economici. Una “visione” che bisogna sapere cercare e costruire, partendo dalla consapevolezza di un retroterra culturale, in grado di  sconfiggere il vuoto etico, che domina i mercati e che scarica a pioggia i suoi effetti sui soggetti più deboli.

Su questi crinali si è mosso Riccardo Pedrizzi, con il suo corposo, ma leggibilissimo, “Il salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica” (Guida editore, pagg. 404, Euro 18,00) , autentica bussola nel complesso mondo dell’economia globalizzata, della finanza vorace, dell’Europa egoista ed arrogante.

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Per natale regala un salvadanaio!

Come difendere i risparmi dagli squali della finanza, dalle trappole delle banche e dalle bugie dei politici disonesti. L'ultimo lavoro di Riccardo Pedrizzi è in tutte le librerie.

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I cattolici tra Chiesa, politica e società. Il commento di Pedrizzi


La Chiesa incoraggia i suoi fedeli laici a prendere coscienza della propria responsabilità nella comunità politica e a vivere in maniera matura e adulta la propria fede nella dimensione politica, evitando così il pericolo del divorzio tra fede e vita e lavorando per soluzioni e modelli nei quali la concezione cristiana della vita si possa realizzare. L'intervento del senatore Riccardo Pedrizzi

La religione cattolica è parte integrante della cultura, della storia, della vita del nostro popolo.

“Non siamo estranei alla vita” – aveva risposto il grande combattente della fede, Tertulliano, ai pagani del tempo che, allora come oggi, contestavano ai cristiani la presenza nella società – “ci ricordiamo bene di dover riconoscenza a Dio Signore Creatore; nessun frutto delle opere sue noi ripudiamo; soltanto ci moderiamo, per non usarne smodatamente o malamente. E così non senza il foro, non senza il macello, non senza i bagni, le case, le botteghe, le stalle i mercati vostri e tutti gli altri traffici noi abitiamo in questo mondo. Noi pure con voi navighiamo e militiamo, coltiviamo i campi e negoziamo, e perciò ci scambiamo i lavori e mettiamo a vostra disposizione le nostre opere. Come mai possiamo sembrare inutili ai vostri affari, coi quali e dei quali viviamo, davvero non vedo”.

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"La Chiesa per l'educazione dei giovani" di Riccardo Pedrizzi (Pubblicato sul "Settimanale di Padre Pio")

 

 

Secolo d'Italia - Sud, Pedrizzi relatore al corso di formazione per manager dell’Agemed

mercoledì 27 novembre 12:34 - di Redazione

Riccardo Pedrizzi, ex senatore di An, già presidente della Commissione Finanze del Senato, sarà il relatore del corso di formazione per manager organizzato da Agemed (Agenzia per lo sviluppo del territorio del mezzogiorno d’Italia e del mediterraneo). Il corso si svolgerà il prossimo venerdì 29 novembre alle  14.30 presso l’Università di Avellino.

L’Agemed, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Avellino e con l’Università di Benevento ha organizzato la sessione dedicata interamente ai manager. L’obiettivo è fornire elementi di valutazione per lo sviluppo del territorio e margini più ampi di competenza strategica per gli enti locali... (continua a leggere la notizia cliccando qui)

 

COMUNICATO STAMPA

Sud, Pedrizzi relatore al corso di formazione per manager ed amministratori meridionali

Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze del Senato e Presidente Nazionale del Comitato Tecnico Scientifico dell'UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), è stato il relatore del corso di formazione per manager organizzato da Agemed (Agenzia per lo sviluppo del territorio del mezzogiorno d’Italia e del mediterraneo). Il corso si è tenuto lo presso l’Università di Avellino.

L’Agemed, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Avellino e con l’Università di Benevento ha organizzato la sessione dedicata interamente ai manager. L’obiettivo è stato di fornire elementi di valutazione per lo sviluppo del territorio e margini più ampi di competenza strategica per gli enti locali.

Il corso che ha visto come partecipanti amministratori di Comuni della provincia di Avellino, di esperti e di tecnici, si propone la formazione e la preparazione di una classe dirigente sensibile al rapporto necessario con l’Europa in un momento così delicato per la vita del paese. La lezione che ha tenuto il senatore Pedrizzi – si è basata sul suo volume “Il salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica” recentemente dato alle stampe per i tipi di Guida Editore – è stata sul tema:”Il ruolo delle banche per lo sviluppo degli Enti Locali”.

Rassegna stampa evento

Osservatorio Politico Internazionale - Sud, Pedrizzi relatore al corso di formazione per manager ed amministratori meridionali

Consul Press - Sud, Pedrizzi relatore al corso di formazione per manager ed amministratori meridionali

 

 

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale - La vita e la morte, aspetti etici

La recente sentenza della Corte Costituzionale che di fatto apre al suicidio assistito ed all'eutanasia, rappresenta la fine della tutela del diritto alla vita, fino ad oggi costituzionalmente garantito e protetto. In pratica La Corte ha accettato il principio che non va combattuto il dolore, ma eliminato il sofferente che a questo punto si sentirà un peso per tutti: per lo Stato, per la famiglia, per gli amici. Essa comunque è il frutto e la conclusione direi logica, se non fosse aberrante, di modi di pensare e concezioni del mondo e della vita, che si sono affermate, soprattutto nell’era contemporanea.

Esse vanno ricercate, al di là delle situazioni contingenti e dei singoli casi concreti, in atteggiamenti e comportamenti culturali che si sono andati diffondendo con e dopo la Rivoluzione francese attraverso modelli di vita, ideologie e dottrine libertari e radicali, che hanno come suprema istanza la libertà. Secondo i quali è lecito ed è eticamente accettabile tutto ciò che è liberamente voluto.

Si tratta, evidentemente, in questi casi di una rivendicazione di una libertà senza vincoli e senza responsabilità che arriva ad un vero e proprio nichilismo, come nel caso del pensatore Herbert Mancure, e che fa inaridire la stesa radice della libertà, allorquando si pone contro la vita, che è il presupposto ed il fondamento stesso della libertà... (continua a leggere l'editoriale cliccando sul link sottostante)

 

 

COMUNICATO STAMPA

Robert Sirico, “per capire l’economia bisogna capire la persona umana”

Successo per il business leaders share con Padre Robert Sirico promosso da UCID, Unindustria e Federmanager

Si è svolto , presso la splendida cornice della galleria del Centro Studi Americani a Roma, il business leaders share fra i giovani imprenditori e dirigenti di UCID, Unindustria e Federmanager e Padre Robert Sirico, sacerdote e fondatore dell’Acton Institute.

Dopo i saluti di benvenuto da parte di Andrea Chiappetta, consigliere di amministrazione del Centro Studi Americani, il tema, “La vocazione del leader d’impresa”, è stato affrontato nella lectio di Padre Sirico e negli interventi di Benedetto Delle Site (Presidente Giovani UCID Lazio), Giulio Natalizia (Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria), Renato Fontana (Presidente Coordinamento Giovani Federmanager) e Pierluigi Germani (Presidente nazionale Giovani UCID), nonché nelle conclusioni di Riccardo Pedrizzi (Presidente nazionale CTS UCID), Giacomo Gargano (Presidente Federmanager Roma) e Giancarlo Abete (Presidente del Gruppo Abete e Past President di UCID e dell’Unione degli Industriali di Roma).

 “L’economia – ha sottolineato Robert Sirico – non tratta di prodotti, del PIL nazionale, ma tratta di azione umana, persone. Come shareholder del creato, assumono responsabilità dirette per il creato. Sono i manager di Dio: ricordate sempre però chi è il nostro Grande Capo. Ricordate sempre che la vostra leadership è radicata nella vostra concezione della persona, come portatore dell’Immagine di Dio. Esattamente la stessa identica persona che vedrete domani mattina quando vi guarderete allo specchio”.

“Come Dio – ha ricordato Padre Sirico – siamo capaci di fare non solo buoni affari, ma anche grandi nobili affari, siamo capaci di creare nuove ricchezze, per noi e per tutti. E attraverso le nostre imprese, possiamo mettere i nostri tesori a disposizione degli altri. La persona non è solo importante per il mercato. È proprio al centro del mercato.  La persona umana è la fonte e il vertice dell’economia.”

“Per capire le radici della vocazione del business leader – ha concluso il fondatore dell’Acton Institute – bisogna capire il significato della persona, della natura umana di tutti noi coinvolti in un’impresa, scambiando merci, servizi, producendo meravigliose invenzioni per il bene comune. Non è un caso che l’economia di mercato di cui godiamo oggi è provenuta dalla tradizione giudaico-cristiana. Proprio grazie ai contenuti della nostra fede abbiamo cercato di proteggere e promuovere la proprietà privata, la creatività per migliorare il mondo come co-creatori”.

Tirando le conclusioni, Riccardo Pedrizzi, Giacomo Gargano e Giancarlo Abete hanno ricordato lo sviluppo recente della dottrina sociale della Chiesa per quanto di essa attiene all’impresa, ed elogiato il lavoro di approfondimento e riflessione avviato dai responsabili dei gruppi giovani delle tre organizzazioni.

 

 

Cari Soci ed Amici,

Sperando di fare cosa gradita, sono lieto di trasmettervi l’invito all’iniziativa che i nostri giovani hanno promosso con l’Acton Instiute, prestigioso think thank americano, e i giovani di Federmanager e di Unindustria.

L’incontro si terrà a Roma mercoledì 4 dicembre alle ore 17.30 presso le sale del Centro Studi Americani, in Via Michelangelo Caetani 32.

Data l’importanza dell’evento, che vede eccezionalmente in Italia Padre Robert Sirico, sacerdote ed economista americano nonché fondatore dell’Acton Institute, Vi invito a partecipare e ad estendere l’invito ai Vostri familiari ed amici.

Cordialmente,

Sen. Riccardo Pedrizzi

Presidente UCID Gruppo Regionale del Lazio

e Comitato Tecnico Scientifico Nazionale

 

Il Gruppo Giovani di UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) Lazio,

in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria

e il Coordinamento Giovani di Federmanager Roma

 

è lieto di invitarvi Mercoledì 4 dicembre 2019 ore 17,30 all’iniziativa

 

“LA VOCAZIONE DEL LEADER D’IMPRESA”

business leaders share

 

con Robert A. Sirico, sacerdote e commentatore economico statunitense,


che avrà luogo a Roma presso il Centro Studi Americani, in Via Michelangelo Caetani 32.

 

PROGRAMMA
 
Saluti di benvenuto

Dott. Andrea Chiappetta, Consigliere d’Amministrazione Centro Studi Americani

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BUSINESS LEADERS SHARE

 

Padre Robert Sirico

Sacerdote, Fondatore e Presidente Acton Institute

Dott. Benedetto Delle Site, Presidente UCID Giovani Lazio

Dott. Giulio Natalizia, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria

Dott. Renato Fontana, Presidente Federmanager Giovani

Dott. Pierluigi Germani, Presidente nazionale UCID Giovani


Porteranno il proprio contributo a conclusione

Sen. Riccardo Pedrizzi, Presidente nazionale CTS UCID

Ing. Giacomo Gargano, Presidente Federmanager Roma

Dott. Giancarlo Abete, AD Gruppo ABETE

 

R.S.V.P.

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RASSEGNA STAMPA EVENTO

Professione Dirigente - La vocazione del leader d’impresa

GUARDA TUTTE LE FOTO DELL'EVENTO CLICCANDO QUI

 

 

 

Presentazione libro: “Il Salvadanaio” – ANZIO 21/11/2019 ore 17:00

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"Il ruolo economico della famiglia naturale" di Riccardo Pedrizzi (Pubblicato sul "Settimanale di Padre Pio")

 

 

"L'usura uccide la dignità delle persone" di Riccardo Pedrizzi (Pubblicato sul "Settimanale di Padre Pio)

 

 

Presentazione libro: “Il Salvadanaio” – Rotary Club Roma - Hotel Ambasciatori Palace - 19/11/2019

Lo scorso 19 novembre presso le prestigiose sale dell'Hotel Ambasciatori Palace, in Via Veneto a Roma, il Rotary Club Roma Capitale ha avuto come ospite nella cena conviviale il Sen. Riccardo Pedrizzi, autore del libro "Il salvadanaio - Manuale di sopravvivenza economica" Ed. Guida. Nel corso della serata l'autore ha presentato il libro ad una platea di Soci rotariani, rispondendo a una serie di domande non senza digressioni sui grandi fatti di attualità. A conclusione della serata i ringraziamenti del Presidente del Club, Dott. Pierluigi Di Giorgio.

 

 

Comitato Tecnico Scientifico  

"Forum permanente sui valori dell’Imprenditorialità illuminata dalla fede"

Carissimo, sono lieto di confermare il prossimo appuntamento del CTS è fissato per  venerdì 8 novembre 2019 alle ore 17:00

presso Palazzo Grimaldi della Meridiana, Salita di S. Francesco, 4, 16124 Genova.

Ha confermato la Sua  presenza S. Em. il Card. Angelo Bagnasco, Presidente Emerito della Conferenza Episcopale Italiana

Ti ricordo che al termine sarà offerto un'aperitivo.

RingraziandoTi per una cortese risposta di conferma, Ti saluto molto caramente.

                                    Riccardo Pedrizzi

                      Presidente Comitato Tecnico Scientifico  

Partecipazione per salvare l’industria, da Genova l’UCID invoca una santa alleanza

fra capitale e lavoro

GENOVA – Si è svolto nei giorni scorsi presso le sale del Palazzo della Meridiana a Genova il terzo appuntamento del Forum permanente sull’imprenditoria illuminata dalla fede, promosso dal Comitato Tecnico Scientifico dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) sul tema: “Nuove forme partecipative e nuovi modelli di relazioni industriali alla luce della Dottrina sociale della Chiesa”.

Dopo i primi due appuntamenti svoltisi a Roma, i quali hanno visto come ospiti personalità del calibro di Antonio Fazio, Governatore emerito della Banca d’Italia, Giulio Sapelli, economista, S.E. Edoardo Menichelli, Arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, il Vice Ministro Massimo Garavaglia, Vicenzo Boccia, Presidente di Confindustria, S.E. Petro Parolin, segretario di Stato vaticano e del Gen. Giuseppe Arbore della Guardia di Finanza, il CTS dell’Unione degli imprenditori e dei dirigenti cattolici ha chiamato a raccolta i rappresentanti nazionali dei sindacati dei lavoratori e la Confindustria in un momento in cui il caso ArcelorMittal scuote il paese.

Convocati a Genova dal Presidente nazionale del CTS dell'UCID, Riccardo Pedrizzi, Davide Viziano, Presidente dell'UCID Gruppo Ligure, i rappresentanti di CISL, UIL, CGIL, UGL e Confindustria hanno messo al centro dei loro interventi il ruolo della partecipazione dei lavoratori nelle imprese quale antidoto alla crisi dell’industria nazionale, mostrando una comune sensibilità al tema della centralità del lavoro ed una costante sintonia di fondo.

Accompagnato dai saluti del Sindaco di Genova, Marco Bucci e del Presidente della Regione, Giovanni Toti, il Presidente UCID della Liguria, Davide Viziano, ha aperto i lavori proponendo una “santa alleanza tra capitale e lavoro”, a cui ha fatto eco Riccardo Pedrizzi per il quale “la crisi del capitalismo finanziario si potrà superare, incentivando e promuovendo nuove forme partecipative e la diffusione dell’azionario tra i dipendenti delle singole aziende”. Secondo il Presidente nazionale del CTS di UCID “si ripropone, quindi l’antica, e mai affrontata, questione dell’interpretazione e dell’applicazione degli articoli 46 e 47 della nostra Carta costituzionale”.

Pedrizzi, esprimendo la vicinanza dell’UCID ai lavoratori dell’ex Ilva, ha inoltre messo in guardia dalla “filosofia della disintermediazione, alla quale bisogna rispondere con la rivitalizzazione dei corpi sociali intermedi: quelli naturali, quali la famiglia, e quelli volontari, quali le associazioni, i sindacati, le cooperative, le banche di prossimità”.

Giulio Romani, Segretario confederale CISL, ha sottolineato “come molte delle crisi degli ultimi anni sarebbero potute essere scongiurate con strumenti di partecipazione, nel quadro generale di un potenziamento della democrazia economica”. Secondo Vincenzo Colla, Vicesegretario nazionale della CGIL “il pericolo maggiore oggi è quello di una amplificazione della conflittualità che minaccia il nostro paese, alla quale bisogna rispondere con un’idea nuova” e “occorre una cultura di mediazione tra tecnoscienza e umanesimo perché l’uomo non è un problema tecnico”. Secondo il Vicesegretario della CGIL inoltre “il modello renano conserva il proprio valore”.

Paolo Capone, Segretario nazionale dell’UGL ha invece sottolineato come l’applicazione del modello partecipativo comporti per la rappresentanza una “cessione di sovranità, per cui come ha evidenziato Pietro Ichino in passato sono stati proprio i principali sindacati e le associazioni datoriali ad opporvisi”. Per Capone “la lotta di classe in Italia è finita” e la soluzione è nel “contratto di comunità, a cui partecipino anche gli enti locali”.

Giovanni Brugnoli, Vicepresidente Confindustria per il Capitale Umano, ha evidenziato che il vero nodo è “essere partecipativi anziché chiedere la partecipazione, poiché essere partecipativi presuppone un percorso più impegnativo di costruzione di una cultura che metta prima i bisogni dei soggetti alle ragioni di chi li rappresenta”.

A conclusione dei lavori l’intervento del Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo metropolita di Genova, per il quale “dal concetto di lotta di classe, non più attuale, occorre passare a quello di gara di responsabilità, che veda tutti i soggetti partecipi nella costruzione di nuove relazioni e nell’edificazione del bene comune”. Bagnasco, che si è complimentato per l'iniziativa dalla quale è emerso molto chiaramente l'ispirazione alla Dottrina sociale della Chiesa, ha richiamato il “ruolo centrale della famiglia quale primo luogo di relazioni e legami, perché una società di individui privi di relazioni e quindi di identità è una società preda del potere”.

 

 

La Cina è vicina

La Forever Sharing, controllata del Gruppo Zhonglu di Shangai, ha formalizzato l'ingresso in Helbiz, uno dei leader nella gestione di soluzioni per la micromobilità urbana.

Helbiz Inc. è stata fondata da imprenditori italiani. Il gruppo Zhonglu è primo produttore cinese di veicoli elettrici intelligenti per la mobilità sharing e Forever svolgerà una ruolo chiave nell'espansione di Helbiz sui mercati asiatici e su altri mercati primari.

Qualche tempo fa gli elettrodomestici Candy erano stati ceduti ai cinesi di Qingdao Haier per 475 milioni di euro. Era l'ultima grande azienda italiana del “bianco”. E' stata la forza europea di Candy con marchi come Hoover e Rasieres ad attrarre i cinesi perché conseguiva un fatturato consistente principalmente all'estero (UK e Francia). La ex Officine Meccaniche Eden Fumagalli gruppo da 1,14 miliardi di fatturato con 4.660 dipendenti e 6 stabilimenti in Europa passava cosi ai cinesi di Haier. Quella di Fumagalli di Brugherio era il quarto grande gruppo del “Made in Italy”. La prima a passare in mani straniere era stata la Zanussi...

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La vita e la morte. Aspetti etici

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale

La vita e la morte. Aspetti etici

La recente sentenza della Corte Costituzionale che di fatto apre al suicidio assistito ed all'eutanasia, rappresenta la fine della tutela del diritto alla vita, fino ad oggi costituzionalmente garantito e protetto. In pratica La Corte ha accettato il principio che non va combattuto il dolore, ma eliminato il sofferente che a questo punto si sentirà un peso per tutti: per lo Stato, per la famiglia, per gli amici. Essa comunque è il frutto e la conclusione direi logica, se non fosse aberrante, di modi di pensare e concezioni del mondo e della vita, che si sono affermate, soprattutto nell’era contemporanea.

Esse vanno ricercate, al di là delle situazioni contingenti e dei singoli casi concreti, in atteggiamenti e comportamenti culturali che si sono andati diffondendo con e dopo la Rivoluzione francese attraverso modelli di vita, ideologie e dottrine libertari e radicali, che hanno come suprema istanza la libertà. Secondo i quali è lecito ed è eticamente accettabile tutto ciò che è liberamente voluto...

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Presentazione libro: “Il Salvadanaio” – UGL Roma 30/10/2019

Presentazione dell'ultimo libro del Sen. Riccardo Pedrizzi: "Il Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica.", promosso dall'UGL (Unione Generale del Lavoro) in collaborazione con Federproprietà (Federazione Nazionale della Proprietà Edilizia) che si terrà a Roma, presso la Sala Landi della Sede Generale dell'UGL, sita in Via delle Botteghe Oscure n.54 - 00186 RM, in data mercoledì 30 ottobre 2019 alle ore 17:30. 

All'evento parteciperanno il Sen. Giorgio Benvenuto, Presidente della Fondazione Bruno Buozzi, il Sen. Massimo Garavaglia, Componente della V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, il Sen. Maurizio Gasparri, Presidente della Giunta Elezioni e Immunità Parlamentari, porterà il saluto il Dottor Francesco Paolo Capone, Segretario Generale dell'UGL.

Introduce i lavori l'On.le Massimo Anderson, Presidente di Federproprietà.

Sarà presente il Sen. Riccardo Pedrizzi, autore del libro e Presidente dell'UCID Gruppo Lazio.

La Segreteria dell'UCID Gruppo Lazio

Clicca qui per scaricare il programma dell'evento con annesso invito

 

 

 

La missione educativa della Chiesa. I novant’anni della Divini Illius Magistri. Di Riccardo Pedrizzi (UCID)

Da sempre la Chiesa ha insegnato, accanto al Vangelo, le discipline umane e scientifiche, operando, ad esempio in certi periodi storici come nel Medio Evo, mirabili sintesi tra rivelazione divina e speculazione filosofica, tra Padri della Chiesa e classici greci e latini, facendo in Europa, in Asia, in Africa, e nelle Americhe di ogni chiesa e di ogni casa religiosa un centro di cultura e un luogo di educazione e formazione della gioventù.

Chi non sa che le prime Università in Europa furono create dalla Chiesa e da ordini religiosi e che in terra di missione accanto ad ogni campanile sorgeva una scuola?

E nessuno, se in buona fede, può mettere in dubbio il fatto che scuole e università cattoliche hanno, ovunque ed in ogni tempo, promosso il sapere in tutto lo scibile umano, coniugando la cultura con l’educazione, la scienza con la fede, la tecnica con la morale.

E poi nel secolo scorso, allorquando, dopo la rivoluzione, francese del 1789, si opera per la prima volta nella storia dell’umanità quella scissione tra società civile e società religiosa, che dovrà portare alla secolarizzazione dell’epoca presente, allorquando l’uomo non sente più la presenza del sacro e del divino accanto a sé ma vuole vivere in base ad ideologie solamente ed esclusivamente umane, intese come sistemi di pensiero chiuso in se stesso e ritenuto luciferinamente autosufficiente, nel secolo scorso – dicevamo – anche i problemi dell’educazione furono affrontati nell’ambito dell’ampia opera di sistematizzazione e di elaborazione della Dottrina Sociale Cattolica...

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Il volto feroce dell’economia. A Roma un convegno sul libro di Pedrizzi “Il salvadanaio”

Si svolgerà mercoledì, alle ore 17.30, presso la Sala Landi di via delle Bottteghe Oscure, 54, Roma, la presentazione dell’ultimo libro di Riccardo Pedrizzi “Il Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica”. L’incontro è promosso Ugl (Unione Generale del Lavoro) in collaborazione con Federproprietà (Federazione Nazionale della Proprietà Edilizia). Prevista la partecipazione di diversi protagonisti della vita politica e sindacale. Tra i presenti, Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi; il senatore Massimo Garavaglia, componente della V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati; il senatore Maurizio Gasparri, presidente della Giunta elezioni e immunità Parlamentari. Porterà il saluto Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl. Introdurrà i lavori Massimo Anderson, presidente di Federproprietà. Sarà presente l’autore, Riccardo Pedrizzi, presidente dell’Ucid Gruppo Lazio.... CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTIZIA ONLINE

 

Altre bolle, altri rischi

Non sono i più vecchi subprime sui mutui che innescarono la crisi finanziaria ed economica, che ancora ci affligge, ma hanno raggiunto già i 1.400 miliardi di dollari. Si tratta del mercato dei “leveraged loans”, cioè prestiti “a leva” erogati a società già super-indebitate e poi negoziati sul mercato come bond, che poi vengono cartolarizzati “impacchettati” in veicoli simili ai “Subprime” che vengono chiamati “collaterlized loam obligations”.

La Banca dei Regolamenti Internazionali in un recente documento ha esaminato le analogie e le differenze tra quelli del 2007 e quelli di oggi che già hanno raggiunto i livelli del 2007, sottolineando che i rischi ci sono e sono tanti.

La differenza è che i mutui erano erogati a persone fisiche, questi invece ad imprese e possono essere venduti sul mercato a fondi e investitori vari.

Bri inoltre certifica che circa il 60% di questi “leveraged loans” è stato emesso da aziende con una quantità di debiti superiore a 5 volte l'Ebitda. Ed un terzo supera addirittura sei volte, per di più senza garanzie ed anche truccando i bilanci delle società che emettono questi titoli.

Ciononostante il mercato continua a crescere perché ci sono fondi che promettono ai propri sottoscrittori interessi del 7-8% l'anno, quando ormai i rendimenti di qualsiasi investimento si aggira intorno all'uno/due per cento a causa della politica dei tassi a zero delle Banche Centrali.

Preoccupazioni su questo settore sono state da tempo espresse non solo dalle autorità di vigilanza ma anche da autorevoli banchieri....   CLICCA QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO PER INTERO

 

 

 

Presentazione del libro: "Il Salvadanaio" a Formello 17/10/2019

- Una sala piena in una location suggestiva, Palazzo Chigi di Formello, vicino Roma, ha ospitato un parterre prestigioso per la presentazione dell'ultimo libro del senatore Riccardo Pedrizzi: "Il Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica".
- Un incontro promosso dal Comune di Formello in collaborazione con la BCC Federlus (Federazione delle Banche di Credito Coperativo del Lazio, Umbria e Sardegna) e il patrocinio del gruppo Lazio dell'Ucid.
- All'evento hanno partecipato il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, il Paolo Grignaschi, Direttore Generale della Federazione delle Banche di Credito Coperativo del Lazio, Umbri e Sardegna, Umberto Ranieri, Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, Gian Filippo Santi, sindaco di Formello.
- Hanno moderato i lavori il Vincenzo Prati, Ambasciatore e Ivana Minguzzi, scrittrice.
Ecco una gallery fotografica della riuscitissima iniziativa.

Carissimo,

sperando di farTi cosa gradita, invio il programma con annesso invito alla presentazione dell'ultimo libro del Sen. Riccardo Pedrizzi: "Il Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica.", promosso dal Comune di Formello (RM) in collaborazione con la BCC Federlus (Federazione delle Banche di Credito Coperativo del Lazio, Umbria e Sardegna) che si terrà a Formello, presso la Sala Grande di Palazzo Chigi, sito in Piazza San Lorenzo n.3 - 00060 Formello (nei pressi del Comune), in data giovedì 17 ottobre 2019 alle ore 18:00. 

All'evento parteciperanno S. Em. R.ma il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, il Dott. Paolo Grignaschi, Direttore Generale della Federazione delle Banche di Credito Coperativo del Lazio, Umbri e Sardegna, l’On.le Umberto Ranieri, Presidente della Fondazione Mezziogiorno Europa già Viceministro agli Esteri, il Dott. Gian Filippo Santi, Sindaco del Comune di Formello.

Moderano i lavori il Dott. Vincenzo Prati, Ambasciatore e la Dott.ssa Ivana Minguzzi, scrittrice.

Sarà presente l’autore.

Nella speranza che Tu possa partecipare, insieme a familiari ed amici, Ti invio i più cordiali saluti.

La Segreteria dell'UCID Gruppo Lazio



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COMUNICATO STAMPA


MANAGEMENT ED ETICA, UCID E FEDERMANAGER

SIGLANO PROTOCOLLO D’INTESA REGIONALE


Roma – Martedì 1 ottobre 2019, presso la sede di Federmanager di Roma, l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID) e l’Unione Dirigenti Industriali Lazio hanno siglato un protocollo d’intesa regionale sui temi dell’etica e della responsabilità sociale d’impresa.

A sottoscrivere il documento sono stati il Sen. Riccardo Pedrizzi, Presidente di UCID Lazio, l’Ing. Giacomo Gargano, Presidente di Federmanager Roma e Unione Regionale Dirigenti Aziende Industriali del Lazio e, in rappresentanza del Movimento Giovani delle due organizzazioni, il Dott. Benedetto Delle Site e il Dott. Renato Fontana.

Oggetto del protocollo una sinergia a livello regionale fra l’UCID, che rappresenta gli imprenditori e i dirigenti i quali si ispirano al magistero sociale della Chiesa e lo declinano in campo sociale ed economico, e Federmanager, l’associazione maggiormente rappresentativa dei manager delle aziende industriali in Italia.

“Oggi che i temi dell’etica e della responsabilità sociale delle imprese sono tornati fortemente al centro dell’agenda globale – sottolineano Gargano e Pedrizzi – siamo chiamati a formare manager che siano i primi custodi del bene comune e della centralità della persona umana, in questo – aggiungono i dirigenti regionali delle due organizzazioni – è certamente un patrimonio da cui attingere il magistero sociale della Chiesa, inteso come sapienza interdisciplinare declinabile nella vita delle nostre aziende e richiamo autorevole a promuovere uno sviluppo umano integrale”.

“I Giovani di UCID e Federmanager – sottolineano i coordinatori Fontana e Delle Site – credono fortemente in un protocollo che vuole essere l’inizio di un nuovo eppure antico modo di concepire il management: leadership come servizio e sostegno ai più deboli, nell’ottica del principio di sussidiarietà circolare che deve vedere l’industria parte attiva di un nuovo modello di governance locale e globale. Con l’attuazione del protocollo – concludono i due responsabili – inizieremo a costruire dai territori modelli virtuosi che speriamo essere un domani vincenti”.

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Lo scorso 26 settembre si è tenuta, presso la prestigiosa sede del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma, la presentazione del libro ‘Il salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica’, Guida Editore, scritto dal senatore Riccardo Pedrizzi, Cavaliere di Gran Croce di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio L’evento è stato organizzato dalla Delegazione di Roma col supporto dell’UCID, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti.

Questo il messaggio inviato da S.E. il Presidente della Real Commissione per l’Italia Don Diego de Vargas Machuca, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia decorato del Collare del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio:

"In qualità di Presidente della Real Commissione per l’Italia, mi compiaccio che sia stata promossa dalla Delegazione costantiniana di Roma e Città del Vaticano la presentazione, presso la prestigiosa sede del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, del libro ‘Il Salvadanaio. Manuale di Sopravvivenza economica’. Ne è Autore il confratello Sen. Riccardo Pedrizzi che, nel solco della Dottrina sociale della Chiesa, ha saputo offrire un prezioso strumento di conoscenza del mercato finanziario – bancario, al fine di salvaguardare il cittadino in una situazione evolutiva non sempre favorevole per il risparmio.
Rivolgo in primis un devoto pensiero a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Gherard Ludwig Müller, Gran Priore della nostra Sacra Milizia. E quindi un deferente saluto agli altri Illustri Relatori, che ringrazio vivamente per la loro presenza. Un sentito saluto esprimo, infine, alle Autorità, ai Confratelli e a quanti hanno voluto partecipare alla presentazione dell’opera. Per la quale davvero auspico gradita accoglienza e pieno successo".

 

 

 

 

Cosa insegna la dottrina della Chiesa ai turbocapitalisti.

La riflessione di Pedrizzi

 

pubblicato sul portale di informazione online Formiche.net

 

 

 

 LA SINTESI DEL CONVEGNO AL PONTIFICIO ISTITUTO DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA


Grande successo lo scorso giovedì 26 settembre per la presentazione a Roma, presso il Pontificio Istituto dell’Archeologia cristiana, del libro del Senatore Riccardo Pedrizzi “Il salvadanaio – Manuale di sopravvivenza economica – Ed. Guida 2019”. Promossa da UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) Lazio e dalla Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, la presentazione ha visto gli interventi del card. Gerhard Muller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina e la Fede, del deputato ed economista Stefano Fassina e dello scrittore Marcello Veneziani. Grande sintonia di vedute fra gli intervenuti sulla crisi di una economia finanziarizzata fondata sulla sola ricerca del profitto.

“Il sen. Pedrizzi – ha incalzato il Card. Muller – non ha fatto altro che applicare il motto di Pio XI che è alla base della Dottrina sociale della Chiesa: osservare la realtà, giudicarla ed agire sulla realtà stessa”.

“Oggi è evidente – ha sottolineato Fassina – come la dottrina sociale della Chiesa sia un patrimonio da cui attingere per criticare l’attuale paradigma economico, ed è sconcertante come proprio certi cattolici a sinistra pur disponendo di tale fonte siano stati subalterni al pensiero dominante tecnocratico. Dal libro – conclude l’ex responsabile economico del Pd – arriva una indicazione alla politica per una agenda di vere riforme”.

“La tradizione – ha concluso Veneziani – è l’unico argine alla deriva del tecno-capitalismo, come aveva capito già Pasolini. Il libro di Riccardo Pedrizzi mette al centro di tutto l’uomo integrale, che la modernità ha scisso in economico, sociale, religioso, fino a disintegrarlo”.

RASSEGNA STAMPA DELL’EVENTO

Osservatore Politico Internazionale

Eventi Culturali Magazine

Ex Partibus

Nuova Irpinia

Korazym.org

 

Carissimo,

sperando di farTi cosa gradita, invio il programma con annesso invito alla presentazione dell'ultimo libro del Sen. Riccardo Pedrizzi: "Il Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica.", promosso dalla Delegazione di Roma e Città del Vaticano della Sacra Milizia Costantiniana, che si terrà a Roma, presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, sito in Via Napoleone III n.1 (nei pressi di Santa Maria Maggiore), in data giovedì 26 settembre 2019 alle ore 17:30. 

All'evento parteciperanno S. Em. R.ma il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, il giornalista e scrittore Marcello Veneziani e l’On.le Stefano Fassina. Coordinerà i lavori Eugenio Fatigante del quotidiano "Avvenire". Sarà presente l’autore.

Nella speranza che Tu possa partecipare, insieme a familiari ed amici, Ti invio i più cordiali saluti.

 

La Segreteria dell'UCID Gruppo Lazio
 

si prega di voler inviare eventuale conferma di partecipazione dell'evento.

 

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Teologia della liberazione o liberazione dalla teologia?

La cosiddetta teologia della liberazione sembra aver acquisito da qualche anno a questa parte un vero e proprio diritto di cittadinanza nell'ambito della Chiesa e del Mondo cattolico.

La prova ci viene fornita da un recente articolo pubblicato, come tutte le domenica, su “Il Sole 24 Ore” dal Cardinale Gianfranco Ravasi in occasione del cinquantenario (1969-2019) della pubblicazione del volume “Hacia una teologia de la liberacion” (Verso una teologia della liberazione) del giovane teologo Gustavo Cutierrez, testo tradotto tre anni dopo dalle Edizioni Queriniana di Brescia nota per aver pubblicato e diffuso da noi vari libri dei teologi eretici Hans King e Edward Schillebeeckx.

Il cardinale nel suo articolo scrive che il sintagma «“teologia della liberazione” sarebbe diventato un vessillo sventolato in tutta l'America Latina e una sorta di incubo invece in certi ambiti ecclesiastici, a partire dalle Curia Romana”»......

 

 

Carissimo,

sperando di farTi cosa gradita, Ti invio il programma con annesso invito all’evento: “Il Salvadanaio”, un libro per l’educazione finanziaria”, organizzata dalla Sezione UCID di Sora – Aquino – Pontecorvo – Cassino e BCC Credito Coperativo Federlus (Federazione Lazio Umbria Sardegna), che si terrà a Sora, presso la Sala San Tommaso D’Aquino della Curia, sita in Piazza Indipendenza – 03039 Sora, in data giovedì 25 Giugno 2019 alle ore 18:00.

Nella speranza che Tu possa partecipare, insieme a familiari ed amici, Ti invio i più cordiali saluti.

clicca qui per scaricare il programma dell’evento

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per ulteriori informazioni: 348/3867032
email: [email protected]

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

Pedrizzi (Ucid): “La Chiesa non rinunci alla sua opera di testimonianza e di rappresentanza di tutto il mondo cattolico”

“La Chiesa ha il diritto dovere di pronunciare giudizi morali sulle questioni politiche, sociali, economiche e culturali, preoccupandosi però di non dare la sensazione di essere legata a un particolare modello di vita sociale, o ad un determinato sistema politico o ideologico di parte, proprio per conservare meglio la propria libertà d’azione nell’opera di evangelizzazione ed evitare di creare inutili divisioni nel popolo di Dio”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori, dirigenti e professionisti) in merito al dibattito in corso sul ruolo della Chiesa in politica e sulle polemiche originatesi in campagna elettorale.

Secondo Pedrizzi, la Chiesa “non può tralasciare il suo ruolo di rappresentanza di tutti i suoi fedeli in ogni ambito politico, di qualsiasi posizione esse siano. Diversamente si rischia di creare disorientamento nella comunità cristiana che chiede di essere rappresentata in tutte le sue sensibilità e di dialogare con tutti, a prescindere da chi stia al governo”.

Nel merito delle posizioni del Vaticano sulla questione dell’immigrazione e dell’inclusione sociale, secondo Pedrizzi, “bene fa la Chiesa a ricordare che bisogna praticare nei fatti e nei comportamenti la carità cristiana e la solidarietà, garantendo un trattamento umano e civile agli immigrati la cui dignità di persona non deve mai e per nessuna ragione essere disconosciuta, ma è necessario anche conciliare lo spirito di accoglienza con il realismo e la responsabilità di chi anche da cristiano è chiamato a garantire il rispetto delle leggi, dell’ordine pubblico, delle regole della civile convivenza, della salvaguardia della salute dei cittadini italiani e della vita degli stessi immigrati”.

Pedrizzi sottolinea infine come “sia fondamentale evitare che i convincimenti espressi da taluni esponenti ecclesiastici possano apparire come ispirati da posizioni ideologiche anziché dal messaggio evangelico e dal magistero della Chiesa. È per questo necessario che ora la stessa fermezza utilizzata sul tema dell’immigrazione sia esercitata allorquando partiti o esponenti politici promuovano provvedimenti o visioni in contrasto con la difesa della vita a partire dal suo concepimento, della famiglia naturale fondata sul matrimonio e della persona umana nella sua integralità secondo l’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa”.

“E’ in gioco, conclude Pedrizzi, il ruolo stesso della Chiesa come guida e fonte di ispirazione nelle scelte dei Cattolici italiani”.

Riccardo Pedrizzi

Presidenza Nazionale C.T.S. Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid

 

Segreteria Nazionale C.T.S. Comitato Tecnico Scientifico

Piazza Roma, 4 Sc/ C - 04100 LATINA                    Via delle Coppelle, 35 - 00186 ROMA                tel. 0773/480553 fax: 0773/412412                          tel. 06/86323058 fax: 06/94804638                web: http://ucid.it/gruppolazio/                                  web: http://ucid.it/                                        em@il: [email protected]                                em@il: [email protected]

 

 

Carissimo,

sperando di farTi cosa gradita, Ti invio il programma con annesso invito all'evento: "L'educazione finanziaria per la tutela del risparmio e degli investimenti", organizzata dalla Sezione UCID di Frosinone e BCC Credito Coperativo Federlus (Federazione Lazio Umbria Sardegna), che si terrà a Frosinone, presso la Vialla Comunale di Frosinone sita in Via Marco Tullio Cicerone n.31 - 03100 Frosinone, in data giovedì 11 Aprile 2019 alle ore 17:00. 

Nella speranza che Tu possa partecipare, insieme a familiari ed amici, Ti invio i più cordiali saluti.


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Comitato Tecnico Scientifico

“Forum permanente sui valori dell’Imprenditorialità illuminata dalla fede"


Carissimo, sono lieto di invitarLa all’appuntamento di martedì 12 febbraio 2019 alle ore 11.00

presso l’Istituto Luigi Sturzo, Via delle Coppelle,35 - Sala Perin del Vaga.

Saranno con noi le autorevolissime personalità:


Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano

il Dott. Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria

il Gen. B. Giuseppe Arbore, Capo del III Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza

 

Le ricordo che al termine sarà offerto un light lunch.

RingraziandoLa per una cortese risposta di conferma, La saluto molto caramente.
 

Riccardo Pedrizzi
Presidente Comitato Tecnico Scientifico

 

 

La nuova Via della Seta: un'opportunità o un suicidio

Si è tenuto nei giorni scorsi il meeting su "Le banche e l'Europa. Quale prospettive per il credito alle famiglie e alle imprese", organizzato dalle Fondazioni Farefuturo e New Direction, con la partecipazione dei principali attori del sistema bancario che si sono confrontati con parlamentari e rappresentanti del sistema delle imprese e dei risparmiatori. Hanno Partecipato, tra gli altri, Alberto Bagnai, presidente Commissione Finanze Senato, i sen. Andrea De Bertoldi e Franco Zaffini, Letizia Giogianni, presidente della Associazione risparmiatori truffati dalle banche, Gianluca Brancadoro, presidente Comitato sorveglianza Carige, Augusto Dell'Erba, presidente FederCasse, Beniamino Quintieri, presidente Sace, Riccardo Pedrizzi, presidente Comitato scientifico nazionale UCID.

Nel corso del meeting sono state anche presentate due proposte di legge volte a "sanare" la crisi creditizia e sociale determinata dalla grande crisi, sia sul fronte dei NPL che delle case all'asta.

La prima proposta riguarda appunto i crediti deteriorati ceduti a terzi, per i quali si prevede la possibilità per il debitore di riscattare il proprio NPL con modalità concordata e ad un valore definito nella procedura già attivata dalla banca per la cessione del NPL.

La seconda proposta consente ai titolari di prima casa posta all'asta di potersi riappropriare del bene attraverso una procedura concordata con la banca.

Di seguito riportiamo l'intervento del Sen. Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale del Comitato Tecnico Scientifico dell'UCID.

…..........................

Il premier Giuseppe Conte, ricevendo il premio Donato Menichella al Senato ha assicurato ai risparmiatori “la liquidazione diretta o comunque rapida degli indennizzi a tutti”, con “soluzioni innovative resistenti al vaglio della UE” ed ha anche promesso alle banche locali (Popolari e BCC) l'impegno del Governo “a fare il necessario per un loro rafforzamento nel rispetto delle regole del mercato”. Questa presa di posizione segue quelle di altri esponenti dell’Esecutivo che intendono riconsiderare la “riforma” delle Banche popolari e delle Banche di credito cooperativo introdotta dal Governo Renzi; poi la sentenza del Consiglio di Stato che, alla fine di ottobre, ha rinviato alla Corte di Giustizia Europea la decisione sulla legittimità della stessa riforma; infine la recente sentenza del Tribunale di giustizia europea che ha sancito come la Commissione Ue nel 2015, bloccando la possibilità di utilizzare il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per salvare Banca Tercas, abbia operato in modo giuridicamente illegittimo, sono questi tutti fatti che pongono il sistema bancario al centro delle discussioni e del dibattito politico sia in ambito nazionale che europeo. Per tutte queste contingenze il tema della crisi e dell’evoluzione del sistema bancario è tornato prepotentemente d’attualità nel nostro Paese

 

 

Convegno

La provincia italiana (Bassiano) e le banche di prossimità: un patrimonio da salvaguardare

Bassiano 22/12/2018

L'amore per le proprie tradizioni, per le proprie radici va assumendo sempre più un ruolo strategico nel creare le condizioni per un nuovo modello di sviluppo.

Il rischio e la conseguente paura di essere omologati nel mare magnum, nell'oceano della globalizzazione ha indotto i popoli, ma sopratutto le comunità più piccole a marcare sempre più le differenze, esaltando sempre più le specificità, recuperando sempre più il cosiddetto “genius loci” lo “spirito dei luoghi” che ha sempre dato l'impronta ai nostri prodotti, il nostro made in Italy, il nostro patrimonio culturale, il nostro retaggio religioso. Tutto questo “pacchetto” di spirito dei luoghi, di sentimenti, di tradizioni, dovrà e potrà servire per essere competitivi, per costruire fattori di tutela dell'ambiente, di creazione di nuove iniziative artigianali e di PMI, e sopratutto essere la leva per sviluppare il turismo.

Gli italiani non hanno un forte senso dello Stato, ma hanno un fortissimo senso della comunità locale, un grande attaccamento alla propria terra. Il nostro è il Paese delle mille città ognuna delle quali si sente la capitale della repubblica, o meglio, del Regno. E' il Paese delle differenze coltivate e vantate. E' il Paese del “museo diffuso”, gran parte del quale a cielo aperto, che dilaga nelle piazze, nelle strade, occupa la campagna e le città antiche e moderne, fin nelle pieghe e lande più lontane e dimenticate della penisola.....

Riccardo Pedrizzi

La provincia italiana (Bassiano) e le banche di prossimità: un patrimonio da salvaguardare

 

 

Navarro Valls e Giovanni Paolo II

Il merito di Paolo Arullani è quello di aver "pensato" a questo libro, ma sopratutto di averlo scritto in modo che sembri che Joaquin Navarro Valls continui a parlarci, a riproporci le sue riflessioni, a darci ancora delle indicazioni, recuperando e riportandoci pensieri e parole di quello che è stato - secondo chi scrive - il più grande Papa del nostro tempo: San Giovanni Paolo II.

E riesce a farlo, l'autore del libro,attraverso ricordi anche se frammentari ma spontanei e facendo parlare qualche amico di Navarro: il Cardinale Stanislaw Dziwisz; Gianni Letta; Beatrice Lorenzin già Ministro della Salute; Sergio Marchionne; Mario Moretti Polegato, imprenditore di successo.

Da questo libro emerge, infatti – e Dio sa quanto sia necessario ed importante in questo particolare momento che sta attraversando la Chiesa ed il mondo cattolico – e viene ricordata, attraverso le parole riportate e gli scritti riproposti di Navarro, la figura gigantesca di Giovanni Paolo II.

Ancora una volta i due personaggi si completano ed appaiono inscindibili. Pensare all'uno ci porta inevitabilmente a pensare all'altro.

Voglio, però, in questa segnalazione del libro di Paolo Arullani soffermarmi solamente su due aspetti della figura di Navarro: il primo riguarda il ruolo che ebbe come direttore della Sala Stampa del Vaticano e come portavoce di Giovanni Paolo II, ed in parte, di Benedetto XVI sulla scena internazionale, legato peraltro ad una mia esperienza personale.

Arullani lo accenna solamente nel suo libro, riferendosi all'apporto determinante che Joaquin dette come rappresentante della Santa Sede alla Conferenza delle Nazioni Unite al Cairo nel 1994, a Copenaghen, a Pechino (1995) ed a Istambul (1996) per tentare di raddrizzare la deriva antinatalista ed abortista.......

Riccardo Pedrizzi

JAOAQUIN NAVARRO-VALLS Ricordi, scritti, testimonianze

 

 

L'importanza dell'educazione finanziaria

Sono stati oltre 200 gli eventi per diffondere l'educazione finanziaria che si sono svolti in 70 città in ottobre che hanno impegnato teatri, musei; biblioteche e scuole. Si è cominciato all'inizio del mese a Roma, si è finito il 31 ottobre con la giornata mondiale del risparmio. Mai come in questa particolare congiuntura storica (spreed e situazione delle banche, ecc. ecc.) iniziative di questo tipo e di questa portata sono apparse opportune. Secondo S&P nessun Paese fra i 7 grandi fa e sta peggio di noi e quando dai concetti base dell'economia in generale si passa a cercare qualche rudimento di finanza, i numeri peggiorano ancora. Solo 9 italiani su 100 hanno mostrato di aver chiare le tutele offerte dalla diversificazione degli investimenti. Proprio nei giorni precedenti al mese di ottobre il Sottosegretario Massimo Bitonci aveva presentato il Rapporto annuale della Consob sul Risparmio dal quale era emerso innanzitutto la discrepanza tra il giudizio che gli intervistati danno di se stessi e la realtà. Noi italiani siamo presuntuosi e per il 40% dichiarano di avere un livello elevato di conoscenze finanziarie, mentre solo il 28% dimostra di avere una cognizione effettiva: l'80% del campione (parliamo – badate - di risparmiatori non di quisque de popolo) non ha alcuna nozione di probabilità, il 50% si dichiara avverso a qualsiasi rischio, il 60% non tollera alcun tipo di perdita, solo il 10% riesce a confrontare i vari prodotti finanziari. Pochi usano strumenti di pagamento digitali ed internet (solo il 20% contro il 45% della media degli europei). I portafogli non sono diversificati. Sono numeri da emergenza. Per affrontarla, questa emergenza il decreto banche di fine 2016 (quello che ha salvato Mps, per intendersi) creò il Comitato per l'educazione finanziaria e lo si deve al Sen. Marino, Presidente della Commissione Finanze. Con queste iniziative si proverà a dare agli italiani gli strumenti indispensabili per tenere al riparo i risparmi dalle tempeste, dai rischi di investimenti sbagliati, dalle vendite fraudolente che fanno saltare troppi portafogli. E' una sfida complicata. I soliti detrattori, quelli ai quali non va mai bene niente, continuano a dire che il Comitato governativo per l'Educazione Finanziaria (Edufin), è un'invenzione del governo del 2016 e di certi economisti per ribaltare sui risparmiatori responsabilità negli scandali finanziari. La colpa è dei cittadini – si dice – che sono ignoranti in materia finanziaria.........

Riccardo Pedrizzi

Educazione finanziaria e Welfare aziendale

 

 

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Evento dell'UCID Gruppo Lazio.

Il Gruppo UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) del Lazio organizza la tradizionale cena di apertura dell'Anno Sociale 2019 per giovedì 14 marzo prossimo, alle ore 20:00 presso "Spazio 900", Palazzo dell'Arte Antica, sito in Piazza Guglielmo Marconi, 26/B, zona Eur, 00144 Roma.
    Nell'occasione dopo l'introduzione del Senatore Riccardo Pedrizzi, Presidente Regionale dell'UCID Lazio e Presidente Nazionale del Comitato Tecnico Scientifico,
interverranno il Presidente del Senato della Repubblica, la Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente del Parlamento Europeo, On.le Dottor Antonio Tajani, il Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, On.le Dottor Claudio Durigon, il Presidente della VI Commissione Finanze e tesoro del Senato della Repubblica, Sen. Alberto Bagnai, S. Em. Rev.ma il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, S. Ecc. Rev.ma il Vescovo Paolo Schiavon, Consulente Ecclesiastico del Gruppo UCID Lazio.

  
                                                             La Segreteria UCID
Gruppo Regionale Lazio
 
il costo della cena è di 50 euro p. p.
R.S.V. P. entro  l'11 marzo 2019.
ai seguenti numeri 0773/480553 – 06/86323058 – 06/86399042
[email protected][email protected][email protected]
 
Segreteria UCID Gruppo Lazio
Piazza Roma, 4 Sc/ C - 04100 - LATINA
tel. 0773/480553   fax: 0773/412412
http://ucid.it/gruppolazio/
www.facebook.com/ucidlazio/
www.interventonellasocieta.altervista.org
[email protected]

 
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Un partito per i cattolici? Ma...

Il mondo cattolico sta vivendo da anni un forte disagio perché stenta a ritrovarsi nei partiti che attualmente occupano la scena politica e che di fatto mortificano i moderati di tutti gli schieramenti. Nella cosiddetta Seconda Repubblica, ai tempi della esperienza di democrazia maggioritaria (Prodi contro Berlusconi) il bipolarismo costringeva i due schieramenti a privilegiare “il Centro”; anzi vinceva proprio chi conquistava quest'area. Dopo le elezioni del 4 marzo dello scorso anno praticamente il Centro non esiste più, ma prima o poi questo vuoto dovrà pur essere riempito.

Questo mondo, che bene o male coincide grosso modo con il mondo cattolico, sta facendo da qualche tempo discutere tanto da suscitare convegni che si vanno organizzando in vari ambienti e su tutto il territorio nazionale, nei quali politici, uomini di cultura e anche di Chiesa si interrogano sulle ragioni di un eventuale impegno diretto dei cattolici in politica.

Di fronte perciò ad un futuro che si presenta assai incerto molti cattolici – e persino qualche esponente della stessa gerarchia - stanno maturando, rispetto agli ultimi decenni, una posizione nuova, che poi è antica, oltre i partiti attualmente “sulla piazza”.

 

 

Rassegna Stampa - Comitato Tecnico Scientifico dell'UCID - Pedrizzi (Ucid): “Da Torino un messaggio forte al governo dagli imprenditori. Cattolici in prima fila per lo sviluppo eticamente sostenibile”

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Carissimo,

sperando di fare cosa utile e gradita, inviamo la rassegna stampa relativa alle dichiarazioni del Sen. Dott. Riccardo Pedrizzi, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell'UCID: “Da Torino un messaggio forte al governo dagli imprenditori. Cattolici in prima fila per lo sviluppo eticamente sostenibile”

Cordiali saluti.

CLICCA SUI TITOLI SOTTOSTANTI PER CONSULTARE I DOCUMENTI

Osservatore Politico Internazionale - Pedrizzi: "Da Torino un messaggio forte al governo dagli imprenditori. Cattolici in prima fila per lo sviluppo eticamente sostenibile.

SIR - Tav: UCID, "al fianco del mondo produttivo italiano nella battaglia del fare"

Ansa - Manovra: UCID, da Torino messaggio forte dagli imprenditori

Secolo d'Italia - L'Ucid contro il governo: "Basta vincoli sulle opere, più etica nell'economia"

Latina Oggi - Dalla TAV all'Autostrada, le voci che dicono si

 

Buongiorno,

Oggetto: Comunicato Stampa - Pedrizzi (Ucid): “Da Torino un messaggio forte al governo dagli imprenditori. Cattolici in prima fila per lo sviluppo eticamente sostenibile”

inviamo il comunicato stampa del Presidente Comitato Tecnico Scientifico dell'UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), Sen. Riccardo Pedrizzi, per la cortese pubblicazione.

Tanti ringraziamenti e Cordiali saluti.

 

Comunicato stampa

Pedrizzi (Ucid): “Da Torino un messaggio forte al governo dagli imprenditori. Cattolici in prima fila per lo sviluppo eticamente sostenibile”

“L’imprenditoria cattolica è al fianco del mondo produttivo italiano nella battaglia del ‘fare’, per liberare l’economia del Paese dai vincoli burocratici, dalla morsa fiscale e dai veti politici nella realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche che mai come oggi vanno immaginate e realizzate in una logica di sviluppo e di coesione sociale e non nell’ottica del profitto e dell’utile a tutti i costi”. Riccardo Pedrizzi, presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell'UCID (Unione cristiana imprenditori, dirigenti e professionisti), commenta così l’appuntamento di ieri a Torino con circa 3000 imprenditori e 12 associazioni per dire “SI” alla realizzazione di infrastrutture, ferroviarie e per chiedere al governo politiche che diano ossigeno e forza all’imprenditoria in una fase delicatissima in cui si rischia una nuova possibile recessione”.

“L’obiettivo delle politiche economiche e industriali del Paese – spiega ancora Pedrizzi a nome del’Ucid, – deve essere quella di costruire un’economia eticamente sostenibile, che generi benessere vero e non assistenzialismo, un’economia costruita intorno alle persone e che viva di produzione reale, non di interventi tampone o di veti politici su opere che possono aiutare a superare il gap infrastrutturale tra le varie aree del Paese e nei confronti dell’Europa intera. Alcune migliaia di imprenditori cattolici iscritti all’Ucid e tutti coloro che si riconoscono nella dottrina sociale della Chiesa sono al fianco dei colleghi in tutte le iniziative apolitiche che hanno come obiettivo quello di stimolare l’azione della classe dirigente verso obiettivi comuni”.

Roma, 5 dicembre 2018

 

Segreteria UCID Gruppo Lazio Piazza Roma, 4 Sc/ C - 04100 - LATINA tel. 0773/480553 fax: 0773/412412 web: http://ucid.it/gruppolazio/ facebook: www.facebook.com/ucidlazio/ twitter: https://twitter.com/UcidGruppoLazio em@il: [email protected]

 

Comunicato

Roma, 8.11.2018

 

Forum permanente sui valori dell’Imprenditorialità illuminata dalla fede

Martedì 13 novembre, ore 11, Istituto Sturzo

“Recuperare la dimensione etica e spirituale nel mondo dell’economia e della finanza, per riconoscere dignità al lavoro e restituire all’impresa il suo ruolo sociale a servizio della comunità e del bene comune”. È questo il compito dell’UCID, Unione cristiana imprenditori, dirigenti, e professionisti, secondo il presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Unione, sen. Riccardo Pedrizzi. Soprattutto in questa particolare congiuntura storica, per il presidente CTS Pedrizzi, occorre “creare un circuito virtuoso per un progetto di sviluppo comune che si sposi con un'economia eticamente sostenibile, che generi benessere vero; un'economia costruita intorno alle persone e che viva di produzione reale, non di castelli finanziari destinati a franare sotto il peso della speculazione”.

In questa ottica il CTS, a partire dal prossimo 13 novembre, avvia un nuovo ciclo di incontri con autorevoli esponenti del mondo della Chiesa, dell'imprenditoria e delle professioni, che cercheranno di riportare l'UCID e, in generale, il mondo cattolico al centro del dibattito culturale e politico. A questo primo evento saranno presenti il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, il dottor Antonio Fazio, già Governatore della Banca d’Italia, il professor Giulio Sapelli, economista. All’incontro sarà presente l’onorevole Massimo Garavaglia, Sottosegretario al Ministero dell’economia e delle Finanze.

L’appuntamento è per martedì 13 novembre alle ore 11,00 presso l’Istituto Sturzo, sala Perin del Vaga, in via delle Coppelle, 35.

Il Comitato Tecnico Scientifico dell’UCID, per il presidente Pedrizzi, “può svolgere un ruolo importante e strategico di competenza, aggregando intelligenze, cultura, e risorse spirituali, anche esterne, intorno a un'idea di società e di mercato non piegata esclusivamente alla logica del solo profitto”. Nella convinzione che “alla crisi finanziaria ed ai disastri prodotti dall'economia speculativa del Terzo Millennio, solo la Dottrina sociale della Chiesa può dare una risposta adeguata ed attuale”.

la rassegna stampa del Comitato Tecnico Scientifico dell'UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) per l'evento: "Forum permanente sui valori dell’Imprenditorialità illuminata dalla fede", tenutosi in data 13/11/2018 presso l'Istituto Luigi Sturzo a Roma.

Cordiali saluti.

 

CLICCA SUI TITOLI SOTTOSTANTI PER CONSULTARE I DOCUMENTI

Comunicato Stampa - 8-11-2018 - Forum permanente sui valori dell’Imprenditorialità illuminata dalla fede

Agensir.it - 8 -11-2018 - Lavoro Pedrizzi (UCID), "creare un circuito virtuoso per uno sviluppo che si sposi con un'economia eticamente sostenibile"

Secolo d'Italia - 11-11-2018 - Un'economia "illuminata" dalla fede: anche Antonio Fazio al Convegno UCID

Osservatore Politico Internazionale - 12-11-208 - Forum permanente sui valori dell'imprenditorialità illuminata dalla fede

9Colonne - 13-11-2018 - Imprese: a Roma al via Forum Unione Cristiana Imprenditori

Avvenire - 14-11-2018 - Fazio: "La Ue non può venire a dettare la linea in Italia"

Osservatore Politico Internazionale - 14-11-2018 - L'Euro e il "bradisismo" di Fazio

Osservatore Politico Internazionale - 14-11-2018 - Perché è necessario riportare l'etica nell'economia e nella finanza

Secolo d'Italia - 15-11-2018 - Antonio Fazio al convegno dell'UCID: lezioni di economia senza sconti all'Europa

Il Tempo - 15-11-2018 - Nuova squadra per l'etica nell'economia e nel lavoro

 

Segreteria UCID Gruppo Lazio Piazza Roma, 4 Sc/ C - 04100 - LATINA tel. 0773/480553 fax: 0773/412412 web: http://ucid.it/gruppolazio/ facebook: www.facebook.com/ucidlazio/ twitter: https://twitter.com/UcidGruppoLazio em@il: [email protected]

 

 

Per una vera pace fiscale

In contemporanea con la pubblicazione del decreto fiscale del governo "populista" giallo-verde (Movimento 5 Stelle e Lega), che introduce la cosiddetta “pace fiscale” (Titolo I, Capo I), prevede varie semplificazioni (Capo II) e la riduzione delle tasse sulle Partite IVA, la CGIA di Mestre ha presentato una ricerca che fa una ricognizione a tutto campo sul nostro sistema fiscale dalla quale emerge che sono oltre 100 le tasse che gravano sugli italiani con una pressione tributaria tra le più pesanti d'Europa. Solo due di queste imposte hanno assicurato nel 2017 più della metà del gettito totale (54,4%). L'Irpef (l'imposta sulle persone fisiche) ha dato allo Stato 169,8 miliardi di euro, pari al 33,8%, cioè un terzo del totale; l'IVA (l'imposta sul valore aggiunto) ha prodotto 108,8 miliardi di euro, pari al 21,6%. A queste tre imposte più “redditizie”, si aggiungono l'IRE (imposta sul reddito delle società) per 34,1 miliardi di euro, l'imposta sugli oli minerali per 26 miliardi di euro e l'IRAP per 22,4 miliardi.

Alla luce di questi dati l'Ufficio Studi dell'associazione di Mestre, ben noto per le sue centrate rilevazioni di carattere economico finanziario, ritiene che sia improrogabile una seria riforma fiscale, che preveda solo una decina di imposte al fine di consentire ai contribuenti italiani una riscossione più razionale, meno farraginosa, con minori scadenze più concentrate nel tempo, con adempimenti più semplificati, che, oltretutto, si presterebbe meglio al contrasto dell'evasione (Euro 108 miliardi all'anno ma secondo uno studio dell'Università Cà Foscari ammonterebbe dai 124,5 ai 132,1 miliardi di euro) e dell'elusione...

 

 

 

 

Convegno Policlinico Gemelli 23/11/2018

Intervento del Sen. Riccardo Pedrizzi

Il campo di mia competenza è quello dell'economia e della finanza, della legge di stabilità e dello spreed non certamente quello della sanità. Per questo stamattina mi limiterò ad alcune riflessioni di carattere generale, non senza aver prima portato i saluti e le scuse per la sua impossibilità a partecipare a questo convegno, del Presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio, l'On.le Pino Simeoni che mi ha dato la sua disponibilità per affrontare i problemi che sono stati elencati e prospettati dai professori che mi hanno preceduto.

Negli ultimi tempi si è fatto sempre più evidente il processo di spersonalizzazione in tutti i settori: la macchina ha sostituito l'uomo, il computer le intelligenze, internet i rapporti umani (le banche si svuotano di dipendenti) e la specializzazione spinta ha vivisezionato l'essere umano. Ma è sopratutto nella medicina che questa rivoluzione è rilevabile

Qui la scienza sembra avere come finalità la cura di “qualcosa” - la malattia – anziché la cura di “qualcuno”, cioè la persona malata.

Questo avviene perché la metodologia della scienza moderna consiste esclusivamente nei tre momenti/fattori dell'“osservare”, dell'“elaborazione” di “ipotesi” e del “verificare”.

E' il metodo delle scienze positive, o positiviste, e sperimentali che vede ed esamina tutte le realtà materiali, che ci stanno intorno, che vengono misurate, pesate, calcolate, quantificate. E che, indubbiamente, ci hanno portato ai risultati strabilianti che sono sotto gli occhi di tutti.

Ma tutto questo è sufficiente a far entrare in contatto il medico curante con la realtà più profonda dell'uomo ammalato?

Gabriel Marcel, il grande filosofo cattolico, autore di testi fondamentali come “Essere e avere”, “Il mistero dell'essere” sviluppa proprio tutta la sua opera su chi sia l'uomo, quale sia il significato della sua vita e la direzione della sua esistenza.

Quando viene applicato solo la metodologia positivistica e sperimentale non si corre il rischio di perdere di vista “la persona” ed ancor di più “la sofferenza” del paziente, che è sempre personale, sempre diversa da persona a persona, anche persino quando la diagnosi è la stessa?

Quando un medico ragiona solo secondo questi parametri e pensa che la vera ed unica conoscenza sia solo quella scientifica, quel medico non rischia di considerare il paziente solamente un oggetto?

L'essere umano - è questa la riflessione di Giovanni Paolo II – nella lettera Apostolica “Salvifici Doloris” non è “qualcosa” ma “qualcuno”, che chiede al suo medico di andare oltre la diagnosi e la terapia e pretende persino di conoscere il significato della sua malattia, perché capisce che se riesce a dare un significato alla propria malattia forse soffre meno. Per questo chiede sempre di essere ascoltato e di non essere lasciato solo nella sua sofferenza. “Con chi soffre non bisogna avere mai fretta” ripeteva Giovanni Paolo II.

Proprio per questo il paziente si affida completamente al suo medico.

Oggi la specializzazione in medicina comporta che il paziente debba essere seguito da più specialisti, per cui spesso perde la consapevolezza di chi sia il “suo” medico. Sopratutto in un ospedale, in un grande ospedale, il malato può perdere l'orientamento e può avere la sensazione di essere considerato un pacco postale che viene spostato da un ambulatorio all'altro.

Questo non capita ai pazienti di questo ospedale e di questo reparto che sono stati sottoposti ad un intervento delicato e difficile come quello della DBS.

Nel 1996, il primo impianto in Italia è stato effettuato proprio al Gemelli. Da allora i numeri sono assai significativi. Negli ultimi 5 anni i pazienti presi in carico e seguiti sono stati più di 600 dei quali oltre il 50% vengono da fuori Regione. Questo ospedale è riuscito a trasferire la ricerca al letto del paziente, facendo formazione per centinaia di tirocinanti e coinvolgendo migliaia di dipendenti in iniziative formative.

Tutti i dati sono riportati nell'ultimo Bilancio di Missione, quello del 2017.

Si tratta, dunque, di una struttura di eccellenza che fa onore alla tradizione propriamente cattolica del servizio all'uomo ed al suo benessere, e che fa del Gemelli veramente un “ospedale umano”, che ha saputo e sa e deve andare oltre ad una impostazione solo aziendalistica della sanità, che pur dovendo fare i conti tra i costi e ricavi, deve riuscire a coniugare valori di assistenza e produttività, efficienza e qualità, giustizia sociale e solidarietà.

Valori che certamente non possono essere soddisfatti dai soli meccanismi del mercato.

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Il Sud va, ma arranca ancora

Il 2017 non si è chiuso del tutto negativamente per il Mezzogiorno d'Italia e per il secondo anno consecutivo i dati arrivati da "Checkup Mezzogiorno" (Centro Studi di Confindustria) e dal Centro Studi Ricerche del Mezzogiorno di Intesa San Paolo ci dicono che il SUD è in ripresa, nonostante la mancanza di efficaci politiche di interventi strutturali del governo e, sopratutto, nonostante l'indifferenza nei confronti del problema di tutte le forze politiche, nessuna esclusa.

Il Pil infatti è aumentato del 1,3 nel 2017 ed era già nel 2016 cresciuto dello 0,9%, dopo il +1% del 2015 e dovrebbe continuare a aumentare anche nel 2018 dell'1,1%. Il valore aggiunto è salito nel 2017 di 2,5 miliardi, mentre calano indebitamento ed oneri finanziari.

Si rafforza, inoltre, la natalità delle imprese. Alcuni numeri: sono nate 17 mila società di capitali nel terzo trimestre 2017, ad un ritmo quasi doppio del Centro-Nord; è aumentata la quota di imprese con 10-49 addetti (+0,2%), 6 mila imprese in rete (mille in più nella seconda parte dell'anno), 3 mila aziende femminili in più rispetto al secondo trimestre dell'anno che si è chiuso. Anche l'andamento dell'export ha fatto registrare un +8,6% rispetto al terzo trimestre 2016 (+7,2% il dato del Centro-Nord). Le esportazioni in Lucania ad esempio l'anno scorso sono salite più di qualsiasi altra regione per la Jeep che Sergio Marchionne fa costruire a Melfi, cosi come in Campania per quelle della Fiat Chrysler e di Leonardo. Ed il turismo è cresciuto nel 2016; arrivi e presenze sono aumentati del 4,3%, un punto e mezzo in più del Centro-Nord. E' un trend positivo non “occasionale”, dunque, che dura da tre anni e che continua a consolidarsi. La ripresa del Sud d'Italia è stata sostenuta sia dalla domanda interna, sia dal rilancio degli investimenti, più vigorosi nell'industria e nel settore delle costruzioni (+9,6% nel 2015 e +8,7 nel 2016). Sono tornati col segno più anche gli indici di produzione manifatturiera: nel 2015-2016 con una crescita complessiva del 7%, oltre due volte superiore a quella registrata nel resto del Paese.

L'irrilevanza del mondo cattolico

L'eclissi del cattolicesimo politico è oggi un dato di fatto incontrovertibile e lo confermano i risultati delle ultime elezioni politiche che hanno visto l'elezione di pochissimi esponenti del mondo cattolico.

E' il 1994, perciò, che sancisce l'avvenuta diaspora dell'elettorato cattolico verso una molteplicità di formazioni politiche. In particolare si orientò verso il Polo delle libertà il 50%, verso i Progressisti il 30% e verso il Centro il 20% dei cattolici praticanti.

Essa era iniziata fin dagli anni 60, anche se i cattolici votavano compatti per la Democrazia Cristiana, ed era proseguita con le sconfitte subite in occasione dell'introduzione dell'istituto del divorzio nel nostro ordinamento, con la vittoria degli abortisti nel referendum promosso dai radicali e, poi, con il nuovo diritto di famiglia, la revisione del Concordato tra lo Stato e la Chiesa, l'eliminazione dell'insegnamento della religione cattolica, come materia di studio obbligatorio nelle scuole di ogni ordinamento e grado. E cosi via... fino ad arrivare al riconoscimento delle unioni civili (i matrimoni tra omosessuali) ed all'introduzione con la DAT (dichiarazione anticipata di trattamenti) delle pratiche di eutanasia.

Ciononostante, ancora nel 1992, la Democrazia Cristiana continuava a raccogliere il 50% di tutti i consensi dei cattolici praticanti, che anche alla vigilia della disintegrazione della Balena bianca, la consideravano sempre il proprio partito di riferimento.

Impresa familiare e globalizzazione

Ci sono degli stereotipi, delle leggende metropolitane “delle” e “sulle” imprese familiari che facilmente possono essere smontati. Si dice che sarebbero tutte piccole, che durerebbero di meno nel tempo, che non crescerebbero, che mancherebbe la meritocrazia, che avrebbero una bassa capitalizzazione.

Invece l'impresa familiare è fortissima e non solo per i valori che incarna.

Perché ha un azionariato più stabile e da più garanzie sul lungo termine; perché non è legata ai valori di borsa e perché è fortemente legata al territorio d'appartenenza.

Basta fare analisi serie per uscire dai luoghi comuni con cui vengono descritte le imprese familiari. Si scopre così come siano proprio le imprese familiari a dare continuità e stabilità ad una politica economica, infatti il controllo familiare si traduce in vantaggio competitivo per l'ottica di lungo termine.

Le aziende familiari inoltre tendono ad essere meglio patrimonializzate. Il loro indebitamento è in media inferiore del 20% rispetto alle concorrenti a controllo pubblico, così come inferiore è la quota di utili destinata ai dividendi perché si preferisce lasciarli in azienda. Oltretutto si fanno maggiori investimenti.

Questa maggiore attenzione alla solidità di bilancio produce una crescita maggiore di fatturato, di margini e flussi di cassa.

Qualche numero: le imprese su base familiare rappresentano il 90% del totale del pianeta. Secondo il Boston Consulting Group il 33% delle società americane, il 40% di quelle francesi e tedesche sono ancora controllate da famiglie. Questo vale anche per l'Italia dove le imprese familiari rappresentano il 61% della Borsa di Milano ed il 59% delle società con fatturato oltre i 50 milioni di euro.

La public company, dunque, non è l'unico modello possibile ed il capitalismo familiare non è più considerato come un'eccezione rispetto a quel modello.

Emmanuel Macron, il finto europeista

E la minaccia per la libertà economica, per gli scambi commerciali sarebbe stato il Presidente degli USA, Ronald Trumph ? Ed il pericolo per la circolazione delle idee e per internazzionalizzazione della cultura sarebbe il Premier ungherese Viktor Orbán?

Mentre Emmnuel Macron avrebbe dovuto incarnare l'ideale liberista e liberale e sarebbe dovuto essere il campione della solidarietà trai Paesi europei. Proprio per questo fu acclamato da tutti all'esito delle elezioni francesi e, sopratutto, per aver disinnescato la bomba sovranista “Marin Le Pen”. Erano tutti macroniani da noi in Italia, poco più di sette mesi fa: a partire da Matteo Renzi “La vittoria di Macron scrive una straordinaria pagina di speranza per la Francia e per l’Europa. En Marche! In cammino”; il premier Paolo Gentiloni “Evviva Macron, una speranza si aggira per l’Europa”; Angelino Alfano, titolare degli Esteri “Può brindare la Francia e può brindare chi crede nell’Europa della libertà, della sicurezza, del libero mercato e della solidarietà”; Andrea Romano “Macron si è ispirato ad alcune proposte di Renzi, le sue proposte somigliano a quelle di Matteo”; Piero Fassino “Chiama anche il Pd a una duplice sfida: concorrere alla costruzione di un moderno riformismo europeo”; Gennaro Migliore “L’analogia tra Macron e Renzi sta nella loro capacità di innovare la sinistra”; Marianna Madia “Il messaggio più forte è che si può riuscire a cambiare l’Europa con la forza della politica”; Sandro Gozi, sottosegretario a Palazzo Chigi “Sono amico di Emmanuel, sapevo che avrebbe vinto. Ha detto ‘mi ispiro a Renzi’ e quando Matteo ha vinto le primarie è stato uno dei primi a sottolineare quell’affermazione. Hanno una visione e un progetto che li lega: cambiare l’Italia e la Francia per cambiare l’Europa”.

In effetti Macron era riuscito a vincere le elezioni, presentandosi proprio come il candidato del rilancio dell’Europa, della difesa comune del nostro continente, dell'europeismo senza se e senza ma, auspicando persino un Buj European Act del tipo di quello statunitense per privilegiare l'industria UE nelle gare pubbliche e teorizzando un ulteriore trasferimento di sovranità nazionale, nella convinzione che oggi “La France c'est Europe”...

L'Europa che vorremmo

Quello di imporsi traguardi tanto ambiziosi da sembrare quasi velleitari è un vizio che l'Europa non ha perso in sessant'anni di vita. È una costante, un suo tratto distintivo che l'ha trasformata nella più grande storia di successo dopo le desolazioni e le miserie di due guerre mondiali. Perché, come amano ricordare i padri fondatori della Comunità così come tutte le autorità italiane ed europee che ne hanno celebrato a Roma i sessant'anni di vita, «il futuro appartiene ai sognatori e i sogni, per chi ci crede davvero, tante volte si trasformano in realtà».

Negli anni '50, bisognava gettare le basi per evitare che in Europa si versasse altro sangue, sanare la ferita aperta del dissidio franco-tedesco. Ci si provò con la Comunità europea di difesa nel '54 ma il tentativo andò male. Si tentò la carta dell'economia con i Trattati istitutivi della Comunità economica e dell'Energia atomica. Ma l'obiettivo era lo stesso: l'unione politica. Oggi, dopo sessant'anni, l'Unione è a 27, abbiamo un mercato interno di mezzo miliardo di consumatori e una moneta unica, ma il traguardo più ambizioso resta sempre l'unione politica ed una costituzione europea.

La pace è una conquista assodata, nessuno la mette più in discussione, ma la lotta al terrorismo islamico, l'invasione di masse di disperati dall'Africa e dall'Asia, la difesa del multilateralismo nelle crisi regionali, le sfide poste dalla globalizzazione, dalla crescita sostenibile e dall'approvvigionamento energetico chiamano in causa ancora volta un'Europa forte ed efficiente. Depurati da quel tanto di inevitabile retorica che ogni celebrazione si porta con sé e con alcune lievi differenze, sono queste le considerazioni che a Roma in varie sedi, durante le celebrazioni per i sessant'anni dei Trattati, sono state svolte da tutti i rappresentanti degli Stati Europei.

Globalizzazione e nuovo modello di sviluppo

Di solito quando una multinazionale delocalizza dal nostro Paese e si va a stabilire in un territorio dove il costo del lavoro costa meno, migliaia di persone perdono il proprio posto di lavoro, altrettante dell'indotto finiranno per perderlo poco dopo, tante famiglie si vedranno private del proprio reddito o comunque lo vedranno fortemente ridotto.

Non si tratta della cronaca delle conseguenze di una guerra, ma del risultato terribile della politica industriale di tante aziende multinazionali.

Con la semplicità e la leggerezza con cui si firma un documento, i vertici di queste aziende decretano non solo un dramma per migliaia di operai, di impiegati, ma assestano anche gravi colpi all'economia dei territori, anche se nel passato, in particolare, spesso queste attività hanno potuto godere di innumerevoli benefici e contributi a fondo perduto.

Certo l'Italia non si distingue per le agevolazioni che fornisce agli imprenditori. Da anni immemorabili si parla e si scrive di carenze infrastrutturali, culturali, organizzative e delle insufficienze delle pubbliche amministrazioni e della nostra giustizia.

Le decisioni di chiudere gli stabilimenti vanno però viste anche sotto un'altra prospettiva. Per capire il vero “perché” è bene cercare di indagare sulle politiche e nelle strategie globali delle multinazionali presenti in tutto il mondo. Per tentare di far luce sui meccanismi della “globalizzazione”.

Ed allora cerchiamo di leggerla bene questa “globalizzazione”.

Convegno: I Trattati di Roma 1957 - 2017. Il futuro dell'Unione Europea.

Carissimo,
sperando di farti cosa gradita, ti invio l’invito ed il relativo programma del Convegno: “I Trattati di Roma 1957 - 2017. Il futuro dell'Unione Europea", promosso ed organizzato dall'UCID Nazionale e dal Gruppo Lazio, con la collaborazione dell'Associazione Ex Parlamentari, che si terrà martedì 4 aprile p. v. alle ore 17:00 presso la Sala Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica sita in Piazza Capranica n.72 - 00186 Roma.  Nell'occasione verrà presentato il volume pubblicato a cura dell'UCID: "L'UCID e l'anniversario dei Trattati di Roma 1957-2017". Trattandosi di una iniziativa molto importante ed estremamente interessante perché parteciperanno parlamentari di vari schieramenti politici, ti sarei grato se volessi assicurarmi la tua presenza e quella dei tuoi amici e conoscenti.

Cordiali saluti.


                        clicca qui per visualizzare e scaricare programma ed invito dell'evento                                             


                                                                    Il Presidente UCID Gruppo Lazio
                                                                            Rccardo Pedrizzi


P. s.: L'accesso alla sala - con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta -
è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

R.S.V.P. entro il 2 aprile 2017
tel: 0773/480553 - 06/86323058 - 06/67603170
[email protected] - [email protected] - [email protected]

 

Italia in ginocchio

Alla domanda che gli ha fatto Mario Sensini del "Corriere della Sera": «Le grandi imprese straniere stanno puntando i nostri “campioni”. È preoccupato?». Il Ministro Carlo Calenda ha risposto: «Dipende: nella maggior parte dei casi gli investimenti esteri portano crescita ma dovremo comunque essere pronti a una tutela più assertiva degli interessi e degli asset economici nazionali strategici nei confronti dei partner, anche europei, che spesso usano in modo più coordinato e aggressivo di noi il sistema Paese. Entriamo in una stagione dove il nazionalismo economico si rafforzerà in tutto il mondo. Non dobbiamo abbracciarlo, ma neanche essere impreparati ad affrontarlo.».

Il riferimento a Mediaset o alle ostilità tedesche al piano per Monte Paschi è chiaro.

«Inoltre - ha aggiunto il Ministro - dobbiamo ricostruire una rete fatta di grandi aziende, pubbliche e private, e di istituzioni finanziarie capaci di muoversi all’occorrenza in modo coordinato, tra di loro e insieme al governo.»

In effetti fino ad oggi pur essendo da anni iniziata la "campagna d'Italia" per mettere le mani sui gioielli di casa nostra, la politica ha continuato a disinteressarsene, governo e parlamento compresi.

La società Vivendi, infatti, che è già titolare al 15 dicembre 2016 di una partecipazione significativa in “Telecom Italia”, pari al 23,9%, tale da conferirle una posizione di controllo di fatto o comunque di “material influence”, ha recentemente acquisito una partecipazione in Mediaset che è salita al 28,8 del capitale complessivo ed al 29,9 dei diritti di voto, spendendo in otto sedute di Borsa ben 1,17 miliardi e sfiorando la soglia dell'Opa (offerta pubblicitaria di acquisto)...

*|MC:SUBJECT|*
Evento dell'UCID Gruppo Lazio.
Invito

Il Gruppo UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) del Lazio organizza la cena di apertura dell'Anno Sociale 2017 per martedì 7 marzo prossimo, alle ore 20:00 presso "Spazio 900", Palazzo dell'Arte Antica, sito in Piazza Guglielmo Marconi, 26/B, zona Eur, 00144 Roma.
    Nell'occasione dopo l'introduzione del Senatore Riccardo Pedrizzi, Presidente Regionale dell'UCID Lazio, porteranno i saluti il Presidente Nazionale UCID, Dott. Giancarlo Abete
ed il Ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, On.le Dott. Gian Luca Galletti. Interverranno il Dott. Fabio Cerchiai, Presidente di Autostrade S.p.a., Il Dott. Giovanni Lo Storto, Direttore Generale LUISS Guido Carli.
     Hanno confermato la presenza S. Em. Rev.ma il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, S. Ecc. Rev.ma il Vescovo Paolo Schiavon, Consulente Ecclesiastico del Gruppo UCID Lazio, il Sen. Dott. Andrea Olivero, V. Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, l'On.le Dott. Pier Paolo Baretta, Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Sen. Dott. Mauro Maria Marino, Presidente 6ª Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

  
                                                             La Segreteria UCID
Gruppo Regionale Lazio



il costo della cena è di 50 euro p. p.
R.S.V. P. entro il 28 febbraio 2017.
ai seguenti numeri 0773/480553 – 06/86323058 – 06/86399042
[email protected][email protected][email protected]
 
Segreteria UCID Gruppo Lazio
Piazza Roma, 4 Sc/ C - 04100 - LATINA
tel. 0773/480553   fax: 0773/412412
http://ucid.it/gruppolazio/
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www.interventonellasocieta.altervista.org
www.rivistatradizione.altervista.org
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70° Anniversario dell’UCID Nazionale

 

 

 

Nell’ambito della giornata del  70° dell’UCID Nazionale è stato presentato il IV Rapporto UCID a cura del Segretario Generale Giovanni Scanagatta. Sono intervenuti come relatori  il Prof.Cesare Imbriani e il Prof.Antonio Magliulo, moderatore Marco Tarquinio – direttore Avvenire – e S.E. il Card.Salvatore De Giorgi.

Intervento ai 70 anni dell'UCID Nazionale del Vicepresidente Nazionale Riccardo Pedrizzi

Settanta anni. Oggi noi celebriamo i 70 anni dell'UCID. Settanta anni di vita, di storia, di lavoro, di impegno., di attività, di successi ma anche di battute di arresto e di appuntamenti mancati.

Sono pochi 70 anni, se si guarda alla storia del cattolicesimo sociale e sopratutto alla storia del magistero sociale della Chiesa che inizia 2000 anni fa e si fa dottrina 125 anni fa con l'enciclica “Rerum Novarum” di Leone XIII.

Sono Tanti, se si considera tutto quello che è successo dal 1947 ad oggi nel nostro Paese: la ricostruzione, la guerra fredda, il Miracolo Economico, il collateralismo dell'associazionismo alla politica, il 1968 e le Brigate Rosse, le stragi oscure, ancora oscure, sopratutto il 1989 e la fine del comunismo, secondo Francis Fukuyama addirittura la fine della storia, il crollo della Prima Repubblica con tangentopoli, la nascita della Comunità europea e dell'Euro, la fine dei tradizionali partiti politici, l'alba del nuovo millennio con la globalizzazione, l'attacco alle torri gemelle ed il nuovo volto del terrorismo islamico, la finanziarizzazione dell'economia con la grande crisi che ancora ci attanaglia dal 2007, più lunga delle guerre mondiali che abbiamo conosciuto, le migrazioni di milioni di persone... (clicca sotto per leggere il testo intero).

 

 

 

Carissimo,
sperando di farti cosa gradita, ti invio l’invito ed il relativo programma del Convegno: “Conoscere per scegliere. Referendum Costituzionale", promosso ed organizzato dall’UCID Gruppo Lazio, con la collaborazione del Centro Italiano Femminile (CIF), che si terrà martedì 29 novembre p. v. alle ore 17:00 presso la Sala Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica sita in Piazza Capranica n.72 - 00186 Roma.  Trattandosi di una iniziativa molto importante ed estremamente interessante, ti sarei grato se volessi assicurarmi la tua presenza e quella dei tuoi amici e conoscenti.

Cordiali saluti.
                                                                        Il Presidente UCID Gruppo Lazio
                                                                                Rccardo Pedrizzi

 


Clicca qui per visionare e scaricare il depliant del convegno
 

Segreteria UCID Gruppo Lazio Piazza Roma, 4 Sc/ C - 04100 - LATINA
tel. 0773/480553 fax: 0773/412412
 

1956, una rivoluzione per la libertà

A sessanta anni esatti dai tragici fatti di Ungheria – dove le legittime aspirazioni di libertà e indipendenza di un popolo furono schiacciate dall’intervento armato dell’Armata Rossa - è opportuno, anzi doveroso, rendere omaggio, visto anche il silenzio assordante che ha caratterizzato questa ricorrenza, ai protagonisti di quei terribili giorni: ai caduti per la libertà del 1956 ungheresi, ai combattenti e alle vittime di un moto generoso, condannato all'isolamento e alla sconfitta in un mondo percorso dalle tensioni e dalle logiche della guerra fredda.

La sollevazione ungherese contro lo stalinismo fu il segno più grande della resistenza opposta alla pressione del totalitarismo comunista. Si trattò di una resistenza repressa brutalmente in quell’ottobre di sessant'anni fa, ma che sarebbe riemersa, nel corso dei decenni successivi nella vita dei popoli sottoposti ai regimi dispotici del socialismo reale.

La rivoluzione ungherese rappresentò, infatti, il tentativo generoso di scardinare un ordine imposto dall'esterno, di riappropriarsi della libertà di scegliere il proprio ordinamento e le proprie istituzioni, il proprio modo di vivere e di essere. Ma nell'epoca della guerra fredda, per quella rivoluzione non c'era futuro: fu infatti una rivoluzione calunniata dal comunismo internazionale. Per più di tre decenni venne bollata come “controrivoluzionaria” dal regime imposto a Budapest dai sovietici. A questo giudizio, purtroppo, si accodò quasi tutta la sinistra italiana, o almeno la sua parte più importante...

Ora è guerra... di religione e di civiltà

Il nuovo numero di “Intervento nella Società”, la rivista di cultura, economia, politica ed informazione apre con un editoriale del Senatore Riccardo Pedrizzi di estrema attualità sulle persecuzioni dei cristiani. A seguire troviamo la sezione “Politica” con interviste a Domenico Fisichella: “La destra oggi non esiste” e Vincenzo Visco: “Il PD è un'amalgama mal riuscito”.

Il “Primo Piano” fa una panoramica sulle varie opinioni in relazione al Referendum Costituzionale, con articoli di: Renato Brunetta, Presidente dei Deputati di Forza Italia; Andrea Marcucci, Presidente della 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato; Sen. Carlo Giovanardi; Alberto Lembo; del Prof. Tommaso Edoardo Frosini; Giuseppe Gargani; Menetto Frecle; Luigi Compagna; Ferdinando Adronato.

Troviamo poi la rubrica “Visto da Londra” con uno raffronto fra Italia ed Inghilterra, con articolo di John Stewart, Presidente dello Studio Legale Fieldfisher Italia.

Lo “Speciale Credito”, comprende una panoramica sull'attuale situazione delle Banche Popolari che sono riuscite ad affrontare e superare brillantemente questo periodo di crisi.

La rubrica “Cultura” tratta il tema del negazionismo con Vincenzo Pacifici...

Il flop del Giubileo della Misericordia

La domanda da porsi è quale Giubileo abbiamo vissuto. Una domanda che bisogna porsi per l'importanza dell'evento, ma anche perché è mancato una visione complessiva dell'evento, soprattutto dopo i terribili tragici attentati del fondamentalismo islamico.

L'unica visione globale è stata quella religiosa tracciata da S. S. Francesco, nella Bolla di indizione del Giubileo straordinario “Misericordiae vultus”, che ha orientato il mondo cattolico e, quindi, avrebbe dovuto orientare anche l'azione dei laici cattolici impegnati nel sociale. Ma questa visione prevalentemente religiosa avrebbe dovuto essere integrata da una altrettanta lucida valutazione ed azione nel campo politico, economico, sociale e dei costumi.

Governo ed amministrazioni locali hanno perduto tempo prezioso ed ora registriamo il flop di cui ha parlato nei giorni scorsi “Il Tempo”.

L'Italia, di fatto, è restata spettatrice di un evento che pure la avrebbe dovuto riguardare in tutti gli aspetti e che sarebbe dovuto divenire il grande propulsore, non solo economico, ma anche culturale, morale e spirituale. Il Giubileo non è solo un affare, (che non ci è stato a seguito della diffusa paura di attentati) ma avrebbe dovuto essere un grande momento di tensione morale.

I Giubilei per Roma, per l'Italia e l'intera cristianità hanno costituito sempre un momento di grande tensione spirituale e culturale, hanno avuto influenza sui costumi, sull'arte, sull'economia, sulla politica.

Questo Giubileo avrebbe dovuto rappresentare una tappa importante verso il rinnovamento del “modello di civiltà” che in tutto il mondo è entrato in crisi per l'incertezza dei valori di riferimento. Questa opportunità non è stata colta. Avrebbe dovuto tendere alla formazione di una nuova coscienza e di una tensione spirituale in grado di riportare l'etica nella politica, nell'economia e nella finanza e la solidarietà nella vita civile. Non è avvenuto. Chi è arrivato a Roma e in Italia per il Giubileo ha trovato un'Italia avviata alla sua rigenerazione, che ha lasciato alle spalle la corruzione? Non sembra proprio. Di fronte a questa situazione il Giubileo si è retto solamente sulla spiritualità e sulla cultura cristiana, elementi che ci appartengono e ci distinguono.

Mentre sarebbe stato necessario in questi ultimi mesi agevolare la visita ai siti religiosi, di cui il Lazio è particolarmente ricco.

L'intero sistema bisognava fosse integrato con i territori contermini a nord e sud del Lazio, offrendo la possibilità di un collegamento funzionale con l'Umbria, le Marche e con l'Italia meridionale, anche nella prospettiva di un naturale ponte, in questo particolare momento di tensione, verso gli altri Paesi del Mediterraneo ed in particolare verso la Terra Santa, sia per recuperare una naturale funzione storica, sia per inserirsi nell'ambito della visione giubilare della Chiesa che tende a coinvolgere nell'evento numerosi santuari del Sud ed a proiettarsi verso Gerusalemme.

Il Santo Padre però nella sua Bolla di indizione del Giubileo aveva stabilito «che in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si apra per tutto l'Anno Santo una uguale Porta della Misericordia. A scelta dell'Ordinario, essa potrà essere aperta anche nei Santuari, mete dei tanti pellegrini» (Cfr. Papa Francesco, “Misericordia Vultus”, Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia, Roma 11 Aprile 2015). Occorre tener conto perciò che molti pellegrini hanno preferito restare nelle proprie diocesi evitando di sottoporsi a lunghi viaggi ed a possibili pericoli di attentati.

Anche per questo il Giubileo non ha riguardato l'intero territorio nazionale ed ha interessato meno del previsto anche la città di Roma.

 

Riccardo Pedrizzi

Vicepresidente nazionale UCID

(Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti)

 

 

 

 

Il Giubileo della Misericordia

La domanda da porsi è quale Giubileo stiamo vivendo. Una domanda che bisogna porsi per l'importanza dell'evento, ma anche perché pare che manchi una visione complessiva dell'evento, soprattutto dopo i terribili tragici attentati del fondamentalismo islamico.

L'unica visione globale è quella religiosa tracciata da S. S. Francesco, nella Bolla di indizione del Giubileo straordinario “Misericordiae vultus”, che sta orientando il mondo cattolico e, quindi, dovrebbe orientare anche l'azione dei laici cattolici impegnati nel sociale. Ma questa visione prevalentemente religiosa dovrebbe essere integrata da una altrettanta lucida valutazione ed azione nel campo politico, economico, sociale e dei costumi che da questo avvenimento dovrebbero essere interessati.

Governo ed amministrazioni hanno perduto tempo prezioso ed ora registriamo una situazione se non di emergenza, almeno di vuoto di proposte e di eventi.

 

 

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Carissimo,
sperando di farti cosa gradita, ti invio l'invito ed il relativo programma del Convegno: "Attualità della Dottrina Sociale" (i 25 anni dalla "Centesimus Annus", ed i 125 anni dalla "Rerum Novarum"), promosso ed organizzato dall'UCID Gruppo Lazio con la collaborazione della Fondazione Bruno Buozzi e la Fondazione Centesimus Annus Pro Pontefice, che si terrà in data martedì 20 settembre p. v. alle ore 17:00 presso la Biblioteca della Camera dei Deputati di Palazzo San Macuto sito in Via del Seminario n. 76 - 00186 Roma. All'evento parteciperanno importanti relatori. Ti sarei grato se volessi assicurarmi la tua presenza.

Cordiali saluti.
 
                  Il Presidente UCID Gruppo Lazio
                          Sen Dott. Riccardo Pedrizzi


 

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Il risparmio, un valore e una virtù

Senza troppi giri di parole ed andando subito al cuore del problema dico subito che nella vicenda di Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e Carichieti, molti piccoli risparmiatori sono stati gettati sul lastrico, perdendo buona parte dei propri risparmi, per questo dovranno essere ristorati e bisognerà che al più presto il governo ponga termine a questa situazione di ingiustizia.

Ora è tutto un rimpallarsi di responsabilità e di accuse, dopo il decreto del governo che bene o male ha salvato queste quattro banche.

Di chi è la colpa?....

Dell'Unione Europea? della Commissione Europea che pretende di applicare quelle norme votate dalla maggioranza dei deputati italiani al Parlamento europeo nella primavera del 2014 sui salvataggi delle banche? Di Bankitalia che non ha vigilato sulla stabilità delle singole banche? Della Consob che non ha controllato la qualità dei prodotti finanziari venduti?

 

 

*|MC:SUBJECT|*
Evento dell'UCID Gruppo Lazio.

l'On.le Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare,

all'apertura dell'anno sociale dell'UCID del Lazio
 
Il Gruppo UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) del Lazio organizza la cena di apertura dell'Anno Sociale 2016 per mercoledì 24 febbraio prossimo, alle ore 20:00 presso "Spazio 900", Palazzo dell'Arte Antica, sito in Piazza Guglielmo Marconi, 26/B, zona Eur, 00144 Roma.
    Nell'occasione dopo l'introduzione del Senatore Riccardo Pedrizzi, Presidente Regionale dell'UCID Lazio, porterà i saluti il Presidente Nazionale UCID, Dott. Giancarlo Abete. Una relazione sarà tenuta dall'On.le Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
    Hanno assicurato la loro presenza S. Em. il Cardinale Salvatore De Giorgi, Consulente Ecclesiastico Nazionale dell'UCID, S. Em. il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi e Presidente emerito della Pontifica Commissione per l'America Latina, S. Ecc. Mons Paolo Schiavon, Consulente ecclesiastico del Gruppo UCID Lazio.
 
Segreteria UCID Gruppo Lazio
Piazza Roma, 4 Sc/ C - 04100 - LATINA
tel. 0773/480553   fax: 0773/412412

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www.interventonellasocieta.altervista.org
www.rivistatradizione.altervista.org
[email protected]

 
il costo della cena è di 50 euro p. p.
R.S.V. P. entro il 19 febbraio 2015.

ai seguenti numeri 0773/480553 – 06/86323058 – 06/86399042
[email protected][email protected][email protected]

 
clicca qui per scaricare il DEPLIANT dell'evento
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La vita continua, rotta verso Sud

Avremmo potuto continuare a parlare e scrivere di terrorismo, di attentati, di stragi, di immigrazione selvaggia, di Islam e di bombardamenti, di Turkia e Siria, Irak e Libia. Avremmo così fatto il gioco del “nemico” vogliamo invece ricominciare a pensare al nostro Paese, al nostro destino di comunità nazionale, alle nostre possibilità di crescita e di sviluppo. Per questo facciamo “Rotta verso Sud”. (La Redazione).
Il Rapporto Svimez (l'Istituto che da decenni ogni anno fotografa la situazione del nostro Mezzogiorno ed al quale la stampa riserva di solito qualche articolo solo per qualche giorno), questa estate con una frase ad effetto “Il Sud fa peggio della Grecia” è riuscita ad ottenere le prime pagine dei quotidiani e più attenzione dei mezzi di informazione solo perché lo scrittore Roberto Saviano, con una lettera aperta a Renzi ha chiesto se e chi farà qualcosa per questa parte del Paese in cui «il lavoro è come nel 1977, le nascite come nel 1860. L'aumento esponenziale dell'immigrazione coinvolge sopratutto i giovani più brillanti».
Eppure i segnali, gli allarmi, gli appelli degli istituti di ricerca, degli studiosi e di chi conosce bene la situazione in cui versa il nostro Mezzogiorno non sono mai mancati sopratutto dall'inizio della crisi del 2007, da quando, cioè, tutti i dati a disposizione segnalano che il divario tra Nord e Sud va sempre più allargandosi.....

Europa, la fine di un sogno?

“l'Europa si sta dileguando, l'Europa sta precipitando” ha detto pochi giorni fa Massimo Cacciari intervistato da Linea Notte del Tg3. Non c'è più Europa non solo e non tanto perché ritornano e rinascono i muri ed il filo spinato tra gli stati dell'Unione, che pare non conoscere più cosa sia la solidarietà (non dico la fratellanza) e l'ospitalità, ma anche e sopratutto perché non sa dire una parola univoca ed unitaria e non sa affrontare la vera ed unica causa che ha generato e sta generando l'esodo biblico di popoli che fuggono dalla guerra, dalla dittatura e dalle stragi indiscriminate di donne, vecchi e bambini.
Lo ha ammesso persino Jean Claude Juncker, il presidente della Commissione Europea, dinanzi al parlamento di Strasburgo, in un discorso - il primo sullo stato dell'Unione - amaro e duro nello stesso tempo che, purtroppo, ha avuto poca eco nell'opinione pubblica se non, addirittura, è passato sotto silenzio, forse proprio perché ha evidenziato la gravità della situazione che sta attraversando “un'Europa malandata” ed ha paventato i pericoli di una sua implosione: “Siamo chiari e onesti con i nostri spesso preoccupati cittadini: fino a quando c'è una guerra in Siria e terrore in libia il fenomeno dei rifugiati semplicemente non sparirà affatto”. In pratica Juncker ha detto che è la causa del fenomeno migratorio che va affrontato, e che però vede i 28 Stati dell’unione divisi sull’analisi, sulle diagnosi e sulla terapia.....

I Cattolici e la politica

E' ripreso in questi ultimi tempi il dibattito sul ruolo dei cattolici in politica, recentemente richiamato e sollecitato anche dal Santo Padre, Francesco. Oggi più che mai viviamo una contingenza storica nella quale sono in gioco atti, decisioni e atteggiamenti che vanno ad incidere sulla vita di ciascuno di noi, dei nostri figli e della intera società. Si ripropone cioè la vecchia questione dell'impegno del cristiano in politica e del ruolo pubblico del cristianesimo.
In poche parole, il problema del rapporto tra fede e politica.
Questione, peraltro, che già si era posta in maniera drammatica durante il predominio democristiano nel corso del quale politici che si definivano cristiani si resero conniventi nel varo delle leggi sul divorzio e sull'aborto. In particolare sul tema dell'aborto allora i democristiani scelsero di non fare la battaglia antiabortista con tutti i mezzi a disposizione, ma di limitarla alla sede parlamentare, rispettando i tempi delle procedure e garantendo il voto finale prima della data fissata per il referendum, che temevano sommamente. Dal suo canto il governo, formato da tutti ministri democristiani, proclamò la sua neutralità, dichiarando estranea alla politica una scelta che in fondo avrebbe riguardato la vita e la morte di centinaia di migliaia di esseri umani.....

Parole, parole, parole...

Circa un anno fa Renzi esordì come capo del Governo, facendo la promessa di voler mettere in sicurezza tutte le scuole disastrate del nostro Paese. Poi dal 15 settembre al 15 novembre dello scorso anno aprì una consultazione per stabilire come riformare la scuola italiana. A gennaio di quest'anno annunciò trionfalmente un decreto legge su , “La buona scuola”, che avrebbe celebrato adeguatamente un anno esatto del suo Governo.
Ora pare che sia saltato tutto, in quanto il premier, lasciando esterrefatta la Ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, si è convinto che: “ci sono troppe materie dentro questo decreto” e che “quelle urgenti si mescolano con le meno urgenti. Meglio che si esprima il Parlamento – ha detto il Capo del Governo – dobbiamo mettere le Camere nelle condizioni di lavorare al più presto”.
Fatto sta, che il testo, né quello del Decreto Legge e nemmeno quello del Disegno di Legge, è stato per una decina di giorni un documento “desaparecido” tra Consiglio dei Ministri (il varo è del 12 marzo u. s.), Ragioneria dello Stato e Quirinale, tanto che le Commissioni Parlamentari competenti al 23 marzo stavano ancora ad aspettare...
Come dovranno ancora aspettare per lungo tempo di veder riconosciuto il proprio diritto alla libertà di educazione le famiglie che mandano i propri figli alle scuole paritarie....

 

 

 

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