Libri

Una luce sul mondo

Dalla Rerum Novarum alla Caritas in Veritate

“Una luce sul mondo; dalla Rerum Novarum alla Caritas in Veritate” di Riccardo Pedrizzi e Giovanni Scanagatta (Roma: Editoriale Pantheon, 2011) presenta in maniera chiara, precisa, e profondamente sentita, il pensiero cristiano sui rapporti economici e di lavoro tra gli uomini: ossia la “dottrina sociale della Chiesa”.

L'introduzione è del Ministro Maurizio Sacconi, il quale a proposito giudica che, non solo i credenti, ma anche i non credenti avrebbero grande interesse ad esaminare ed approfondire quello che la Chiesa ha detto e ha da dire nel campo socio-economico.

Nella prefazione il Cardinale Salvatore De Giorgi presenta sinteticamente lo svolgimento della dottrina sociale della Chiesa.

I temi trattati in “Una luce sul mondo” sono numerosi e tutti d'attualità. Mi limiterò a citare, un pò a caso: il microcredito, l'inviolabilità del diritto di proprietà, la famiglia come parte integrante del corpo sociale e come “istituzione” anteriore allo Stato...

Fede Economia e Sviluppo

Sostenere che la crisi internazionale è frutto di un impazzimento dei mercati finanziari è limitativo e non spiega la gravità della crisi. In più concede un alibi alla “governance” dell'economia mondiale, che invece ha tante responsabilità in questo tracollo globale che dall'universo finanziario s'è rapidamente trasferito al sistema produttivo.

Il libro apre uno squarcio sugli errori e le omissioni dei grandi soggetti economici, organismi internazionali, nazioni, fondi, banche e multinazionali e consente di mettere a fuoco la lente sul silenzioso processo di rimozione di modelli economici, sociali, morali che avrebbero potuto costituire un formidabile antidoto alla tempesta della recessione globale.

Per questo la partecipazione, la sussidiarietà, il solidarismo, lo sviluppo etico-compatibile, al di là dell'utilizzo propagandistico, sono parole che, riempite di contenuto, andrebbero riportate al centro del dibattito sui nuovi scenari di sviluppo...

I proscritti

Pensatori alla sfida della modernità

Gli autori raccolti in questo libro sono di fatto dei “proscritti”. Non perché su alcuni di essi non siano stati versati fiumi di inchiostro, non siano stati dedicati seminari, tesi di lauree e convegni, ma perché le loro idee, le loro teorie, i loro pensieri non fanno parte della cultura imperante e diffusa ai nostri giorni, non sono diventati patrimonio culturale condiviso del nostro Paese, in particolare, e dell'uomo contemporaneo, in generale…

Rivoluzioni e dintorni

Presentare nella giusta luce Edimund Burke “il liberale”, de Maistre il politico sperimentale, Bonald e la sua teoria sul potere politico, il sentimentale Chateaubriand, con la sua apologia del cristianesimo, von Haller restauratore della scienza politica, Lamennais e la nuova teocrazia e, poi, Rosmini, Manzoni, il cui orientamento antirivoluzionario è stato artatamente occultato per ben oltre un secolo; inoltre indagare dietro le quinte della storia ufficiale ed andare a scovare i germi, o meglio i virus, che si annidavano nel corpo sociale dell’antica Francia e che dovevano successivamente infettare tutta la società; infine, cogliere gli umori e le atmosfere che si respiravano in quei decenni cruciali per la storia dell’Europa intera: questo è il contributo del volume alla ricerca in corso sulla Rivoluzione Francese, sulle cause e sui suoi esiti.

Edmund Burke

Nei suoi discorsi Burke assunse la difesa dei popoli sottosviluppati, tentò di mitigare gli effetti più disastrosi del traffico degli schiavi, richiese amministrazioni eque e sagge per i possedimenti coloniali, si schierò affianco delle minoranze etniche e religiose. Nei suoi scritti il “politico pratico” rivendicò le libertà concrete per tutti, singoli individui e comunità naturali, ordini sociali e popoli. E’ quella burkiana, una vera e propria religione «delle libertà» e non «della libertà» stratta, religione che oggi più che mai, rappresenta la soluzione più congeniale ed adatta all’uomo contemporaneo.

Giovanni Gentile

Il filosofo della nazione

“Italiani non si è per diritto di nascita. Già a questi diritti di nascita è difficile ormai credere. Ognuno è quel che merita di essere, ed ha quel che merita d’avere. Quello che si può presumere di possedere dalla nascita, bisogna conquistarselo con proprio merito, col proprio lavoro, con i propri sforzi. Perciò Italiani sono veramente quelli che vogliono essere Italiani…

La dottrina sociale cattolica

Sfida per il terzo millennio

Questo volume ha, tra l'altro, il pregio di consentire una lettura agevole anche a chi non ha una assidua frequentazione con i problemi affrontati, sopratutto in virtù di una agile raccolta di brevi saggi che possono servire da guida per il lettore. La lettura dei saggi introduttivi e quella, diretta, dei documenti, costituirà un indispensabile ausilio per quanti vorranno trovare un orientamento autenticamente cattolico in un momento di grande smarrimento, seguito all'eclisse di quelle ideologie che sembravano aver surrogato anche il ruolo della dottrina sociale cristiana.

Le nuove frontiere della scienza

Dai tempi di Galileo la scienza, che ha adottato il metodo sperimentale (osservazione, ipotesi, esperimento, formulazione della legge, verifica), ha anche inconsapevolmente assunto un finalismo che è quello della denominazione della denominazione sulla natura e sul mondo. Tale dominio, espresso nell'affermazione "sapere è potere", quando giunge al campo umano, ha delle ripercussioni sulla vita, sulla libertà e sul futuro dell'uomo stesso.

Ciò è tanto più rimarchevole quando si considera l'intraprendenza tra scienza e tecnologia. Proprio per questo oggi si impone la necessità di inquadrare il progresso scientifico-tecnologico in una visione metafisica ed etica dell'agire umano.

In particolare, le conquiste nel campo della genetica e della biologia rendono urgente il discorso della " frontiera etica" e pongono l'interrogativo di fondo se tutto quello che è tecnicamente possibile debba anche essere ritenuto eticamente lecito.